15 gennaio 2009

Benedet XVI al ringrazie Glesie furlane

Ancje vuê o cjapi spont di un articul vignût fûr sul Gazzettino: Andrea Valcic al à dedicât a Glesie furlane la sô rubriche in prime pagjine di Udin (lu cjatais tal prin coment).
Glesie furlane e à ricevût 2 letaris (par viodilis, fracait chi), une dal vescul di Rome Benedet XVI e une Segretari di Stât gardenâl Tarcisio Bertone che si complimentin e a ringraziin pe copie di "Cjant Patriarcjin de tradizion orâl", un libri su la musiche te liturgjie dal Patriarcjât di Aquilee scrit di pre 'Sef Cjargnel.
Te prossime Patrie o dedicarìn un servizi su chest impuartant ricognossiment.

1 commento:

Christian Romanini ha detto...

Gazzettino

GLESIE FURLANE
Ringraziamento del Papa e del cardinale Bertone per un volume di don Cargnello sulla musica aquileiese

Martedì 13 Gennaio 2009

Non capita tutti i giorni di ricevere una lettere di complimenti e di auguri di buon lavoro, ma soprattutto non è usuale che a spedirla sia il Vaticano. Quando poi la lettera, anzi le lettere perchè due sono le missive, recano le espressioni di graditudine del Papa e, nella seconda, i ringraziamenti del segretario di stato, il cardinale Tarcisio Bertone, si può proprio affermare che è evento singolare e prezioso. Ma chi le ha ricevute e perchè? Sono indirizzate a Zuan Pieri Biasatti, presidente di Glesie furlane e si riferiscono alla pubblicazione del volume "Cjant Patriarcijn de tradizion oral" curato da don Giuseppe Cargnello. La pubblicazione era stata inviata a Benedetto XVI, ben conoscendo la sua passione per la musica e per quella sacra in particolare, ora la risposta: «Il Sommo Pontefice desidera far giungere, assieme all’espressione della Sua gratitudine per il gesto premuroso di omaggio e per i pensieri che lo hanno suggerito, l’auspicio che l’accurata pubblicazione posa risultare utile per mantenere e valorizzare il repertorio liturgico dell’antico patrimonio musicale della chiesa che è in Friuli e che tanta parte ebbe nella formazione religiosa e spirituale dei Padri». Segue poi la speciale benedizione e l’invocazione della «protezione celeste della madre di Dio e dei Santi Ermagora e Fortunato». Una scelta evidentemente non fatta a caso essendo i santi protettori del Friuli.
L’opera di Cargnello si pone l’obiettivo di non far dimenticare il patrimonio della musica aquileiese che ha sempre corso il rischio di essere non solo dimenticata, ma addirittura rimossa come per tanta parte dellla sua esistenza e tradizione, una sorta di "damnatio memoriae" decretata dalla storiografia ufficiale sulle vicende del Patriarcato dopo lo scisma dei Tre capitoli, con una forza distruttiva, dettata dai tempi della controriforma, che andò a colpire le basi stesse del rito. Di questo naturalmente nella lettera non si parla e anche Glesie furlane sembra maggiormente sottolineare l’importanza e la cortesia del gesto pontificio, piuttosto che alcuni punti di divergenza ancora esistenti tra il gruppo di preti friulano e il Vaticano. «Par che la glesie e sedi plui incjarnade, par che il Vanzeli e la fede a vedin il savôr de nestre tiere; par che la nestre lenghe, il nestri cjant, la nestre vite a jentrin a plen dirit te liturgjie»- questi i tratti fondanti e distintivi di Glesie furlane, che quindi non può che salutare con fiducia quest’apertura, in attesa di quello che più le sta a cuore: l’approvazione definitiva del Messale in friulano.

Andrea Valcic