17 ottobre 2007

Enrico la belve

Chest al è Enrico (no propit lui, ma pôc al gambie...), "la belve inferocide" che e à mobilitât Sindic, Vicesindic e Assessore ae culture. Come che cualchidun mi à fat notâ, al semearès che la "mê vôs libare" e sedi stade la cuase dal esili dal golden retriver che al è deventât la mascotte de nestre biblioteche. O volarès trancuilizâ chei che a crodin che jo o vedi dut chest podê: no ai mai rivât a modificâ une decision de zonte comunâl, che ancje in cheste ocasion e à sielt in maniere dal dut autonome. Di fat, cuintri lis tantis voltis che o soi intervignût par lassâ che Enrico al restàs li che al à stât fint cumò, i fats a dimostrin inmò une volte che il Sindic, Vicesindic e Assessore ae culture a son inflessibii e duncje Enrico al è stât obleât a restâ a cjase.
Ducj i fruts e ducj chei che si domandin dulà che al è Enrico a puedin lâ in municipi in chescj oraris di riceviment e domandâ ai aministradôrs:
  • il sindic al ricêf martars des 17.00 aes 18.30 e joibe des 10.30 aes 13.00;
  • il vicesindic al ricêf lunis des 12.00 aes 13.00
  • la assessore ae culture e ricêf martars des 17.30 aes 18.30
O ancje mandâ une mail: sindaco@com-majano.regione.fvg.it

19 commenti:

Furlans de diaspore ha detto...

No vuei impaciami de politiche di un comun cal sta' di che atre bande dal mont.

Ma i labradors e son une des plui pacjfichis bestis che sedin, un dai cjans plui afetuos o soi al paron di un Labrador Zal...

certis robis no lis capis.

O speri propite che Enrico al vedi cjatade une cjase...e no finut in tune gabie o pies.

mandi,
Norman

Christian Romanini ha detto...

Enrico al à za une cjase ma al jere usât a compagnâ il so paron in biblioteche ogni dì, ma cumò il bibliotecari al à scugnût lassâlu a cjase.

furio la furia ha detto...

le regole son regole, no?
bravo Zonta!

Christian Romanini ha detto...

Mi è rivade cheste mail di bande di Gianguido Folena, il paron di Enrico e le publichi vulintîr:

La notizia non è esatta e doverosamente rettifico.
E' ben vero che ho ricevuto la visita di Sindaco, Vicesindaco e Assessore alla cultura, ma il motivo della visita era ben diverso da quello segnalato dall'articolo e dal tuo post. Se Enrico (il mio cane) è a casa, ciò è dovuto al fatto che io avevo frainteso grossolanamente, appunto, il motivo della visita. Al contrario di quanto io avevo capito, l'Assessore mi ha confermato che Enrico è una risorsa importante per la Biblioteca e che quindi deve stare al suo posto.
Un tanto dovevo per la correttezza dell'informazione e solo per questo motivo sono uscito dal mio proverbiale riserbo.

Il Bibliotecario



p.s. Enrico è molto più bello del golden retriever (a si scrif cusì) della foto

Christian Romanini ha detto...

Cuant che lis vôs a zirin in maniere no corete, o soi ben content di ospitâ lis smentidis. E tal chest câs, mi fâs inmò plui plasê!

ps: e je vere, Enrico al è plui biel dal Golden retriever che o ai metût jo, ma no vevi fotos di Enrico.

forestpark ha detto...

ma che che a scrit el articul, tale daniela viezzi, di cui vevie cjapat le informazions..?
certamentri, no dal Folena..
une maniere particolar di fa informazion, mi par.

cordialmentri

il rompiscatole ha detto...

Chiunque frequenti l’ambiente che gravita intorno alle scuole e alla biblioteca ed abbia avuto modo di valutare in questi giorni gli umori del bibliotecario non avrebbe dubbi nell’affermare che:
1.circa tre anni fa era pervenuta all’ Amministrazione una lettera di una consigliera comunale nella quale si eccepiva che la presenza di un cane in biblioteca era fuori luogo per motivi igienici e di sicurezza per le persone. In quell'occasione il sindaco decise di lasciar perdere ed autorizzò di fatto il bibliotecario a tenersi l’animale;
2.dopo che nell’ultimo consiglio comunale si è parlato dei gatti sloggiati dal centro sociale di Deveacco un’altra consigliera comunale ha perentoriamente richiesto che anche il cane venisse allontanato dalla biblioteca adducendo sempre motivi di igiene e di sicurezza;
3.messi sotto pressione e nel timore di essere accusati di omissione di atti d’ufficio il sindaco, il vicesindaco e l’assessore alla cultura si sono recati tutti insieme dal bibliotecario e gli hanno intimato di lasciare a casa il cane. Naturalmente il signor Folena non ha potuto fare altro che ubbidire agli ordini dei suoi datori di lavoro;
4.l’assenza di Enrico, che nel corso degli anni è diventato il simpatico amico di alunni, insegnanti ed utenti della biblioteca, non è passata inosservata e, saputo come stavano le cose, sono partite vibrate proteste nei confronti di coloro che avevano preso il provvedimento;
5.vista la mal parata e l’impopolarità della decisione l’assessore Garzitto ha fatto marcia indietro e si è precipitata dal bibliotecario affermando che egli aveva frainteso tutto e che anzi Enrico doveva assolutamente tornare al suo posto;
6.stando così le cose ogni lettore di questo blog potrà farsi la propria opinione sul motivo per cui il signor Folena ha fatto quella mezza smentita. E’ davvero credibile che egli abbia capito una cosa per un’altra oppure e semplicemente è anche lui uno che “tiene famiglia”? Perché non spiega il motivo dell’improvvisa visita in biblioteca dei tre re magi (Garzitto, Zonta e Ciani) e perchè, dopo quella visita, non ha più portato il cane ?;
7.chi scrive è convinto che, purtroppo, i dipendenti siano spesso costretti a salvare la faccia a chi li comanda anche a costo di perdere la propria e, sotto questo aspetto, il bibliotecario ha la mia solidarietà e la mia umana comprensione;
8.senza temere le proteste dei sostenitori di Enrico sono anche del parere che un luogo pubblico come la biblioteca non sia posto per lui anche se simpatico e mansueto. Diversamente e per assurdo non ci si dovrebbe meravigliare se, ad esempio, insegnanti, il sindaco o consiglieri si portassero i propri animali domestici in classe od in sala consigliare. Le deroghe alle regole dovrebbero valere per tutti;
9.penso che, prima di prendere per oro colato la smentita del bibliotecario mettendo in dubbio quanto denunciato al giornale da quella signora, sarebbe stato più corretto e facile verificare i fatti;
10.al di là delle polemiche resto molto perplesso nell’apprendere che, per discutere di due gatti al centro sociale di Deveacco e di un cane in biblioteca, i nostri amministratori si siano mobilitati in massa. Non hanno proprio altro da fare ?

forestpark ha detto...

I crot che se le gjornaliste ai e' vignude a cognoscince dal fat, e a decidut di scrivi un articul sul gjornal, no vara' problemas a giustifica' les resons dal so articul di front al lettor (e eventualmentri al caporedazion).
Cert, si podaress chiosa cun tun "tanto rumore per nulla".

Christian Romanini ha detto...

forestpark
la siore no je une gjornaliste: e je une siore che e à mandât une letare al gjornâl e duncje ce che o vin let nol è un articul.

furio la furia ha detto...

X il rompiscatole

"Le deroghe alle regole dovrebbero valere per tutti;"

questo è un discorso giusto.

La politica è un'altra cosa.

L'assenza di commenti di Thermonuke sul post rafforza un mio vecchio credo: vuoi che Thermo sia proprio Folena?

forestpark ha detto...

I fas un pas indaur.

Christian Romanini ha detto...

furio furia
sêstu migo imparentât cui Floreans... "chei di Furie"?

furio la furia ha detto...

no, non ho nessuna parentela con i Floreans.

to ciapa e ridi anca ti:

http://maxpiz.splinder.com/archive/2007-03

thermonuke ha detto...

Furio furia, crodimi tu ses fur strade: no soj el biblio.

Ma ultimamnetri o soj un tic (tanton) cjapat cul lavor, ancje usgnot o aj cjatat cin minuts dome passade miezegnot.

E dopo satu.... o soi in t'une fase di meditazion...o mi lassi cjapa le man conche o trai ma o cir di di ancje robis veris.

Juste che il paron dal blog ultimamentri un tic si suste...
lu deluut...

a devi sedi une forme di sindrome di stocolme...si spete plui gjentilecis dal so prin pontarûl...


Dut cas par sta in argoment:

O volarès trancuilizâ chei che a crodin che jo o vedi dut chest podê di fat solevade le cuistion dal gjat e je iessude che dal cjan. E cui aial fat une interogazion jo?

Facil di DOPO che il timp paiardut su di un argument al e inveramentri proporzional ae so impuartance.

Christian Romanini ha detto...

oh là... dopo di cheste, ce puedio dî?: Bentornât, Thermo! ;-)

furio la furia ha detto...

"argument al e inveramentri proporzional ae so impuartance"

si, però torna buono, specie se si tratta di dare qualche stoccata ad un assessore che non pare troppo simpatico...

ovvio: sto solo scherzando, niente di personale.

Cmq io aspetto uno speciale "Processo Garzitto"

Christian Romanini ha detto...

mmm Furio Furia, no si pues processâ nissun, massime se nol à colpe, sumo, ce dîstu?

ps: trancuil, no mi inrabii, lu sai che nol è nuie di personâl. il biel dal blog al è propit che di fevelâsi

Christian Romanini ha detto...

dut câs, par thermo: jo no soi migo pretôr...

thermonuke ha detto...

e lu aj capit no soi migo cussi mone!