Cuant che le ai lete sui gjornâi no rivavi a crodi. Ancje Bruce Springsteen al à imparât cualchi peraule di furlan e vie pal conciert di joibe passade al à berghelât 3 voltis «Mandi Udin!».
Vie pe serade al à ancje dit «O soi content di jessi cun voaltris achì stasere». Une dimostrazion di afiet che e da braure a ducj i furlans!
Mandi Boss e grazie!
Grant suces di “Stin dongje ae Patrie”, la tierce edizion de fieste dal
nestri gjornâl
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Pe rassegne Avostanis, li dai Colonos a Vilecjaze di Listize, il mont des
associazions, de culture, dal spetacul, dal sportsi è strengjût intor dal
gjornâl...
3 settimane fa
4 commenti:
Sensibilitat
in chest mont
sares dut plui semplic
Cun la int plui partecip
Sensibilitat.....
Ai paragrafat Arisa par asociami al to ringraziament a Bruce che col so "Mandi" e il so entusiasm ha conquistat il Friul!.
sul Messaggero Veneto di vuê
DOMENICA, 26 LUGLIO 2009
Pagina 3 - Udine
«Con carta e penna, così gli ho tradotto qualche frase con la giusta pronuncia»
«Io, insegnante di friulano per il Boss»
Elisa è la fisioterapista che ha seguito giovedì l’artista rivelandogli anche qualche parola in “marilenghe”
I SEGRETI DI QUEL “MANDI UDIN”
BRUCE SPRINGSTEENx
31 anni, di San Giorgio di Nogaro, è stata contattata all’ultimo momento dagli organizzatori del concerto La seduta di massaggi è durata due ore e mezzo, ma il cantante era poi interessato a imparare la lingua
di CRISTIAN RIGO
All’inizio pensava fosse uno scherzo, poi ha capito che era tutto vero e improvvisamente si è trovata a vivere un intero pomeriggio con il Boss. Un pomeriggio che la fisioterapista 31enne Elisa Indri non dimenticherà tanto facilmente. Avrebbe dovuto fargli soltanto un massaggio e invece per l’occasione è diventata anche un’insegnante di friulano. Il saluto in marilenghe con il quale Bruce Springsteen ha aperto il concerto è infatti merito suo.
Il sogno di Elisa inizia martedì pomeriggio. «Erano più o meno le 17.30 – racconta – stavo lavorando quando mi ha telefonato un’amica che lavora con il 118 dicendomi che cercavano una fisioterapista per Bruce Springsteen. Quando ho capito che era tutto vero ho subito accettato: insomma quando mi ricapita un’occasione così?». Fino a poco prima di incontrare il Boss però Elisa non sapeva bene che cosa avrebbe dovuto fare. «Ma avevano detto soltanto che serviva una fisioterapista ma non sapevo se effettivamente avrei fatto un massaggio a Bruce Springsteen oppure a qualcuno della sua band, anche perché – prosegue – il giorno prima del concerto mi hanno telefonato alle 23.30 per dirmi che serviva un’altra fisioterapista e così ho passato la serata a cercare una collega libera».
Alla fine, insieme a Elisa, che vive a San Giorgio di Nogaro e si è laureata in fisioterapia a Udine, allo stadio si è presentata anche la 35enne Alice Umer. «Oltre a essere una collega - precisa Elisa – è un’amica e mi ha detto subito di sì. Così il giorno dopo ci hanno accompagnato tutte e due allo stadio. Quando sono arrivata ero emozionata, non sono una fan di Springsteen (o forse non lo ero perché dopo questa esperienza potrei diventarlo), ma non avevo mai massaggiato una star internazionale. Appena l’ho visto però ho capito che non era un divo di quelli un po’ sostenuti, ma una persona molto semplice. Lo stavo aspettando nel suo camerino e quando è entrato mi ha dato la mano dicendo “Hi, I’m Bruce”. Poi ho iniziato a fare il mio lavoro e sono andata avanti per due ore e mezza: non mi era mai capitato di fare un massaggio così lungo, ma l’ho fatto volentieri. Se è in forma come sembra? Direi proprio di sì – continua Elisa –, sicuramente non dimostra sessant’anni e poi è molto disponibile. Quando gli ho detto che mi piace cantare mi ha dato un po’ di consigli su come impostare la voce».
Terminato il massaggio Elisa ha posato per una foto ricordo e si è fatta autografare un cd, ma è a quel punto che è iniziato il lavoro più difficile. «Quando Bruce ha saputo che parlavo friulano mi ha chiesto di insegnargli a dire qualche frase – dice Elisa – e così fino all’ultimo sono rimasta con lui a provare i saluti: se li è trascritti con la fonetica inglese per cui mandi è diventato “man-dee”, ma alla fine è andato tutto bene e io sono arrivata dietro al palco in macchina con lui e ho potuto seguire il concerto da dietro le quinte: un’emozione unica vedere tutta quella gente e quando ha salutato i suoi fan l’emozione è stata ancora più grande». Per tre volte il Boss ha ripetuto «mandi Udin» e durante il concerto ha aggiunto: «soi content di jessi cun vualtris achì stasera».
Jo che o jeri a viodi il conciert ti disarai che se il mandi che al à dite cuant che al à tacât al è stât une biele sorprese ce che nus à sorpendût e je stade la frase che al à dite par furlan.
Però pensant ben lui al à fat ce che al fâs normalmentri, al va intun puest e al dîs alc ancje te lenghe dal puest. La robe strane e je che nô o restedin maraveâts...
Su youtube tu cjatis i mandis
e il discors, furlan, talian e inglês che al à fat
al à fat
Solo uno come Bruce Springsteen poteva farlo in furlan... un maestro!!! Grande Bruce!!!
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