27 ottobre 2007

Par furtune che al jere dome un côl di claps...

Vuê sul Mv al è il prospet dal ripart dai contribûts regjonâi pal recupar e il restaur imobiliâr.
A Sant Tomâs al è chel che in tancj a àn definît un "côl di claps".
Ancje cualchi assessôr e cualchi conseîr comunâl a son simpri stâts sietics e no àn mai platât di no crodi ta chel sît.
E alore chest "côl di claps", che jo invezit o clami un patrimoni storic pardabon preziôs (l'Ospedâl di Sant Zuan) al à vût un finanziament di 1.000.000 pal restaur.
Mi complimenti cu la aministrazion comunâl par vê rivât adore a vê il contribût e in particolâr cu la assessore Garzitto che e à capît la impuartance di chest sît. Sperìn che cualchidun no i fasi gambiâ idee.
Ma prin di ducj o ringrazii Adriano Piuzzi e il grup di Sant Tomâs che i àn simpri crodût e che mi àn fat cognossi chest puest che fint che no jeri in aministrazion nancje no savevi dulà che al jere.
Chest finanziament al dimostre che dome se si cjale un pêl plui in là dal nâs e si ten dûr su progjets che a valin ancje se a semein lontans, un tic a la volte si rive insom.
O aprofiti ancje par ricuardâ che une altre notizie e rivuarde chel "côl di claps": e je stade recuperade une sculture di len dal 1400 che cumò e sarà esponude tal Museu dal Vescul. Martars la cerimonie di consegne.
Chest par dî che tantis voltis no je cuestion di tristerie, ma dome di tante ignorance e superficialitât che a fasin fevelâ ciertis personis prin di verificâ lis robis.

17 commenti:

Christian Romanini ha detto...

dal Gazzettino 26/10/2007

Martedì la cerimonia con l’arcivescovo Brollo e il direttore Bergamini. Le dettagliate cronache del Bollettino parrocchiale di Majano
Trovata negli Usa l'antica scultura rubata nel '29
Un "Santo Diacono" del Quattrocento acquistato dalla Fondazione Crup e affidato al Museo diocesano
Scultura friulana del '400 rubata nel '29 a Majano ritrovata casualmente negli Stati Uniti. Incredibile ma vero.

Martedì alle 11.30 il presidente della Fondazione Crup Silvano Antonini Canterin consegnerà al direttore del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine Giuseppe Bergamini, in comodato, la statua lignea raffigurante Santo Diacono (87x25x23 centimetri) acquistata dalla Fondazione sul mercato antiquario. Sarà presente l'arcivescovo Pietro Brollo. Ancora una volta la Fondazione Crup, che da molti anni rivela una sensibilità particolare per la salvaguardia, la valorizzazione e il restauro del patrimonio artistico friulano, è intervenuta per riportare in Friuli, dopo 80 anni, un'opera scomparsa di cui ormai sembravano perse le tracce.

La bella scultura lignea, che rappresenta probabilmente S. Lorenzo, fu trafugata nel lontano 1929 dalla chiesa di S. Giovanni di Gerusalemme allora compresa entro gli edifici che costituivano, nei tempi antichi, l'Ospizio dei Templari in S. Tomaso di Majano. La statua era collocata nel più prezioso dei tre altari della chiesa, quello chiamato della Maternità o dei Tolmezzini. Era inserita entro una cornice gotica di pregevole fattura, assieme alla statua della Vergine col Bambino e di un Santo vescovo. Nella parte alta dell'altare erano collocate le due statue dell'Annunciazione e due minuscoli Angeli musicanti. La tipologia dell'intaglio e le policromie permettono di attribuire l'opera ad un artista friulano operante nell'ambito di Domenico da Tolmezzo ed attivo alla fine del secolo XV.

Il Bollettino parrocchiale di S. Tomaso dell'agosto del 1929 racconta come nella notte tra il 7 e l'8 agosto siano state trafugate due statue. «Alle 5 del mattino, il fanciullo Guglielmo di Olivo Toboga arriva in canonica per avvertire il parroco che i ladri avevano rubato a S. Giovanni Siccome i cani del Taboga e di Lizzi Leonardo abbaiarono quasi tutta la notte i ladri scavalcarono il muro del cimitero e la rete metallica di Culotta Pietro e di là passarono dietro il coro».

La cronaca della notte continua con dovizia di particolari. L'indagine svolta prontamente dai Carabinieri non portò a nessun esito per cui il parroco denunciò il furto alla Soprintendenza alle gallerie e monumenti di Trieste, ma le due statue, quelle del Santo vescovo e del Santo Diacono, non furono più trovate. Soltanto quest'anno una delle due, quella del Santo Diacono, è ricomparsa sul mercato antiquario internazionale e la Fondazione Crup ha voluto acquistarla per salvaguardare dalla dispersione, ancora una volta, il patrimonio storico-artistico friulano decidendo inoltre di affidarla alla custodia del Museo diocesano dove già sono esposte le altre statue dell'altare, ivi compreso l'eccezionale gruppo della Madonna con Bambino, qui ricoverate e restaurate dopo il terremoto del 1976.

Questa nuova importante acquisizione, che fa seguito a quella, recentissima, di due eleganti statue lignee cinquecentesche di Giacomo Martini depositate dalla parrocchia di Moruzzo, e di due statue del XV e XVI secolo dalla parrocchia di Buttrio, rende ancora più importanti le collezioni del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, in cui già si conservano sculture lignee di fondamentale importanza per la comprensione dell'arte friulane, tra le quali la trecentesca statua di S. Eufemia (da Segnacco), il grande Crocifisso di Sorzento, il polittico del 1488 di Domenico da Tolmezzo proveniente dalla pieve di S. Maria Maddalena di Invillino, figure di Santi di Antonio Tironi dalla chiesa di Galleriano, statue di Giovanni Martini: un insieme di rara bellezza, quotidianamente ammirato dai numerosi visitatori che nello storico, prestigioso palazzo Patriarcale vengono conquistati non soltanto dagli straordinari affreschi di Giambattista Tiepolo, ma anche dagli illustri esempi di quella vasta e importante produzione lignea che caratterizza l'arte friulana di tutti i tempi.

thermonuke ha detto...

Par amor di precision, par rispiet dal teserin che ti an dat alore specifiche che le statue e jere te glesie, no tal ospedal!

Christian Romanini ha detto...

Grazi ethermo pal invît ae precision, ma no dibant o vevi ripuartât l'articul complet.
E simpri pe precision, tal 1929 dut il complès: glesie e stabil dal ospedâl a jerin une proprietât uniche privade.

Venusia ha detto...

Stant che jo o soi un tic di part parce che o studii propit chestis robis, ce che mi fas inrabia tant e je le indiference des autoritats in primis, e daspò de int, viars lis richecis che o vin chi in regjon e che no vegnin minimamentri valorizadis, anzit, ben ritignudis come scovacis di lassà là e no tignì cont.Se dome o rivassin a capì chest magari ancje chi in Friul podaresin vantà un turisim cultural, e da di lavorà a un grun di int.

Christian Romanini ha detto...

mandi Ninine
al è propit li che al è il pont: no savê cualis che a puedin jessi lis potenzialitâts di sfrutâ.
Dut câs, se chest o pues ancje capîlu di bande de plui part de int, no lu aceti cuant che a son i politics a palesâ la ignorance. Stant che no lu ordene il miedi di fâ politiche, se un nol vûl aprofondî un argoment di cussì grande impuartance che al rivuarde il so teritori, al è miôr che al lassi pierdi.

Aldo Zucchiatti ha detto...

Caro Christian, pur non essendo un assiduo visitatore di questo blog, spesso mi capita di venire informato circa i tuoi commenti relativi all'Amministrazione Comunale e, a volte, alla mia persona.
Questa è la prima volta che rispondo, anche se più volte sono stato tentato dal farlo in quanto spesso ciò che scrivi è particolarmente polemico, non del tutto obiettivo e sovente riferito a voci di strada o a notizie riprese dalla stampa, ignorando troppo spesso che anche tu fai parte della maggioranza che governa questa Comunità e che hai accesso a tutti gli atti amministrativi senza doverti attenere agli orari del pubblico.(Mi riferisco al tuo post su Enrico la belve)
A parte questo sassolino che ho voluto togliermi, voglio risponderti in merito al tuo commento sull'Ospedale di S. Giovanni in San Tomaso: credo sia giusto che chi visita questo blog sia messo nella condizione di avere un'informazione quanto più veritiera possibile sulle questioni prospettate.
Il mio scetticismo sull'intervento non è affatto riferito al valore storico del sito o dell'edificio, ma alla sua destinazione e all'uso che se ne farà una volta completato, ovviamente facendo sempre le debite proporzioni tra costi e benefici. A quanto mi risulta, neppure uno dalle lunghe vedute come te è oggi in grado di dare una precisa risposta su questo!
Per dovere di cronaca, vorrei comunque informare i lettori che, contrariamente a quanto hai sempre fatto tu quando qualcosa non ti soddisfa, con spirito di gruppo non mi sono mai astenuto, nè ho votato contro il progetto. Il mio voto è sempre stato favorevole in tutti i passaggi istituzionali.

Circa il contributo che ci è stato erogato, pur esprimendo gratitudine a quanti si sono prodigati per farcelo avere, ritengo coretto informare che lo stesso non è un contributo a fondo perso ma graverà sulle casse del Comune con la somma di € 27.000 annui per i prossimi vent'anni per un totale di € 540.000 e non credo che questo importo sia sufficiente per completare l'opera.
Dipende dai punti di vista, ma è lungimiranza anche questa!
Aldo Zucchiatti

Christian Romanini ha detto...

Mandi Aldo (se tu sês pardabon tu)
ti doi il benvignût e o tachi tignintmi la panze:

"Caro Christian, pur non essendo un assiduo visitatore di questo blog,"...

ahahahahah
scuse se o rît, ma... ahahahahah denant di une biele barzalete no rivi a resisti... ahahahahah...
e tu tu sâs contâlis ben pardabon... savint di contâlis....
ahahahahah

Sul riferiment al post di "Enrico la belve" no rivi a capî chest riferiment ai oraris che jo o pues informâmi cence rispietâju... dut câs se tu ritegnis di sclarî miôr, se no al è compagn...
Sul fat che jo o sedi polemic, ti ricuardi che tal post su Sant Zuan mi soi complimentât cu la Aministrazion e tu, mi pâr, tu sês part de Aministrazion comunâl, o vino di spietâsi cualchi sorprese?

Se dî che tu tu sês stât sietic (robe che tu mi confermis: Il mio scetticismo sull'intervento non è affatto riferito al valore storico del sito o dell'edificio, ma alla sua destinazione e all'uso che se ne farà una volta completato) al significhe jessi polemic, po ben, jo o soi polemic parcè che o ripuarti ce che tu disis ancje tu. Ergo, sêstu polemic ancje tu? Un tic mi pâr di sì.
Tu mi definissis "uno dalle lunghe vedute": se tu vuelis fâmi un compliment, ti ringrazii; se invezit tu vuelis menâmi il rost ti ringrâzii distès, parcè che tu mi dâs la pussibilitât di ricuardâ chescj apontament: chest e chest altri. Dôs seradis par introdusi lis potenzialitâts e la pussibile destinazion dal sît di Sant Zuan, organizadis de Aministrazion: e tu tu fasis part de Zonte comunâl, vere?

Sul contribût, no stâ a dîmi che un aministradôr public cu la tô esperience al sperave che al rivàs di Triest un sac plen di bêçs cul contribût in contants... sumo Aldo, a cui le contistu? Aromai mi semee che la plui part dai investiments si fasin vierzin un mutuo che al ven paiât cui contribûts, nol è dome pal sît di Sant Zuan, ma stant che jo no soi obietîf e anzit no soi coret, o lassi che tu fasis tu l'assessôr ai lavôrs publics, parcè che tu sês inmò tu l'assessôr ai lavôrs publics, vere?

E po Aldo, no stâ a preocupâti, e je simpri une soluzion: tu puedis simpri decidi di no acetâ i contribûts e tornâju indaûr.
Ma chest e je une cuestion di dimostrâ cui fats trop che tu i crodis: il rest a son dome cjacaris.

Sul fat che jo no sedi obietîf e che o sedi un peteçon... no tu mi semeis tu la persone plui adate par fâ la morâl a mi. E mi fermi achì parcè che o ai rispiet de istituzion che tu rapresentis. E i ten a meti ben in evidence che o ai scrit: O AI RISPIET DE ISTITUZION che tu rapresentis. E vonde li.

thermonuke ha detto...

Che al sedi lui pardabon?
O sares puartat a crodilu se nol fos par une sole peraule dal so post: le cuarte NON.

(el to extremetracking al dis che podaress sedi cussì, colegaments insolits vue dopomisidi)

Pal moment no judichi le baruffe, robis vuestris, di sigur o stoi a speta lis prossimis puntadis.

Sul col di clas e sul pedràt o ai za dit vonde e no gambii idee, jo o pos dilu o soi un cumun zitadin, tu podis ancje dami dal ignorant e dal malinformat ma ti disarai:

1. o constati ver che nissun al a incjemo sclarit cual el destin e l'us, e il cost di mantigni une sifate struture.

2. o ai cualchi dubit che si scugni par fuarce spindi un contribut ancje se no je plene convinzion dal investiment. Quindi "Il voto sempre favorevole in tutti i passaggi istituzionali" al sara segno di lealtat viers le coalizion ma no viers les propires perplessitats.


3. o ai ancje cualchi dubit che le cjase di pieri stec e sedi improvisamentri scuvierte plui impuartante de piramide di cheope

4. par fini o ai come le impresion che le campagne a pro di cheste opare e sedi deventade une crociade personal to e di "quanti si sono prodigati per farcelo avere" (il contribut).

Pal rest o ripet, beghis vuestris, ancje se o soi che o spieti di gust une repliche sule moral...

Ma forsit NON e lui...


Une sole robe par AZ, se le a scrite pardabon lui:
"ma atu idee di crop che le ciampe e tetara su chest to intervent?"

Christian si sta za sfreolant lis mans.

O seiso za de ciampe duç e doi? Ahahah

Christian Romanini ha detto...

Se jo o fos di çampe, mi varès prometût un puest in zonte.

gandhi ha detto...

Zonte Claudio?

A part i schers...

Caro J.Christ, prime une robe tecniche: isal normal che par scrivi sul blog o scuen ogni dì tornà a iscrivimi?

Pal intervent di File, mi par c'al a scrit robes justes. Dopo no sai ce casins che veis fra di vuatris, tra le Garzitto, el dotor tant politicant e poc dotor, tra le Ambientaliste che a capit di no sei masse luminade su les robes di chenti, el sindic simpri pui neri, ecc. ecc.. Mi par che tu ses polemic fur di misure.
E veis comprat el sit spindint une barçje di bes e mi pues sta ben par metilu al sigur pui che atri pai posteri. Fa su cumo une miliardade di debis cun tun bisnisplen (no iè robe di bevi) che nol a quasi nissune certece, mi ricuarde le finance creative dal simpatic Tremonti.
Si podares semplicementi lassà lì ben protegiudes les ruines e con che varin certeces, e fates les robes che coventin a Majan, là indenvant.

Christian Romanini ha detto...

Mandi gandhi,
mi pâr di strani lei une blesteme propit intun coment dal Mahatma... J.Chris al jere un altri... jo o soi dome un puar diaul.

Rispueste tecniche: di chest an blogger al à fat un inzornament e ancje altris (thermo, par esempli) al veve scugnût tornâ a regjistrâ l'account. Se tu âs di iscriviti ogni dì, forsit no tu âs la opzion che ti memorize la password (che nol è un vecjo locâl par balâ...). Controle se tes opzions di internet ti ven scancelade automatichementri la memorie de cache (si lei chesssch...).
Su la mê polemiche: jo o jeri cuiet cuiet (bon, forsit: "cuiet" scrit une volte sole) che mi congratulavi par une notizie che no mi semeave brute: dal spes o sint a vaî il muart che no rivin bêçs, che cierts progjets a son fers parcè che no son finanziaments... Chest invezit al à vût un finanziament e par savê ce fâ baste lâ a viodi ce che a àn presentâts i tecnics che a àn vût un incaric de zonte comunâl. Al è clâr che tal detai nissun al è in stât di descrivi la opare finâl, ma a son dôs manieris di viodi i problemis:
1) si crôt in ce che si fâs e si fâs di dut par rivâ insom, calcolant ben par no straçâ i bêçs, che nissun al navighe tal aur e se ancje e fos abodance al è un dovê aministrâ cun prudence;
2) no si crôt in ce che si à pes mans e si fâs di dut par cjatâ fûr une scuse par no lâ indevant: a son masse bêçs di spindi, nol covente, no si sa cemût fâle funzionâ... Cjale tu ce coicidence: intant che o scrivevi mi è vignude fûr la similitudin cuntune altre cuestion politiche... chê relative ae leç di tutele pe lenghe furlane.
Scusait se o pues semeâ monotematic, ma lis robis a son avonde similis te maniere di contestâlis.
Po dopo, si pues sielzi ancje di butâ jù dut, fâ un biel parchegjo in asfalt, lotiza dute la braide e fâ une zone residenziâl: e risolvarès il probleme de cjase par tante int, lis jentradis ICI dal comun a laressin sù di une vore, cence contâ la tasse des scovacis di dute la int che e larès a stâ, tassis di urbanizazion e vie indevant.
Come che tu viodis, gandhi, par me nol è un probleme resonâ su altris prospetivis: no ai i parevoi, ma ce che o viodarès no mi plasarès e o ai sielt che secont me al è miôr pontâ al recupar de struture.
Se cualchidun le pense in maniere divierse, jo no mi permet di dâi dal ignorant (cheste e je une rispueste a thermo: no mi permetarès mai di insultâ un che no le pense come me, anzit no mi permet di insultâ nissun). O dîs dome che a son ponts di viste diviers: e la politiche e je decidi une strade o chê altre. Nissun nus ponte la pistole tal cjâf par cjapâ e decidi di lâ di une bande o di chê altre: ognidun al à di jessi libar di decidi cun libertât. O speri...

thermonuke ha detto...
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thermonuke ha detto...

Ingorant no simpri e je une ofese, o ai dite che tu ses libar di pensa che o "ignori" vint conclusions difarentes.


Pe valorizzazion, un lavor ale volte, magari finiit prin el cuel dal fum e dimostrainus che i becs e saves spindiu ben!!

Pes prioritats, cence buta simpri paltan o atacs, o torni a di che se Majan al cres, e le "to" aministrazion e declare ae stampe che al e grazie al lor impegno di svilup edilizio-residenzial-produtif no di sigur di restauro storic-cultural, alore al ul di che e an fat ancje une sielte pulitiche di percors, di prioritats.

O vares tant gust che si impegnassin a puarta indenant duç i pas par cheste cressite, tant par smenti chei che ju acusi di movisi ae velocitat di une cajesse.

Cescj segonts cinc agns e saressin apene suficents par meti in vore j ampliaments di scuelis (in particolar j asilis e mostrin za di sei a pel cule contignince e di no riva a garanti le preacoglience) fognis, viabilitat, stradis, infrastruturis e vie indenant.

Fra tre agns e mieç si presentais tu e to santul e e faseis el ospedal di santomas e le piste par la in bici a pers che pal moment no coventin.

Jo le pensi cussi, ma po sedi c'o ignori (no mi ufint).

Ale fin mi sa che chel che al a scrit pero NON jere File.

Aldo Zucchiatti ha detto...

Caro Christian, non posso esimermi dal rispondere ai tuoi commenti e lo faccio cercando di rispettare l'ordine il più possibile:
- ripeto: visito il tuo blog ogni volta in cui qualcuno mi informa che hai scritto qualcosa riguardo l'Amministrazione o la mia persona. Se ti piace pensare diversamente e la cosa ti fa così tanto ridere fai pure!
- Se il tuo post voleva significare solo un complimento all'Amministrazione per aver ottenuto il contributo, potevi astenerti dal tirarmi in ballo direttamente (che il tuo non fosse un intervento polemico lo lascerei giudicare ad altri, autodefinirti "cuiet, cuiet" mi pare alquanto azzardato).
- Grazie per avermi edotto sulla forma con cui vengono erogati i finanziamenti dagli Enti sovracomunali; il mio commento però non era rivolto a te, che come è noto queste cose le sai, ma ai lettori del tuo blog, dal momento che credo non tutti sappiano quale sia il costo che l'Amministrazione Comunale dovrà sostenere per poter usufruire di questo contributo.
- Circa la tua domanda ironica sul mio incarico di Assessore ai LL.PP., mi spiace deluderti ma devo confermarti che sono ancora al mio posto. Ti prometto però che se un giorno dovessi andarmene per mia volontà sarai il primo a saperlo! Se invece dovessi venir revocato (come probabilmente brami da tempo), la notizia ti sarà sicuramente data da chi di dovere!
- Nonostante il tuo appunto, credo di ricordare allo stesso modo che ricordi tu le due serate nelle quali è stato presentato il progetto dell’intervento ma, forse per l’avanzata età, non ricordo che al di là di varie ipotesi sia stato confermata con certezza quale sarà la destinazione d’uso della struttura, anche perché si è parlato spesso della partecipazione di qualche privato tuttora sconosciuto.
- Relativamente al tuo suggerimento riferito all'ipotesi che "potrei sempre rifiutare il contributo", noto che, forse per una tua formazione mentale o per dei pregiudizi nei miei confronti, non ti è molto chiaro il concetto di lavoro collegiale. Se mai si dovesse decidere di rifiutare il contributo non sarà certo per mia volontà ma per una decisione democratica della Giunta. È questo il VERO RISPETTO per l’Istituzione che rappresento!
- Il chiarimento che mi hai chiesto sul tuo post “Enrico le belve”: volevo solo dire che facendo tu parte dell’Amministrazione avresti potuto informarti meglio prima di pubblicare dei commenti per sentito dire, così non sarebbe stato necessario che tu raccomandassi ai cittadini di rivolgersi al Sindaco o all’Assessore Garzitto negli orari di pubblico per saperne di più.
- Infine come piace dire a te, caro Christian, “vonde lì”!

Aldo Zucchiatti ha detto...

Ciao Thermonuke, non ha nessuna importanza il fatto che tu non creda che sia io a scrivere, ma ciò che importa è che, contrariamente a quanti suggeriscono di ignorare i commenti di Christian, io invece ho deciso di provare a far capire a chi frequenta questo blog che esiste anche un'altra faccia della medaglia. Se qualcuno si è sentito in diritto di contestare per circa 2000 anni le verità di J. Christ (è solo omonimia) mi permetto anch'io di contestare le verità di Chris di Farla, anche se non mi presterò più di tanto a partecipare a questo gioco.

thermonuke ha detto...

No no cumo ti crot!

Christian Romanini ha detto...

Aldo, Aldo, no tu ti smentissis:
sul fat de mê auto definizion di "cuiet,cuiet" ti invidi a lei ben ce che o vevi scrit... tra i tancj difiets che o ai, o pensi però ancje di vê un tic di autoironie e duncje o vevi za retificât la definizion: no "cuiet,cuiet" ma dome "cuiet" e o ten a marcâ l'aspiet autoironic, ma no pretint che al sedi cussì evident. Jo ste mi soi rimproverât plui voltis che ogni tant mi lassi cjapâ la man, ma no ai nissun probleme a ameti i miei limits.
Lis cuestions relativis al to destin aministratîf-politic par dîti la veretât mi interessin relativementri: no ti ai sielt jo come assessôr, ni ti ai dit jo di fâlu. O cjapi at, come che o ai fat fint dal inizi, che l'assessôr ai LLPP tu sês tu e no mi interesse: dal sigûr no soi deludût dal fat che tu sedis tu l'assessôr ai LLPP. Mi interessin cemût che a van indevant i LLPP plui che cui che ju puarte indevant. No ai mai fat discors personalistics, tant mancul in politiche. Altris invezit no àn fat ancjetant, ma no pretint che ducj le pensin come me. Par tant, la tô osservazion no merte altris peraulis di coment.
Sul discors de clarece, beh, mi pâr che su la cuestion, cheste discussion e vedi zovât parcè che une volte di plui al è clâr cemût che tu le pensis e cemût che a van indevant cierts progjets.

sul discors des decisions coletivis e che tu mi ricuardis che Per dovere di cronaca, vorrei comunque informare i lettori che, contrariamente a quanto hai sempre fatto tu quando qualcosa non ti soddisfa e che non ti è molto chiaro il concetto di lavoro collegiale o che È questo il VERO RISPETTO per l’Istituzione che rappresento ti ringrazii pe lezion di coerence che tu mi dâs, a mi solit bastiancontrari e dispetôs par antonomasie. Ma stant che tu i tegnis a la trasparence, continus ce che tu âs votât TU su la indicazion di massime che e previodeve la localizazion dal gnûf palaç dal sport in centri a Maian: ti doi un indizi... "dut il consei, maiorance e minorance, al à indicât une aree... anzit no, DUT IL CONSEI FÛR CHE UN"... cui jerial?

Su Enrico o vin za fevelât avonde, ma mi stant che tu insistis, o pues dîti ce che o ai cjatât in Comun: nuie, nissun at e duncje nuie. Se po tu vuelis dînus ancje tu la tô, tu sês libar di fâlu...