Fin cumò a difese de lenghe furlane si son jevadis dome vôs singulis, plui o mancul autorevulis. Cumò il front furlanist si mobilite e al da apontament a ducj chei che a crodin tal valôr de indentitât di un popul, ancje piçul, te Gnove Europe che e cres di an in an, si da apontament pai 11 di Setembar aes 17.30 te Aula magna de Universitât dal Friûl in plaçâl Kolbe.
Promotôrs dal incuintri a son il stes ateneu, il comitât 482, il comitât pe autonomie e pal rilanç dal Friûl, i media de diocesi di Udin Vite Catoliche e Radio Spazio 103 e la emitent radiofoniche Onde Furlane. Argoment, la poie dai previodiments che il Consei regjonâl al esaminarà in autun par fissâ lis normis di tutele e valorizazion des lenghis minoritariis presintis in Regjon.
Dicembar 2024
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Dicembar 2024 |||| L’EDITORIÂL. I furlans a son come la nêf / L(INT)
AUTONOMISTE. Furlans alternatîfs al mûr de indiference e de rassegnazion /
PAGJINE 2 –...
1 settimana fa
21 commenti:
Assise, ce peraule ise assise?
jo o cognos san frances di assise, jentrial alc :-)
ma o sai che ultimamentri el to sant preferit al e Sant Antonaz :-D
Testo di e-mail inviata al portavoce del Comitato 482 Carlo Puppo
Al Movimento Friuli non è arrivato alcun invito ufficiale a partecipare all'iniziativa dell'11 settembre.
Il materiale, infatti, mi è stato girato, in forma anonima, da Luigi Del Piccolo al quale invio la presente per conoscenza.
Sarebbe parso opportuno che il partito storico autonomista friulano, sorto nel 1966, fosse stato ufficialmente invitato all'iniziativa posto che, 41 anni fa, ben pochi si battevano per il riconoscimento di diritti del popolo friulano ivi compreso il diritto alla tutela e valorizzazione della lingua.
Assistiamo invece a una manifestazione organizzata, tra gli altri, da politici o ex politici (i componenti del "Comitato per l'autonomia e il rilancio del Friuli", dei quali fanno parte i vari Baracetti, Dominici, Pascolat, sino a qualche tempo pure Santuz, poi apparentemente defilatosi; comitato al quale, tra parentesi, ho chiesto di aderire ottenendo un diniego da parte di Arnaldo Baracetti), che si rivolge a politici (ovvero rappresentanti di partito, invitati farisaicamente non sulla base dell'appartenenza politica ma perché "rappresentanti istituzionali", quasi che non ricoprissero un ruolo politico rappresentando il proprio partito) secondo l'antica logica secondo la quale i "sotàns" chiedono ai "sorestàns" di impegnarsi per un provvedimento di loro interesse.
E' ineccepibile il fatto che il diritto all'insegnamento del friulano e di materie in lingua friulana nelle scuole del Friuli sia un sacrosanto diritto, una norma civilissima che non conculca i diritti di alcuno.
> Su questo fatto, vista anche l'opera del mio scomparso genitore, non ci può essere la minima discussione.
Le mie perplessità sono, invece, di puro metodo.
Sono pure di ordine "storiografico" perché una corretta ricostruzione della 'questione friulana' dovrebbe correttamente riconoscere meriti storici a chi li ha indubbiamente avuti e sottolineare il fatto che l'attuale positivissima "deriva friulanista" (che tuttavia non apparirebbe sufficiente per l'approvazione di una 'buona legge') si è registrata solo successivamente all'approvazione della legge n. 482/1999 della Repubblica italiana come una consultazione della rassegna stampa del periodo precedente potrebbe ben testimoniare.
In buona sostanza tanti appassionati sostenitori del friulano hanno fatto capolino soltanto quando si sono profilate leggi che assicurano contributi, sovvenzioni e quant'altro.
Per concludere, l'iniziativa apparrebbe "apolitica e apartitica". Tuttavia tra gli organizzatori e tra coloro cui sarà riconosciuto un ruolo di 'oratore' vi sono politici.
La manifestazione si rivolge ai 'politici', tirando loro la giacchetta per ottenere 'aiuti'.
La manifestazione dimentica il partito dei friulani, quello che avviò la battaglia in maniera concreta e puntuale, portando per 25 anni consiglieri in Regione, ovvero il Movimento Friuli, partito non ufficialmente invitato perché è politicamente utile, in questo momento, dimenticare la sua esistenza.
Alberto di Caporiacco
Portavoce del Movimento Friuli
Al sarès stât biel ancje che il "partît storic" al ves partecipât un tic al dibatit e sostignût lis istancis dai furlaniscj. Pecjât che il cadavar al si svee juste cualchi volte... simpri prime di elezions, cjale ce câs!
par thermo,
la solite lengate...
par albert e par dree
Sumo sù, vêso di cuestionâ? une racomandazion che e vâl par ducj: cirìn di fâ plui scuadre.
Cence escludi cui che al à vûl un rûl pal passât (ma che nol à di cjalâ daûr) e cui che al sburte vuê (e che nol à di dismenteâ di chei che a àn di lavorât prime).
E cun cheste mi soi mertât il titul di "cerclibotist" de zornade ;-)...
A part monadis, o volarès pardabon fâ une fevelade cul moviment Friûl e duncje Albert, se tu vuelis, si podìn ancje cjatâ a Friuli Doc cheste setemane! I tignarès pardabon. A prest
Piccola risposta al furlanist.
Mi piacerebbe sapere dov'erano in tanti prima del 1999.
Quanto al cadavere, non è finanziato e non chiede contributi e, soprattutto, non ha posti da elargire.
Altra piccola informazione per il furlanist.
Il MF cadavar ha speso un cervello, Adriano Ceschia Presidente del Comitato Garanti MF, per "fabbricare" la proposta di legge oggi all'esame, rimanendo nell'anonimato posto che, diversamente, la proposta sarebbe stata "targata MF".
I cadavars sono chei che fasin o chei che si cjapin i merits di cui c'al lavore ta l'ombrene?
Puedino viodi i conts de Patrie dal Friul e capì di cui che cjape i finanziaments?
Il cadavar, de bande sò, al è pront a mostrà i siei conts.
E ale fin si finis a tabaja di beçs-principis.
Oh, finalmentri un biel dibatit, no simpri el solit furlan-ingles.
:-)
Riflessione leggendo i giornali.
Sicuramente gli organizzatori dell' "assise" godono di maggiori entrature presso la stampa (nonostante la mia iscrizione all'Ordine trentennale 1977-2007) di quante ne abbia io per quanto attiene la pubblicizzazione di iniziative politiche.
Tuttavia desta sensazione che lo spazio riservato dall'ineffabile MV all'oscena cena delle categorie economiche in piazza San Giacomo risulti più che doppio rispetto all' "assise".
Desta più interesse l'ampia scollatura della Grillo con foruncolo o il completino stile Heidi dell'assessore Bertossi sempre più simile a Shrek più della lingua friulana.
Incredibile l'assegnazione dell'aggettivo "friulanisti" che ormai non si nega a nessuno.
Un aggettivo che non definisce, ma che è "aggiuntivo".
Come se io mi definissi autonomista e astrofilo, per esempio.
E quindi l'arcivescovo Brollo è friulanista (ma è un presule), Baracetti è friulanista (ma conserva la tessera Ds) etc. etc.
Beati i tempi in cui "friulanista" segnava una chiara appartenenza politica svincolata da altre strutture e sovrastrutture.
Ma mi accorgo di essere un poeta, attaccato al "cadavere".
A proposito, bruttissima la battuta di Andrea Venier al quale ricordo, oltretutto, che la mia famiglia ha regalato già una generazione (mio padre Gino) alla causa friulanista.
Lui, appunto, è morto. Nel 2001.
Assegnare un significato spregiativo ai cadaveri non mi sembra il caso.
Per Christian:
disponibile ad un incontro con te, ma sia chiaro che io non sono il Movimento Friuli.
Se vuoi un incontro ufficiale con il partito, te lo combino con il segretario De Agostini.
La nostra sarebbe una chiacchierata tra futuri (o speri cussì) amici.
Mandi
ERRATA
il completino stile Heidi dell'assessore Bertossi
CORRIGE
il completino stile Heidi della "compagna" dell'assessore Bertossi
Caro Sig. Alberto di Caporiacco,
la proposta di legge oggi in esame nasce da Adriano Ceschia?
Che io sappia Adriano Ceschia, insieme ad altri, aveva prodotto una proposta di legge sulla scuola. Che non è stata nemmeno presa in considerazione.
Considerato il modo con cui in questa legge si è deciso di ridurre l'articolato relativo all'istruzione non sono così sicuro che Adriano Ceschia sarebbe così felice nel sentirsene definire "il cervello".
Se mi sbaglio domando scusa a lei e ad Adriano Ceschia, ma se invece si sbagliasse lei, Sig. Di Caporiacco, l'avrebbe fatta piuttosto grossa, vero?
Ceschia è co-autore della proposta così come licenziata dall'Arlef e così come presentata, più o meno, dalla Lega Nord.
MF prende invece le distanze dall'attuale proposta di legge, così come va definendosi, considerandola una legge truffa.
Per questa legge truffa, invece, pare essersi spesa l' "assise friulanista" (sic!) di ieri.
Peraltro mi pare che lei, preg.mo sig. Luca Peresson, abbia già contattato telefonicamente Adriano Ceschia per un chiarimento.
Capisco che talvolta la sintesi costringe a dare per scontate, per i più, cose che dovrebbero essere note (considerato anche il taglio per 'addetti ai lavori') del presente blog).
Mi pare un tantinello patetico e vagamente scorretto il tentativo di innescare polemiche facendo finta di non conoscere la realtà dei fatti.
Se comunque vuole contattarmi personalmente, 348 0057659.
Saluti
Se ve ne fosse bisogno la proposta di legge alla quale ha collaborato Ceschia è quella poi presentata in consiglio regionale con firmatari Violino, Guerra ed altri.
Pensavo fosse risaputo.
Mai detto che Ceschia è il padre di quanto forse concepirà il consiglio regionale.
Ho parlato di proposta "all'esame" e, com'è noto a chi conosce quanto avviene in un'assemblea legislativa, su un determinato tema si possono presentare diverse proposte di legge, a diversa firma, che eventualmente confluiscono poi in un "testo unico".
Solo su detto testo solitamente si vota, altrimenti si correrebbe il rischio di approvare più leggi, in contrasto tra loro, attinenti un'unica materia.
Capisco peraltro che lo stile di attribuire significati diversi agli scritti altrui è molto diffuso, anche in ambito "friulanista"
Caro Sig. Di Caporiacco,
di nuovo, e sorprendentemente, mi trovo a domandarmi di cosa lei stia parlando.
Il mio intervento tendeva a darle la possibilità di correggere un errore che coinvolgeva non solo il movimento di cui è portavoce (fatto questo che non mi interessa nemmeno un po') ma anche -direi "soprattutto"- una persona che non mi risultava aver avuto nessun ruolo nella redazione della (cito le sue parole) "proposta di legge oggi all'esame, (...) che, diversamente, (...) sarebbe stata targata MF".
Lei può scegliere a sua discrezione se fare uso della tecnica del "sono stato male interpretato" piuttosto che della tecnica del "mi sono spiegato male" ma questo ne le da in nessun caso il diritto di offendermi:
(1) per quanto riguarda la frase che mi attribuisce una telefonata di "chiarimento" prima di aver scritto il mio messaggio è semplicemente una ridicola falsità;
(2) se trova nelle mie parole una sola scorrettezza o qualche atteggiamento polemico me lo indichi altrimenti le comunico che non ho nessuna intenzione di accettare questo tono e la invito decisamente a fare un passo indietro.
Per mia parte il discorso di chiude ora e qui.
A Luca Peresson
Innanzitutto una necessaria premessa.
Entrambi fruiamo di ospitalità da parte del "proprietario" del blog, sig. Christian Romanini.
Appare incontrovertibile che io ho effettuato un intervento sul "blog" e lei ha ritenuto (a torto o a ragione in questo momento non mi interessa) di 'rintuzzare' questo mio intervento, a lei (per motivazioni che francamente non mi interessano) sgradito.
Ella sostanzialmente mi ha tacciato, a un di presso, di essere persona imprecisa.
Altro significato, infatti, non avrebbe, la sua affermazione, sotto forma dubitativa condizionale:
"ma se invece si sbagliasse lei, Sig. Di Caporiacco, l'avrebbe fatta piuttosto grossa, vero?"
Avendo lei usato la forma dubitativa condizionale è più che evidente che lei sconosceva l'esatto compito sostenuto da Adriano Ceschia per quanto attiene la stesura di progetti (uso il plurale) di legge, confluiti poi nell'attuale proposta di legge all'esame del consiglio regionale.
Nei miei successivi interventi ho tentato di darle una spiegazione, ma mi accorgo di non esservi riuscito.
Se lei si ritiene offeso, mi dica quali mie espressioni usate nel corso del nostro dialogo sono, in riferimento diretto alla sua persona, offensive.
Ne possiamo discutere in privato come dirò più avanti.
Per quanto mi riguarda non le consento:
1) di darmi dell'impreciso, sotto forma di insinuazione dubitativa (suo primo intervento);
2) di asserire, sostanzialmente, che io farnetico, visto che lei si chiede di che cosa io stia parlando (incipit del suo secondo intervento). Le rispondo che se lei non capisce non è un mio problema. Scrivo ai frequentatori del blog, non solo a lei. Spero che almeno questi mi capiscano. Diversamente avrebbe ragione lei;
3) sempre nel suo secondo intervento lei, contraddicendosi, afferma di avermi dato la possibilità di correggere un mio errore (quindi, tra il suo primo e il suo secondo intervento, ella ha raggiunto la certezza e superato il dubbio del primo. Nel primo dava per possibile che io avessi errato, nel secondo lo dà per certo. Senza, naturalmente, fornire alcuna prova: l'unica sarebbe una dichiarazione verbale o scritta di Adriano Ceschia circa l'effettivo ruolo di quest'ultimo nella vicenda);
4) scorrettamente lei riporta un virgolettato che mi attribuisce, evitando di riportarlo nella sua interezza e inserendo degli omissis puntinati e tra parentesi;
5) non uso nè la tecnica del "sono stato male interpretato" nè quella del "mi sono spiegato male". Traggo dai suoi scritti il convincimento che lei non capisce ciò che scrivo. Me ne dolgo;
6) mi è stato riportato da persona degna di fede, della quale posso farle il nome in privato, che "ad Adriano Ceschia avrebbero telefonato, a seguito del dialogo intercorso su questo blog, per chiedergli se è vero che è stato lui a redigere progetti di legge portati all'esame del consiglio regionale". Ho semplicemente fatto due più due, pensando fosse lei, non immaginando che turbe di friulanisti popolino il blog di Christian, posto che l'unico a reagire è stato lei. E, infatti, ho usato il dubitativo:
"Peraltro mi pare che lei, preg.mo sig. Luca Peresson, abbia già contattato telefonicamente Adriano Ceschia per un chiarimento."
Pare, secondo la lingua italiana, ha il significato di "sembra", "è probabile". Se ne conosce di diversi, mi faccia tesoro delle sue maggiori risorse cognitive.
Lei comunque smentisce di aver telefonato a Ceschia. Ne prendo felicemente atto.
Ribadisco: se i miei toni l'hanno offesa ne prendo atto.
E' questione di sensibilità personale.
Concordo comunque sulla sua opinione secondo la quale questa polemica è del tutto inutile.
Può eventualmente, a mio avviso, esserci un chiarimento in sede privata e all'uopo le fornisco il mio indirizzo e-mail a.dicaporiacco@libero.it
Da ultimo chiedo scusa a Christian che, da padrone di casa potrebbe francamente scacciarci, ringraziandolo per l'ospitalità.
Da ultimo, sig. Peresson, la invito a fare attenzione sulla corretta grafia del mio cognome.
Credo lei abbia una buona conoscenza della storia del Friuli per comprendere che di Caporiacco si scrive con la "di" minuscola.
Par me nol è nissun probleme se chi di discut, si cîr di sclarî, ancje se cualchi volte a nassin malintindiments. O ai volût meti in pîts un puest par confrontâsi e o soi ben content se i letôrs a decidin di deventâ part ative. Par tant, nissun probleme di bande mê: i tignarès dome che lis cuestions a vedin une soluzion.
Prendo atto della sua risposta e del fatto che preferisce continuare sulla strada intrapresa.
Come desidera.
Speravo che comprendesse che le questioni importanti erano altre.
Entriamo quindi nel merito delle sue argomentazioni.
Come portavoce del Movimento Friuli ha inviato un messaggio. Successivamente ha inviato 7 messaggi a titolo personale.
Nella lettera firmata come portavoce del Movimento Friuli esprime il rammarico per il mancato "invito ufficiale" in quanto "partito storico autonomista friulano" dichiarando delle perplessità di "puro metodo"... e di ordine "storiografico".
Questi sarebbero gli elementi di spessore... è su questi che il Movimento Friuli, tramite il suo portavoce decide di rendere pubblico un comunicato. E cosa manca in questo comunicato? Un giudizio sulla legge!
I casi sono due:
(1) sono più importanti le perplessità di puro metodo (e storiografiche) e il fatto di non essere (sob) stati invitati alla festa;
(2) si ritiene la legge accettabile.
Naturalmente il primo non esclude il secondo.
La convinzione che il parere sulla legge sia sostanzialmente positivo si evince anche dal fatto che se ci fosse stato qualcosa da dire... si sarebbe detto! Solitamente i comunicati servono a questo.
Ma per il portavoce del Mov. Fr. la questione è addirittura un'altra:
il suo partito ha speso il cervello di Adriano Ceschia per fabbricare la proposta di legge "in esame" (non una legge in opposizione a quella presentata dalla Giunta! Proprio quella!).
RIassunto delle prime puntate: noi abbiamo scritto la legge e non siamo nemmeno stati invitati ai suoi festeggiamenti.
Il colpo di scena si verifica qualche messaggio dopo, quando il portavoce del Mov. Fr. si decide ad ascoltare la "voce" del partito che rappresenta. Improvvisamente la legge presentata dalla Giunta si scopre essere una "legge truffa" e si scopre addirittura l'esistenza di una proposta di legge (questa volta "buona" e di cui Adriano Ceschia sarebbe il co-autore) "licenziata dall'Arlef e così come presentata, più o meno, dalla Lega Nord". Addirittura, l'esistenza di tale legge sarebbe "risaputa".
Ma per essere più chiaro si sottolinea che il percorso in aula e la discussione sulle leggi porta solitamente ad un testo unico (e su quello si vota).
La questione invece è un po' diversa:
(1) l'Arlef non ha mai licenziato alcuna proposta di legge;
(2) la legge di cui Adriano Ceschia è co-autore non è una legge alternativa alla legge proposta dalla Giunta affrontando un solo specifico settore (l'istruzione);
(3) le leggi dovevano essere DUE! E' proprio la scelta di far confluire il contenuto in un testo unico che fa dire a molte persone (tra le quali il sottoscritto) di non essere soddisfatti dal testo di legge licenziato dalla Giunta;
(4) il testo di legge presentato in "alternativa" alla proposta dalla Giunta è la versione originale del medesimo testo. E quindi è stato scritto dalle stesse persone. Se quello di cui Ceschia è co-autore fosse in "alternativa" a quello presentato dalla Giunta entrambi avrebbero Ceschia fra i suoi autori.
Le faccio notare inoltre che dire, come lei dice, che il ruolo di una persona all'interno della commissione che ha formulato il testo della proposta di legge sull'istruzione (completo, di ottimo livello e spessore,... un anno e mezzo di lavoro) sia stato così importante è un'imperdonabile caduta di stile considerati i nomi dei componenti della commissione stessa.
Per rispondere quindi a quanto detto nei suoi ultimi messaggi le dirò che il problema non mi sembra essere se io abbia fatto una telefonata ma semmai se l'abbia fatta lei. Pur non avendo mai aderito al suo partito mi dispiace constatare la pochezza delle argomentazioni, del dibattito interno e della preparazione di alcuni suoi dirigenti che al posto di essere presenti in una riflessione che decide il futuro della lingua friulana per -almeno- i prossimi 10 anni si preoccupano di elemosinare una sedia durante un convegno e di rimarcare il caso minuscolo nel proprio cognome.
Conclusioni:
la prossima volta farebbe meglio a credere nella buona fede delle persone invece di accusarle di essere patetici, scorretti e concludere dicendo che se si sentono offesi è un problema di "sensibilità personale". Le divisioni non andrebbero fomentate. Io resto dell'idea che un passo indietro era più opportuno.
Devo una risposta, solo per onestà intellettuale, a Luca Peresson.
Su questo blog ho ritenuto di rendere noto il testo di una e-mail inviata al portavoce del Comitato 482 Carlo Puppo in qualità di portavoce del MF.
A mio parere era una imperdonabile caduta di stile degli organizzatori della "cunvigne" dell'11 settembre non avere invitato il Movimento Friuli.
Aggiungo, per completezza:
a) Carlo Puppo non si è sentito, sino a questo momento, in dovere di rispondermi. Evito di commentare;
b) Il segretario politico del MF, Marco De Agostini, mi ha reso noto che Adriano Ceschia era stato invitato alla "cunvigne", ma innanzi a una richiesta di Ceschia di poter prendere la parola (dato il ruolo avuto nella vicenda), dopo una defatigante riunione del 'comitato organizzatore', gli è stato detto che l'unico ruolo possibile del Ceschia sarebbe stato quello di persona, tra le tante, facente parte del 'pubblico', anzi, della claque posto l'invito di Carlo Puppo (documento che è a disposizione) ai partecipanti di sottolineare con fervore e battimani gli interventi.
Successivamente si è registrato il primo "attacco" (sic!) da parte del blogger ilfurlanist che ha insultato il MF, attribuendogli l'epiteto di "cadavere", aggiungendo che MF, in relazione alla proposta di legge sul friulano, non ha fatto nulla.
Ho replicato, sottolineando il ruolo intrattenuto da Adriano Ceschia, che è anche Presidente del Comitato dei Garanti MF.
Ha fatto seguito l' "attacco" (sic!) del sig. Luca Peresson, che non ho l'onore di conoscere e del quale sconosco professione, curriculum e quant'altro. E' una mia pecca, me ne rendo conto.
Il sig. Peresson, in buona sostanza, ha affermato che io avrei asserito che Ceschia ha fatto determinate cose mentre invece a Peresson risulta ne abbia fatte altre.
A questo punto considero del tutto inutile e puerile inseguire il sig. Peresson sul tratturo sul quale si è incamminato e cerca di trascinarmi.
L'unico che può rispondere, circa il ruolo da lui effettivamente intrattenuto da Adriano Ceschia nella vicenda di che trattasi, è - appunto - Adriano Ceschia.
Pronto sempre ad esaminare documenti ed ascoltare testimonianze presentate dal sig. Luca Peresson.
Quanto ad alcune 'facezie' del Peresson.
1) Peresson non ha alcun titolo a "insegnare" come si redige un comunicato a chi è iscritto all'Ordine dei Giornalisti da 30 anni. Secondo lui manca un giudizio sulla legge. Peresson non sa neppure che cos'è, secondo la terminologia tecnico-giuridica, una legge, posto che si può parlare di legge quando questa è: a) approvata, b) pubblicata sul BUR. Non mi risulta che Peresson sia un iscritto al MF, quindi una eventuale critica al taglio e al contenuto dei miei comunicati stampa andrebbe effettuata, da iscritto, ai dirigenti del MF.
Prendo atto che al Peresson non piacciono i miei comunicati. Continuerò a dormire la notte nonostante ciò.
Per quanto attiene i suoi punti 1, 2, 3 e 4 le sue affermazioni andrebbero doverosamente documentate.
Non ho mai scritto di "ruolo di una persona all'interno di una commissione". Lei stracapisce oltre, naturalmente, a straparlare.
Se ritiene che io, quale "dirigente" del MF, sia impreparato, è un suo giudizio che non mi tocca. A richiesta posso fornirle il mio curriculum professionale e di amministratore locale. Forse potrebbe favorirmi il suo così saprò chi è lei (me ne scuso).
Da ultimo, io non fomento alcuna divisione. Mi pare che lei ed io non siamo mai stati uniti. Se lo siamo stati, non me ne sono accorto.
Se comunque vuole continuare questa sterile polemichetta sono a sua disposizione.
Una piccola prole deforme d’impostori e baciapile cominciò ad arrogarsi i concetti di Dio, verità, luce, spirito, amore, saggezza, vita, pressappoco come sinonimi di se stessa per delimitare così il mondo rispetto a sé.
Pur essendo questo un blog sostanzialmente privato, al solo fine di fornire una informazione corretta e ineccepibile, oggettivamente riscontrabile attraverso la consultazione di documenti agli atti del Consiglio Regionale mi pare necessario effettuare un intervento che non è opinione o parere, ma si riconduce ai fatti.
a) 25 NOVEMBRE 2005
In questa data è depositata la proposta di legge n. 174 - "Norme regionali per l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole" "Regulis regjonals pal insegnament de lenghe furlane tes scuelis" d'iniziativa dei consiglieri regionali
VIOLINO GUERRA FRANZ FOLLEGOT
Inciso mio: per quanto a mia conoscenza, Adriano Ceschia si è speso per QUESTA proposta di legge la quale, come si può ben vedere, è stata presentata da quattro consiglieri della Lega Nord.
b) 11 MAGGIO 2007
In questa data è depositata la proposta di legge n. 249 - "Norme regionali per l’apprendimento/insegnamento del friulano nelle scuole" d'iniziativa dei consiglieri regionali BAIUTTI GUERRA VIOLINO ZORZINI
c) 18 GIUGNO 2007
In questa data è depositata la proposta di legge n. 257 - "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana" d'iniziativa della GIUNTA REGIONALE DI CENTRO-SINISTRA
d) 28 GIUGNO 2007
In questa data è depositata la proposta di legge n. 260 - "Norme per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua e della cultura friulana" d'iniziativa del consigliere BLASONI
Come si vede le proposte di legge sono in numero di quattro.
Non risulta rispondere al vero quanto afferma Peresson e cioè
Che io sappia Adriano Ceschia, insieme ad altri, aveva prodotto una proposta di legge sulla scuola. Che non è stata nemmeno presa in considerazione.
Del pdl 174 è iniziato l'esame in commissione in data 19 SETTEMBRE 2006.
Successivamente lo stesso è stato abbinato ai pdl 249, 257 e 260 con scelta come testo base del pdl 257 (quello della Giunta regionale che non piace nè a Peresson, nè a Ceschia, nè a me ma per l'approvazione del quale, mi pare, si è organizzata l' "assise" dell'11 settembre).
E' stato istituito un comitato ristretto in data 26/06/2007 composto dai consiglieri Blasoni, Ciani, Colussi, Franzil, Menis, Menosso, Molinaro, Violino, Zorzini.
Lo stesso comitato ristretto ha iniziato l'esame in data 03/07/2007, concludendo l'esame in data 30/07/2007 e licenziando un testo.
Il testo non piace nè a Peresson nè a me ma per questo testo si è organizzato il "peana" dell'11 settembre.
Mi sono lamentato perchè MF non è stato invitato (primo intervento in qualità di portavoce).
E' intervenuto ilfurlanist affermando che MF è un "cadavar" e che non ha fatto nulla.
Ho replicato affermando che MF ha speso un suo cervello (Ceschia è Presidente del Comitato dei garanti) per "fabbricare" la legge e, come appare dimostrato, Ceschia ha avuto parte nell'iter legislativo, posto che i pdl sono 4, risultano tutti esaminati in commissione con adozione del pdl della giunta regionale (POTEVA ESSERE ALTRIMENTI SOTTO LA DITTATURA ILLY?) come testo base.
Questi i fatti.
Andrebbe poi aperta una parentesi, squisitamente contabile-amministrativa, circa il fatto che consiglieri regionali e/o giunta regionale si siano serviti di singole persone (che di se stesse fanno quello che vogliono) o di Centri, Comitati, Cooperative od Organismi partecipati da Enti o Istituzioni, magari finanziati con denaro pubblico per redigere le quattro proposte di legge di cui sopra.
Aggiungo: tra i Centri, Comitati, Cooperative od Organismi partecipati da Enti o Istituzioni sarebbe bellissimo verificare quali di essi beneficiano di finanziamenti pubblici e quindi, sostanzialmente, hanno organizzato la manifestazione dell'11 settembre "pro domo propria", ovvero perché a loro l'approvazione di una legge è utile, anzi necessaria, per trarre motivazioni di esistenza e sussistenza.
Ma questo è un discorso squisitamente etico che peraltro avevo già fatto qui.
"In buona sostanza tanti appassionati sostenitori del friulano hanno fatto capolino soltanto quando si sono profilate leggi che assicurano contributi, sovvenzioni e quant'altro."
Ma non sono io che devo rispondere a queste domande.
Ciascuno interroghi la propria coscienza.
Carli Pup del Com. 482 mi ha risposto via e-mail.
Vi è stata una mia replica.
Chi fosse interessato ad avere dette missive a propri indirizzi di e-mail può richiedermele in copia.
Mandi
a.dicaporiacco@libero.it
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