Pardabon une brute sorprese vuê leint il MV.
Un mestri de scuele di bal al è stât arestât cu la acuse di violence sessuâl su minôrs (almancul cussì si lei sul gjornâl).
Propit une brute storie se e fos vere. Cumò a son in vore i incuirents. Ogni coment e judizi pal moment secont me si à di lassâlu ae magjistrature che e je daûr a fâ lis indagjins.
Pal ben di chei fruts che a son cjapâts dentri di cheste vicende, sperìn che no sedi vere.
Il caleidoscopi magjic
-
*Martin al jere un zovin plen di curiositât e amôr pe nature.Une dì,
esplorant la sofite, intun vecjo baûl al cjatà il caleidoscopi dal nono. Al
ricua...
3 giorni fa
21 commenti:
MV di sabide 26 di Mai dal 2007
Pagina 1 - Udine
Si trova in carcere il responsabile della Astro danze di Majano: ad accusarlo sono due minorenni confidatisi con i genitori dopo un discorso origliato da un papà
Il pm Zaina ha già interrogato altre persone che frequentano l’attività del centro
Abusi sessuali alla scuola di danza, maestro in cella
Ieri notte la perquisizione negli uffici, il sequestro e il fermo: trovati riscontri ai racconti delle vittime
di GUIDO SURZA
Un insegnante di danza è in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di minorenni. La scuola Astro danze di Majano è stata sequestrata dai carabinieri su disposizione della Procura. In cella, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, c’è Francesco Nale, 71 anni, di Maiano, responsabile della struttura.
Da un dialogo origliato da un genitore all’incubo del presunto pedofilo il passo è stato brevissimo. In pochi giorni, infatti, l’inchiesta ha decollato con la perquisizione, il sequestro e quindi il fermo in carcere.
Per il momento l’uomo è accusato da due minorenni non ancora adolescenti. I loro racconti, che sono stati raccolti e registrati sia dai carabinieri sia indirettamente dal sostituto procuratore Maria Grazia Zaina, hanno trovato conferma nei primi riscontri arrivati dalla perquisizione effettuata venerdì sera anche nella sede dell’Astro danze, in via Zorutti a Majano, che poi è stata sequestrata.
Per questo motivo, nella notte di ieri, gli inquirenti hanno deciso per l’immediato fermo di Pg portando l’uomo nel carcere udinese di via Spalato.
Probabilmente oggi il Giudice per le indagini preliminari del tribunale si esprimerà sulla convalida del provvedimento e sulla misura cautelare in carcere.
Sarà quello il momento in cui l’indagato potrà affrontare, con il proprio avvocato, una prima mossa difensiva.
Secondo l’iniziale ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri, l’uomo aveva portato nel suo ufficio le presunte vittime anche con la scusa di effettuare alcuni disegni. Le confezioni di ovetti Kinder avevano un altro significato nel racconto dei bambini; infatti altri oggetti, stavolta inequivoci, sono stati trovati e sequestrati in quell’ufficio.
In questo momento l’inchiesta è in una fase molto fluida e potrebbe riservare nuovi sviluppi. Già venerdì il pm Zaina aveva sentito come testimone un’altra persona che frequenta i corsi di danza, sempre minorenne.
Probabilmente si cercavano elementi per capire se la situazione è da intendersi legata soltanto a Francesco Nale oppure se, per assurdo, possa esserci anche il convolgimento di altre persone, non necessariamente che frequentano o lavorano nella struttura.
Il racconto delle vittime, come detto, era stato origliato da un genitore che quindi successivamente si era attivato prima di sporgere la formale denuncia. A quanto pare la versione delle vittime è stata successivamente registrata per integrare l’ipotesi d’accusa e procedere con la perquisizione alla ricerca di elementi di riscontro: elementi che sono arrivati a confermare un quadro indiziario che risulta andare ben oltre le molestie. Per evidenti motivi legati al possibile riconoscimento delle presunte vittime, risulta improponibile svelarne sia l’età sia il sesso.
MV di domenie 27 di Mai dal 2007
Pagina 17 - Udine
La Procura di Udine conferma la delicatezza dell’inchiesta I paragoni con l’asilo nel Lazio
Abusi sessuali, le vittime potrebbero essere tre
Domani mattina l’udienza di convalida del fermo che ha portato in carcere il maestro
MAJANO: L’INCHIESTA SULLA SCUOLA DI DANZA
La terza persona forse è stata interrogata poche ore prima che scattasse l’operazione
Escluso il ricorso a microspie e intercettazioni Gli inquirenti hanno agito valutando il pericolo
di GUIDO SURZA
UDINE. In attesa dell’udienza di convalida del fermo che ha portato in carcere il responsabile dell’Astro danze di Majano – indagato per l’ipotesi di violenza sessuale su minorenni – le indagini dei carabinieri proseguono per capire se possono essere più di due le vittime del presunto pedofilo.
L’identificazione di almeno una terza persona, infatti, è stata più che un’ipotesi di lavoro degli inquirenti in questi giorni. Evidentemente, il racconto delle presunte vittime faceva riferimento a una terza persona. Forse è la stessa che è stata interrogata direttamente dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta Maria Grazia Zaina giovedì pomeriggio, poche ore prima che scattassero la perquisizione e il sequestro della sede della scuola di danza e successivamente il fermo del 71enne Francesco Nale.
Sono momenti molto delicati dell’inchiesta perché il Giudice per le indagini preliminari che domani mattina in carcere presiederà l’udienza di convalida sarà chiamato a valutare attentamente gli elementi raccolti dall’accusa, sia quelli testimoniali sia i riscontri oggettivi che risultano essere stati trovati nell’ufficio di Nale. Perché sarà il Gip a decidere se l’insegnante di danza dovrà rimanere in carcere e, conseguentemente, a mettere un primo sigillo all’ipotesi accusatoria.
L’esempio dell’asilo di Rignano Flaminio è il più “fresco” come tipo di indagine, per fare un paragone sulla procedura penale che seguirà anche il cammino dell’inchiesta su Majano. Anche se nel caso della scuola materna laziale gli arresti provenivano da misure cautelari disposte da un giudice – poi “ribaltate” dal tribunale del riesame – il paragone giuridico è immediato perché le ipotesi di accusa di fondano sul racconto di minorenni nemmeno adolescenti. La delicatezza è quindi doppia se si pensa che, per Rignano, i giudici del Riesame hanno formulato queste perplessità: «In presenza di dichiarazioni accusatorie formulate da bambini, il tribunale ha l’obbligo, al fine di escludere ogni possibilità di dubbio e di sospetto che esse siano conseguenti a un processo di auto o di etero-suggestione, oppure di esaltazioni o di fantasia, di sottoporre le accuse medesime a una attenta verifica».
Che in pratica è lo stesso concetto espresso dal procuratore aggiunto di Udine Giancarlo Buonocore in merito all’inchiesta di Majano. «Si tratta di un’indagine delicatissima», spiegava il Pm, non soltanto per l’indagato, ma anche per le persone minorenni che devono essere salvaguardate in ogni modo, al di là dell’importanza che necessariamente hanno per sostenere l’accusa fino in fondo.
Termini come “genuinità del racconto” e “credibilità delle persone offese” entreranno quindi in gioco anche in questa inchiesta sulla scuola di danza a Majano. Anche se non in questa fase iniziale, fluida per definizione. Va detto, però, che la scelta di intervenire subito da parte degli inquirenti va ricercata nel pericolo che è stato valutato. In altre inchieste la scelta era stata differente con la decisione di “monitorare” i luoghi di commissione dei presunti reati anche attraverso supporti tecnici come le intercettazioni ambientali, telefoniche o con le riprese video e gli appostamenti.
Domani sarà anche il giorno della possibile prima mossa difensiva da parte dell’avvocato di fiducia che Francesco Nale ha nominato dopo il fermo di polizia giudiziaria cui è stato sottoposto nella tarda serata di giovedì. Per l’intera giornata di ieri è risultato impossibile contattarlo. Non è escluso che il difensore abbia già incontrato il cliente per un primo approccio a una così delicata inchiesta.
MV di DOMENICA, 27 MAGGIO 2007
Pagina 17 - Udine
IL SINDACO Zonta: stupito per le gravi accuse
«Conosco il responsabile, è un uomo preciso e dedito al suo lavoro»
MAJANO. L’inchiesta sui presunti abusi sessuali alla Astro danze di Majano, che ha portato in carcere il responsabile della scuola di ballo, Francesco Nale, 71 anni, ha fatto rapidamente il giro del paese.
A Majano ieri non si parlava d’altro. Diversi i cittadini che si sono dichiarati stupiti appena hanno appreso - la sconvolgente notizia. Tra questi anche il sindaco Claudio Zonta, che abbiamo raggiunto telefonicamente perché era in partenza per Cesena a causa, purtroppo, di un lutto che ha colpito lui e la sua famiglia.
«Conosco da tanti anni Francesco Nale - ha dichiarato Zonta - e conosco l’attività che viene portata avanti dalla sua scuola di danza, che richiama gente di ogni età con diversi corsi nel palazzo delle associazioni, ma anche con l’organizzazione di diverse iniziative che coinvolgono ancor più in generale la nostra popolazione, tra cui l’esibizione che i ballerini (soprattutto i piccoli) fanno per gli ospiti del nostro Centro residenziale anziani “M. Stango Rodino”. Leggere quanto è accaduto e soprattutto di cosa è accusato il responsabile della Astro danze lascia perciò stupiti, esterrefatti per la gravità delle contestazioni che gli vengono imputate e perché sappiamo chi è la persona».
«Come dicevo - continua il primo cittadino di Majano - conosco personalmente il signor Francesco Nale e posso dire che è un normalissimo cittadino, e che si è sempre dedicato, con impegno, all’insegnamento del ballo, e poi che è una persona precisa e meticolosa e che, in questi lunghi anni di attività a Majano (prima i corsi si tenevano a Tarcento) si è attivato molto per portare qui da noi anche insegnanti provenienti dall’estero, ad esempio dall’Inghilterra, per offrire ai frequentatori dei corsi, lezioni ancora più aggiornate e per organizzare incontri internazionali di danza, competizioni e spettacoli». Attorno al palazzo delle associazioni di Majano, sede della Astro danze, situata a pochi metri dal palazzo municipale, nei pressi di un campo di calcio, gravitano infatti numerose persone appassionate di ballo: gli allievi hanno le età più diverse, si va dai più piccini ai pensionati, che possono divertirsi con danze caraibiche, liscio e tango argentino. L’ipotesi che la struttura possa essere stata teatro di episodi di violenze o molestie, per di più nei confronti di minori, fa accapponare la pelle, un po’ tutti gli abitanti del paese.
«Mi auguro che una volta terminate le indagini - conclude il sindaco Zonta - si accerti che si è trattato solo di un equivoco, seppure spiacevole». Francesco Nale è finito in cella, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria (domani ci sarà l’udienza di convalida), e l’ingresso della scuola, nel palazzo delle Associazioni, è stato posto sotto sequestro dai carabinieri su disposizione della Procura.
Raffaella Sialino
MV di DOMENICA, 27 MAGGIO 2007
Pagina 17 - Udine
Una ex istruttrice: insegnava con metodi un po’ severi
LA TESTIMONIANZA
«In passato alcuni genitori si erano lamentati»
MAJANO. Ha insegnato nella scuola Astro danze per un anno circa, poi ha lasciato quell’impiego, per motivi suoi. La giovane maestra di ballo vuole mantenere l’anonimato per comprensibili ragioni, ma è una delle persone che ha avuto modo di conoscere bene, lavorandoci gomito a gomito Francesco Nale, il responsabile dell’attività finito in carcere con infamanti accuse.
«Sono rimasta naturalmente scossa leggendo quello che sarebbe accaduto - dice -. In merito a eventuali molestie su minori non voglio assolutamente parlare, non so nulla di nulla. La scuola, quando c’ero io, era frequentata da molti bambini, anche piccolini. So che in passato alcuni genitori si erano lamentati dei metodi di insegnamenti del maestro, e la faccenda era finita all’attenzione del consiglio direttivo. A mio avviso i suoi metodi di insegnamento, ogni tanto, erano un po’ severi soprattutto in relazione all’età degli allievi, che magari avevano solo 3 o 4 anni, non di più. Io ritengo che fossero sistemi educativi che andavano oltre quello che un maestro dovrebbe fare, ma comunque non sono la persona più adatta a giudicare e per il resto non posso dire niente. Ma lui, in ogni caso, sosteneva che erano gli stessi genitori dei bambini a dargli il beneplacito sui metodi educativi, quindi non mi ero mai preoccupata più di tanto. Poi mi ricordo che c’erano state queste segnalazioni al consiglio direttivo». (m.ce.)
MV di DOMENICA, 27 MAGGIO 2007
Pagina 17 - Udine
L’assessore comunale alle Associazioni Maria Teresa Garzitto: la scuola esiste da trent’anni, se vi fosse stato qualcosa sarebbe emerso prima
Il paese sospeso tra incredulità e sgomento
In molti parlano dell’anziano insegnante: prima di oggi mai un’ombra sul suo conto
Prudente il parroco: doveroso riflettere su questa vicenda
di MAURIZIO CESCON
MAJANO. Il paese è sospeso tra incredulità e sgomento. Tra sorpresa e disagio. In piazza, nei locali, nelle famiglie non si parla che della vicenda dei presunti abusi sessuali alla scuola di danza. Tante supposizioni, nessuna certezza. Si fa strada però un’opinione condivisa sulla figura di Francesco Nale, l’anziano insegnante finito in cella: su di lui, prima di adesso, mai un’ombra, mai una chiacchiera.
L’attività della famiglia Nale, un negozio di pulitura a secco, in via Roma, è rimasto chiuso per tutta la giornata ed è facile capire il perchè. Il palazzo delle associazioni, che ospita anche la sede della Astro danze, è deserto. Sulla porta d’ingresso della scuola, dove sono passate in trent’anni centinaia di ragazzi e ragazze, ci sono ancora i sigilli della magistratura, i locali restano sotto sequestro. In giro, a Majano, c’è gente più del solito, di sabato in tanti non lavorano e una tappa per bere l’aperitivo è d’obbligo.
«Mi auguro che non sia una cosa vera – dice la titolare di un bar-gelateria del centro –. Là dentro sono passate generazioni di majanesi. C’è stata anche mia figlia, vent’anni fa, era quasi una consuetudine, come per moltissimi bambini e bambine. A leggere il giornale sono rimasta davvero senza parole. Il maestro? E’ una persona come tante. Viene qua a bere il caffè, da solo o con i familiari. Una persona normalissima. Su di lui non ho mai sentito nemmeno una parola. Se le accuse fossero provate? Guai, guai. Sarebbe una cosa inconcepibile, non voglio nemmeno pensare a questa ipotesi».
Anche negli altri locali pubblici agli angoli della piazza del municipio c’è stupore. Un barista e un avventore scuotono la testa. «Sì abbiamo visto il maestro qualche volta qua da noi - spiega l’esercente -, è uno come tanti. Certo che se le accuse si rivelassero infondate, la macchia resterebbe comunque, purtroppo».
Daniele Stefanutti, presidente della Pro Majano, un’associazione con 100 iscritti e 25 consiglieri, attivissima in paese, sposa la linea del procuratore aggiunto della Repubblica di Udine, dottor Buonocore. «Condivido in pieno le parole del magistrato - osserva -. In questi casi bisogna andare con i piedi di piombo, l’inchiesta è delicatissima. Prima di sbilanciarci è necessario che chi di dovere verifichi ogni cosa. Non vorrei parlare oltre, certo che siamo stati colti di sorpresa da questa notizia, il nostro è un paese piccolo e ci si conosce un po’ tutti».
Linea prudentissima anche da parte del parroco, don Giuliano Mauro, che ha scelto di non accennare al caso nell’omelia domenicale. «Non voglio assolutamente esprimermi - spiega -. Preferisco riflettere un po’. Passato qualche giorno, raccolte le doverose informazioni, avrò modo di farmi un’idea più precisa. Quella di Majano è una comunità come tante, con i problemi tipici di paesi di queste dimensioni. La pedofilia? E’ un problema che esiste, è inutile nasconderci dietro un dito, ma come ogni problema domanda delle risposte. A me nessun genitore in particolare ha mai detto qualcosa che riguardasse temi così delicati. Io cercherò di capire quali reali dimensioni e quale spessore possa avere la questione specifica».
«Esterrefatta», si dice l’assessore comunale alle associazioni Maria Teresa Garzitto. «Non credo a queste cose - aggiunge -. La scuola di danza esiste da una vita, se doveva capitare qualcosa, sarebbe successo ben prima, non le pare? Conosco il signor Francesco e ho collaborato con lui più volte, sempre con la massima sintonia. Il 2 maggio scorso l’ho visto per l’ultima volta, in occasione della manifestazione con le classi delle elementari. La Astro danze ha presentato il lavoro di tutto l’anno, è stata una bella festa. Non abbiamo avuto alcun sentore di quanto è accaduto, il sequestro dei locali e l’arresto del maestro. E’ una situazione assurda, forse stiamo viaggiando sull’onda di vicende sentite alla televisione, che magari possono condizionare qualcuno. Mi auguro davvero che sia tutto un incubo. Io non ci credo, non ci credo».
Gazzettino
Domenica, 27 Maggio 2007
A Majano la comunità è rimasta sconcertata dalla notizia: il paese e i genitori degli alunni della scuola di danza difendono il maestro
Abusi su ragazzini, domani le prime verità
Davanti al Gip, l’udienza di convalida del fermo di Francesco Nale, responsabile di Astro Danze
Le parole di due minorenni lo accusano, il paese di Majano lo difende. E domani il Gip del Tribunale di Udine deciderà se convalidare o no il fermo di Francesco Nale, 71 anni, di Majano , direttore e coreografo - ma anche già maestro di ballo - della scuola majanese Astro Danze di via Zorutti, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché indagato dell'ipotesi di reato di violenza sessuale nei confronti di minorenni. A quanto si è appreso, il sostituto procuratore intende chiedere sia la convalida del fermo, sia l'emissione di un'ordinanza di custodia in carcere.
A pagina VIII
Gazzettino
Domenica, 27 Maggio 2007
Molestie su minori, maestro di danza davanti al giudice
Domani l’udienza di convalida del fermo di Francesco Nale di Majano, indagato per il reato di violenza sessuale
Majano
Le parole di due minorenni lo accusano, il paese lo difende. E domani il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine deciderà se convalidare o no il fermo di Francesco Nale, 71 anni, di Majano , direttore e coreografo - ma anche già maestro di ballo - della scuola majanese Astro Danze di via Zorutti, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria perché indagato dell'ipotesi di reato di violenza sessuale nei confronti di minorenni. A quanto si è appreso da fonti vicine all'inchiesta, il sostituto Procuratore Maria Grazia Zaina,titolare dell'inchiesta, intende chiedere sia la convalida del provvedimento di polizia giudiziaria adottato dai Carabinieri del comando provinciale udinese, sia l'adozione di misure cautelari, con l'emissione di un'ordinanza di custodia in carcere.
Sempre domani Nale, che i genitori degli alunni della scuola di ballo chiamano "Luciano", potrà affrontare, con il proprio avvocato, l'interrogatorio di garanzia. Secondo quanto si è appreso, il suo legale, Francesco Pittino (inizialmente, al momento del fermo gli era stato assegnato un difensore d'ufficio, ma poi la famiglia ha indicato Pittino come avvocato di fiducia) ieri mattina ha incontrato il suo assistito in carcere a Udine.
Da quanto si è potuto sapere le indagini sarebbero partite dal contenuto di un dialogo fra i minorenni e il direttore, casualmente origliato da un genitore, che poi ha sporto denuncia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo avrebbe portato nel suo ufficio i ragazzini con la scusa di fare alcuni disegni. I racconti dei due minorenni, non ancora adolescenti, raccolti e registrati dai carabinieri, avrebbero trovato conferma nei primi riscontri trovati con la perquisizione della scuola, che è stata posta sotto sequestro dai carabinieri. Nale è stato sottoposto a fermo in carcere dai carabinieri, che, a quanto si è appreso, sono andati a casa sua alle 4 del mattino.
Tutti gli elementi raccolti, che riguarderebbero molestie di vario tipo, dovranno passare al vaglio del Gip, che verificherà la loro fondatezza o meno. I genitori che hanno scoperto le porte sbarrate dai sigilli giovedì pomeriggio mentre accompagnavano i loro figli alle lezioni di ballo della Astro Danze (che accoglie alunni dai 4 anni in su, sia femmine sia maschi) sono rimasti increduli. Alcuni, però, non ci hanno dato peso, perché, invece di osservare i sigilli giudiziari, hanno guardato quel che diceva il cartello scritto a mano e apposto sul portone della scuola (che si trova nello scantinato di un edificio comunale) forse da qualcuno dell'istituto: "La scuola rimane chiusa per inagibilità".
Domenica, 27 Maggio 2007
LE REAZIONI
«Qualcuno ha voluto incastrarlo, per cattiveria»
Majano
(p.t.)«Siamo sconcertati per l'accaduto». Il sindaco Claudio Zonta, è esterrefatto. «Stimo molto Francesco perché ha sempre dimostrato grande passione per il suo lavoro. Il maestro collabora anche con l'amministrazione: un mese e mezzo fa, ad esempio, ha promosso un incontro di ballo nel Centro anziani, con ottimo risultato. Ora, davanti a queste accuse, speriamo venga fatta presto chiarezza. Speriamo pure che la vicenda si risolva nel migliore dei modi e che i sospetti non si rivelino fondati. Questa associazione, infatti, è molto attiva e stimata, e non solo a Majano ».
Ad Astrodanze, infatti, si rivolgono molte famiglie e adulti dei comuni vicini: Gemona, Osoppo, San Daniele, Buja e Tricesimo. Tantissimi gli iscritti residenti a Tarcento dove, fino a pochi mesi fa, era attiva una sezione distaccata guidata da un istruttore del posto: «Mi hanno chiamato in tanti per chiedermi delucidazioni - dice - di Luciano non posso che parlare bene: una persona splendida, disponibile. In tanti anni di attività, credo che qualcuno avrebbe dovuto accorgersi di una cosa del genere. Invece madri e padri, ma anche bambini e altri allievi, si sono sempre mostrati sereni e soddisfatti. Astro Danze ha una sua storia di successi: è un'associazione che gode di gran prestigio ed è conosciuta anche al di fuori della regione. Non ci si improvvisa professionisti da un giorno all'altro: si lavora duro e con passione, come fa Luciano».
Anche il presidente della Pro Tarcento, Nazareno Orsini, ballerino, non si spiega l'accaduto: «Nale è stimato e ama profondamente il suo lavoro; una grinta e una passione che comunica in modo naturale a tutti gli allievi. Ha creato questa scuola con amore, l'ha fatta crescere e diventare importante, dimostrando sempre grande entusiasmo. Per questo ritengo infondate le accuse che gli sono state mosse».
A Tarcento, l'associazione Astro Danze, presieduta oggi dal figlio, Claudio Nale, ha organizzato quattro gala internazionali di ballo. Teatro dell'evento, che ha richiamato coppie di appassionati da tutto il Triveneto e da oltreconfine, il Palazzetto dello sport. Lo ricorda bene uno degli copromotori del gala che preferisce rimanere anonimo per tutelare la figlia, anch'ella iscritta per diversi anni di Astro Danze. «È impossibile: conosco bene Luciano, è una persona meravigliosa che ha sempre trattato i bambini con affetto e rispetto. Credo, invece, che qualcuno possa averlo incastrato, forse per cattiveria».
Gazzettino
Domenica, 27 Maggio 2007
Lucia Guastini, a nome delle mamme, difende la scuola: «L’ambiente è sano, i miei figli sono felici. Non rinunceremo alle gare»
A Comerzo una famiglia sconvolta
Nel piccolo borgo dove tutti sono cugini o amici del maestro. Il silenzio della moglie chiusa in casa
Majano «Siamo sconvolti». La famiglia Nale si dichiara sotto choc. «Non avremmo mai pensato potesse accadere una cosa del genere». Poche le parole di Gina Romano al telefono; la donna, cognata di Francesco, ha cercato di stare vicino il più possibile alla sorella, Franca Romano, moglie dell'indagato. «Non se la sente di parlare ora, è molto scossa. Lo siamo tutti». Nel piccolo borgo di Comerzo, dove vive la famiglia, la gente preferisce non commentare. In quella frazione abitano diversi cugini e amici intimi della coppia: «Non abbiamo sentito né visto Francesco - commentano amareggiati -; le porte della sua casa sono rimaste chiuse praticamente tutto il giorno».Fa sentire la sua voce, invece, da Osoppo, Lucia Guastini. «Due dei miei tre ragazzi - dice - frequentano Astro Danze dal 2002; sono felici, si trovano bene, non hanno mai manifestato alcun tipo di problema, mai mostrato insofferenze. Questo perché la scuola è retta, non solo a mio parere ma a giudizio di tutti i genitori, in modo egregio, professionale; è gestita in maniera trasparente e corretta. Per Francesco, che noi tutti chiamiamo Luciano, sarei pronta a mettere la mano sul fuoco».Ieri, non appena la notizia si è diffusa tra gli iscritti, molte madri hanno chiamato la Guastino. «Siamo sconvolti. Nessuno crede possibile una cosa del genere. Basta guardare i nostri bambini: sono sereni, bene integrati, non vedono l'ora di andare a lezione dal loro maestro». Lucia si è accorta che qualcosa non andava quando, giovedì pomeriggio, intorno alle 17, come di norma, ha accompagnato due dei suoi figli nella scuola di via Zorutti; uno frequenta la classe dei piccoli, uno quella dei medi. «Abbiamo trovato le porte sbarrate, c'erano i sigilli - dice -; il giorno dopo abbiamo capito cosa era accaduto e siamo rimasti atterriti. Gli stessi bambini si sono messi a piangere: chiedono di Luciano che li ha sempre trattati come un padre». Per solidarietà, le famiglie dei piccoli ballerini oggi raggiungeranno come già in programma Motta di Livenza per una gara Open di danza. «Siamo un gruppo compatto, non abbandoneremo il maestro. Non appena la scuola sarà riaperta manderò a lezione per la prima volta anche la mia figlia più piccola, perché con Luciano dormo sonni tranquilli. Astro Danze è un ambiente ideale per i giovani perché viviamo praticamente tutti insieme gli eventi. Rinunciamo alle ferie per portare i ragazzi alle esibizioni: molti giovani e giovanissimi hanno raggiunto mete importanti in poco tempo. Mio figlio medio, ad esempio, in nove mesi è diventato campione regionale di ballo ed è felice: ha rifiutato perfino un corso di basket per poter seguire le lezioni con Luciano. Il problema, credo, sta nella cattiveria della gente che è invidiosa e vuole il male degli altri». La Guastino parla anche della gestione interna della scuola: «Tutti i problemi tecnici che si sono presentati in questi anni sono stati affrontati apertamente, con la massima trasparenza, non solo insieme agli istruttori ma con gli stessi genitori e con gli allevi più grandi. Nessuno può dire il contrario».Paola Treppo
Sul MV di vuê
LUNEDÌ, 28 MAGGIO 2007
Pagina 14 - UDINE
Abusi sessuali, il paese: accuse incredibili
Majano: oggi l’udienza di convalida del fermo che ha portato in carcere il maestro di danza
MAJANO. Un paese scosso dalla notizia dei presunti abusi sessuali alla scuola di ballo Astro Danze che hanno portato in carcere il responsabile della struttura Francesco Nale (questa mattina ci sarà l’udienza di convalida della misura cautelare) così si presentava anche ieri la cittadina collinare di Majano. La maggior parte della popolazione si è dichiarata esterrefatta e, pure, dispiaciuta: «Se è vero che ci sono stati abusi sessuali nella scuola di danza – ha commentato un gruppetto di persone all’uscita dalla messa domenicale – è sconvolgente, per i bambini e le loro famiglie, ma se non è vero è sconvolgente lo stesso perché le accuse rivolte a Francesco Nale sono un macigno difficile da sopportare sia per lui che per la sua famiglia. È meglio andarci cauti e attendere che le indagini stabiliscano la verità».
Tutti a Majano conoscono il maestro di danza e molti non credono che possa essere responsabile di un simile fatto. Anche l’assessore comunale all’urbanistica Aldo Zucchiatti, ieri a Treppo Grande per la festa dedicata ai portatori di handicap, lo conosce praticamente da una vita. «Non credo sia il caso di dividersi tra innocentisti o colpevolisti – ha affermato Zucchiatti – ma conosco la persona da 50 anni, praticamente da quando è venuto in Friuli a fare il militare. Nale è originario della provincia di Alessandria in Piemonte e qui da noi si è sposato, ha avuto due figli e anche, se non ricordo male, dei nipoti. Non credo che possa avere commesso ciò di cui lo accusano: per quanto ne so, si è sempre comportato bene. Sono 40 anni che insegna ballo; in questi anni avrà avuto come allievi migliaia di bambini. Se in tutto questo tempo non ci sono mai stati problemi, mi stupisce che ci siano adesso. Ma preferisco non esprimermi troppo. L’unica cosa che aggiungo è che in casi così delicati, bisogna avere la certezza della colpevolezza al 100%. Non voglio mettermi nei panni degli inquirenti, che sicuramente sanno fare bene il loro lavoro, ma mi sento di dire che mi sembrano un po’ poco due o tre testimonianze per procedere così contro qualcuno».
Anche il capogruppo di minoranza Lieto Molinaro ieri era a Treppo con i disabili del Nostro Domani: «Il signor Nale? Sì, so chi è ma non lo conosco bene – ha commentato Molinaro –. Gli unici contatti che ho avuto con la sua scuola di ballo risalgono a una ventina di anni fa, quando lavoravo per un’associazione, a Pers, che organizzava feste. In quell’occasione contattammo la Astro Danze. Credo sia esagerato questo clamore poiché sarebbe meglio attendere l’esito delle indagini prima di esprimersi».
Raffaella Sialino
Sul MV di vuê
MARTEDÌ, 29 MAGGIO 2007
Pagina 5 - Udine
Convalidato il fermo del 71enne direttore, coreografo e insegnante della scuola di danza accusato di violenza su due minorenni. Ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere
Abusi sessuali, il maestro tace e il gip lo lascia in cella
I carabinieri stanno visionando molte videocassette sequestrate nell’ufficio dell’Astro danze a Majano
Il maestro di danza accusato di violenza sessuale su minorenni tace davanti al giudice, che poi decide di lasciarlo in carcere. È questo l’esito dell’udienza di convalida del fermo del 71enne di Majano Francesco Nale, in cella da giovedì notte dopo la perquisizione e il sequestro della sede dell’Astro danze, di cui l’uomo è responsabile, oltre che coreografo e insegnante. Ieri Nale si è avvalso della facoltà di non rispondere, quindi il Gip ha convalidato il fermo disponendo la misura cautelare della custodia in carcere.
«È un primo sigillo al delicato lavoro svolto in questi ultimi giorni dal sostituto procuratore Maria Grazia Zaina», ha detto ieri il procuratore di Udine Antonio Biancardi dopo che il Gip Alberto Scaramuzza ha notificato la misura cautelare.
Evidentemente il giudice del tribunale di Udine ha valutato i gravi indizi di colpevolezza raccolti nelle indagini effettuate dai carabinieri della stazione di Majano coadiuvati dai colleghi del Norm della Compagnia di Udine.
Dunque davanti al giudice Francesco Nale ha scelto il silenzio, anche su indicazione del suo difensore di fiducia avvocato Francesco Pittino. Quest’ultimo ha rimandato a un momento successivo dell’inchiesta ogni commento o dichiarazione.
Intanto, le indagini dei carabinieri proseguono nella raccolta di nuovi elementi a supporto dell’ipotesi accusatoria. Soprattutto, stanno visionando il contenuto delle molte videocassette sequestrate nell’ufficio di Nale alla scuola di danza. È possibile che le immagini si riferiscano esclusivamente a spettacoli di danza o a momenti delle lezioni.
In ogni caso nessun elemento dev’essere trascurato visto che, in sede di perquisizione, sono stati sequestrati oggetti e materiale inequivocabilmente legati al sesso.
Il cammino dell’inchiesta, comunque, seguirà adesso i passaggi tipici che caratterizzano le indagini preliminari: è probabile innanzi tutto che la difesa ricorra al tribunale del riesame di Trieste per chiedere l’annullamento della custodia cautelare in carcere o una attenuazione delle misura stessa (e anche per “scoprire” un po’ le carte dell’accusa).
Dalla parte della procura, invece, è possibile che a breve il pubblico ministero titolare dell’inchiesta chieda allo stesso Gip che ha firmato la misura cautelare in carcere l’incidente probatorio per interrogare le presunte vittime minorenni secondo una formula che assicuri ogni garanzia difensiva anche allo stesso indagato. (g.s.)
Sul MV di vuê
MARTEDÌ, 29 MAGGIO 2007
Pagina 5 - Udine
In paese non si parla d’altro Il preside: «Sono inorridito»
LE REAZIONI
In attesa di sapere se risulteranno fondate, o meno, le accuse rivolte al direttore della Astro danze, la cittadina di Majano è sospesa tra incredulità e timore: l'incredulità è il sentimento che appartiene alla maggior parte della gente, soprattutto a coloro che conoscono Francesco Nale, magari da tanti anni, e che non credono assolutamente che possa essere responsabile di un simile fatto e poi, invece, c'è il timore di quelli, soprattutto genitori, che si interrogano, chiedendosi se, nella scuola di ballo, possano essere accadute davvero violenze ai danni di minorenni.
La vicenda che ha portato in carcere il maestro di danza è sulla bocca di tutti. Tra i più sconvolti c'è il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Majano e Forgaria, Silvano Bernardis: «Sono tre volte sgomento ed inorridito - commenta il preside - perché prima di tutto, se il fatto dovesse essere provato, sarebbe gravissimo, poi perché la mia scuola ha stretti rapporti di collaborazione con tutte le associazioni del territorio comunale, tra cui la Astro Danze, ed infine perché a Majano, come in tutte le scuole, abbiamo un programma di prevenzione per gli abusi sui minori. Insieme ad associazioni che si occupano proprio di queste questioni, noi qui addestriamo gli insegnanti alla lettura di tali fenomeni affinché sappiano come comportarsi. Il mio orrore dipende anche dal fatto che non so se le presunte vittime di questi abusi sono alunni del mio istituto. Se così fosse, mi dispiacerebbe ancora di più perché vorrebbe dire che, nonostante il nostro programma di prevenzione, non siamo stati in grado di evitare l'accaduto. Mi auguro, e lo spero tanto, che il fatto non sia vero». E aggiunge: «Collaborare con i sodalizi locali è estremamente positivo per l'attività extrascolastica ma questa triste vicenda ci costringerà a rivedere la programmazione per il futuro».
Tra le associazioni più attive a Majano c'è l'A. S. Majanese: «Cosa penso della vicenda? Sarebbe meglio non commentare - afferma il presidente Lorenzo Natolini, anche lui a stretto contatto con i ragazzi, dai più piccoli fino a quelli della prima squadra di calcio - Posso solo dire che non conosco personalmente Nale ma che dieci o forse quindici anni fa, mio figlio è stato suo allievo. Avrà avuto cinque anni allora e non è mai successo nulla di strano. Frequentava i corsi di ballo latino-americano poi ha smesso perché ha preferito dedicarsi al calcio. Mi sembra strano che, se in passato non è mai successo niente, uno si metta a fare cose simili a 70 anni. Forse i bambini hanno equivocato: quando si insegna a ballare è normale toccare gli allievi».
Raffaella Sialino
Sul MV di vuê
MARTEDÌ, 29 MAGGIO 2007
Pagina 5 - Udine
«Siamo tutti con te»
LA LETTERA
Domenica 27 maggio 2007 noi genitori e ballerini dell’associazione Astro danze di Majanoci ci siamo ritrovati nel palazzetto dello sport di Spilimbergo in occasione del "Sesto trofeo Città del Mosaico" per disputare la gara di ballo preparata assieme al maestro Francesco Nale. Questo per dimostrare che tutti noi crediamo in lui e dare tutta la nostra solidarità alla famiglia e soprattutto al maestro che ha sempre seguito e accompagnato con instancabile dedizione nel percorso agonistico i nostri ragazzi e noi genitori. Ci auguriamo vivamente che tutto questo equivoco si risolva a breve e quindi si possano riprendere gli allenamenti per ora purtroppo interrotti. Nale non mollare, tutti noi siamo con te e ti aspettiamo.
Ballerini e genitori associazione Astro danze
Majano
Sul Gazzettino di vuê
Martedì, 29 Maggio 2007
Resterà in carcere Francesco Nale, 71 anni, di Majano , direttore e coreografo della scuola Astro Danze che come maestro di ballo ha formato generazioni di bambini e di giovani di diversi paesi del Friuli. L'uomo era stato sottoposto a fermo dai carabinieri perchè nei suoi confronti sono in corso indagini per l'ipotesi di reato di violenza sessuale verso minori. La stessa scuola di Majano è stata sequestrata. La delicata inchiesta è seguita dal sostituto Procuratore della Repubblica di Udine, Maria Grazia Zaina.
Il Gip di Udine, Alberto Scaramuzza, ha convalidato ieri quindi il provvedimento di polizia giudiziaria e ha accolto la richiesta di adozione della misura cautelare della custodia in carcere avanzata dal pm.Soddisfazione è stata espressa dal procuratore capo Biancardi nel constatare che le tesi che hanno portato Palazzo Lovaria all'istanza siano state accettate. Il magistrato si è augurato che gli elementi raccolti consentano di arrivare presto alla conclusione delle indagini. In mano agli inquirenti ci sarebbero riscontri precisi.
Il difensore di Francesco Nale, l'avvocato Francesco Pittino, sceglie il riserbo più assoluto. Si limita a dire che valuterà insieme al suo assistito il possibile ricorso al tribunale del riesame. La misura della carcerazione potrebbe essere alleggerita, considerata anche l'età, magari disponendo obbligo di dimora lontano da Majano . L'indagine sarebbe partita dopo l'ascolto casuale da parte di un padre di un colloquio tra due bambini e il racconto di uno di essi avrebbe trovato conferme. La perquisizione nell'ufficio della scuola ne avrebbe fornito ulteriori. Intanto, dopo l'arresto choc, allievi della scuola hanno partecipato a una gara vincendo anche un premio.
Sul MV di vuê
MERCOLEDÌ, 30 MAGGIO 2007
Pagina 13 - Udine
Presunti abusi a Majano Il sindaco: è difficile credere a quelle accuse contro il prof di danza
MAJANO. Gli sviluppi della vicenda sui presunti abusi sessuali alla scuola Astro danze lasciano la cittadina sempre più incredula. La decisione del Gip di convalidare il fermo del direttore Francesco Nale, 71 anni, disponendone la misura cautelare della custodia in carcere, non fa che accrescere tra i suoi compaesani sentimenti di stupore e preoccupazione. «Vorremmo capire quali sono le motivazioni che hanno convinto il giudice a tenere in carcere il maestro di danza - ha commentato ieri sera il sindaco Claudio Zonta -, ma non possiamo che attendere l’evoluzione della vicenda. Non siamo né poliziotti né magistrati, non spettano a noi le investigazioni: l’unica cosa da fare è aspettare». Il primo cittadino ha confermato che tra la gente di Majano serpeggiano principalmente stupore e incredulità: «è vero, qui in paese non si parla d’altro - ha detto Zonta -. E’ difficile credere che siano fondate le accuse rivolte a Nale: a noi sembra davvero strano che una persona per bene, che da 40 anni esercita quella che ritengo "arte" della danza venga ora classificato in un certo modo e additato come mostro. Non sappiamo se le accuse saranno provate, se gli inquirenti hanno in mano prove schiaccianti, ma se si riveleranno infondate, bisogna pensare che adesso si sta mettendo in ginocchio un’intera famiglia».
Non vorrebbe commentare Christian Romanini, consigliere comunale di Fi, ma, per dovere di cronaca, non ha potuto non inserire le notizie riguardanti le accuse al maestro di danza sul suo blog che si occupa di tutto ciò che succede a Majano: «proprio una brutta storia, se fosse vera - ha detto Romanini -. Al momento, secondo me, è meglio lasciare ogni commento e ogni giudizio alla magistratura che si sta occupando delle indagini. Dico solo che, per il bene di quei bambini, spero che non sia vero».
Raffaella Sialino
Une storie masse serie par fa cualuncue coment!
O rispieti el to dovè di croniche concuardant al to unic coment inizial: orribil se fos vere, di stes teribil se no lu fos.
Però chestis dos ries sul MV par publiciza el to dove di croniche mi someein come minimo fur luc par no di scualides....
ho sempre letto con interesse il tuo blog e intervengo ora per la prima volta concordando con thermonuke. Trovo sconveniente questo pubblicizzarsi; certo non è la prima volta ma mi auguro che lo sfruttare per fini personali questa tristissima notizia di grande impatto sia stato un infortunio del giornalista del MV.
Non è certo dovuto da parte tua ma mi auguro, da lettrice del blog, prenderai le distanze da ciò, chiarendo la situazione.
Canis aureus.
Tant par sclarî, se o volìn jessi obietîfs: ancje se mi àn cirût par un coment su la cuestion, jo mi soi refudât di fâ coments. Di fat, la gjornaliste no à fat altri che voltâ par talian ce che jo o ai metût tal post. Se po cualchidun al à voie di doprâ cheste robe par atacâmi me, ofindimi e clamâmi adiriture canis aureus, la cuestion no mi sposte nancje un tic. Jo no ai mai ofindût nissun ma no pretint che altris si compuartin come me. E cun chest no zonti altri: ognidun al è responsabil di ce che al fâs e al dîs.
Sint ben!
O difint el to dirit di ripuarta ogni notizie e o ai ritignut ecuilibrat sedi un sol coment inizial sedi el ripuarta duç ei articui.
E se il coment al e ecuilibrat par furlan lu e ancje voltata par talian.
Ma se tu vuelis fanus crodi
che le Sialino e scrivi dal to blog sul MV pareche, finide le interviste al sindic no saveve cemut concludi ancje se tu no tu varessis vulut comenta alore forsit ancje tu tu stas ufindint chei che ti an alcade cheste oservazion contrarie.
No je quindi une cuestion di "volta par talian", se dopo no ti sposte pazienze!
Thermo, a part il fat che come che, o ai dit chi parsore, no intin zontâ altri, o pues cun dute trancuilitât dîti che dopo un an no pensi di vê bisugne di zuguts di dubi gust par fâmi publicitât, anzit, no ai nissune bisugne ni interès di fâmi publicitât, e mancul di dut su la piel di chei altris. E se nol fos clâr, o torni a dî une altre robe: ognidun al è responsabil di ce che al fâs e al dîs.
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