O soi propit content parcè dôs personis di Maian a àn ricevût un biel ricognossiment par om: Alessandro Zumino e Roberto Ongaro.
Alessandro Zumino al à cjapât il premi Bontât 2006 di bande de Associazione Cavalieri di Italia, che ogni àn e premie lis personis che si impegnin tal volontariât e te solidarietât. Par Sandro al è stât premiât il so impegn tal Avulss e te Protezion Civîl. La consegne dal premi e je vuê sabide aes 11 a Udin tal palaç Belgrât sede de Provincie di Udin.
Roberto Ongaro al à invezit cjapât il premi Nadâl Furlan 2006 di bande dal Circul Laurenzian di Buie, che al à volût cussì dâi un ricognossiment pe sô ativitât di scritôr in lenghe furlane. La consegne dal premi e je simpri vuê sabide aes 17 a Buie li de cjase de Zoventût a Sant Stiefin.
O ai propit gust par chestis dôs personis che a son ancje miei amîs!
Fevelìn di autonomie pluio mancul diferenziade
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In Italie si torne a fevelâ di autonomie. Magari par dâi cuintri, ma si
torne a discuti. La Lega cu la propueste di leç su la autonomie
diferenziade e torn...
5 giorni fa
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MV di VENERDÌ, 01 DICEMBRE 2006
Pagina 14 - Udine
Sabato 2 Novembre alle 17 nella Casa della gioventù la solenne cerimonia di consegna del prestigioso premio
“Nadâl Furlan”, scelti i vincitori
I riconoscimenti a monsignor Bello, Fanin, Ongaro e Passalenti
BUJA. Si svolgerà sabato 2 novembre alle 17, nella Casa della Gioventù la solenne cerimonia di consegna del prestigioso premio “Nadâl Furlan”, giunto ormai felicemente alla 28ª edizione. La specifica finalità di questo premio è di «dare pubblico riconoscimento a singole persone che si sono distinte per il loro impegno umanitario, sociale, artistico e culturale, ispirato al messaggio cristiano, a servizio della società umana e della comunità friulana in particolare».
Quest’anno, tra le molteplici segnalazioni, la giuria ha scelto: monsignor Roberto Bello, Maria Fanin, Roberto Ongaro e Gianni Passalenti.
Monsignor Roberto Bello, è un Padre Cappuccino, missionario da 56 anni, nato a Carpacco di Dignano 84 anni fa. Decano dei missionari italiani in Etiopia. Nei primi vent’anni di missione è stato in terra d’Eritrea. Ha dedicato gran parte delle sue energie alla difesa e al sostegno dei bambini, specie dei più poveri anche attraverso le adozioni a distanza e quelle effettive. All’inizio di quest’anno il Santo Padre gli ha conferito il titolo di “Monsignore” per i suoi 56 anni di missione.
Maria Fanin, scrittrice e insegnante, nata a S. Giorgio di Nogaro nel 1943, laureata in lettere. Da decenni promuove i valori della friulanità artistica e culturale e la fede cristiana. La sua poesia di sofferta speranza e di pace è un messaggio di fraterna convivenza per i popoli del Friuli, della Carinzia e della Slovenia. Sue poesie sono pubblicate su varie riviste e antologie.
Roberto Ongaro, scrittore friulano, autodidatta, majanese nato nel 1930, ha pubblicato 6 romanzi (due premi S. Simon e due segnalazioni alla medesima manifestazione codroipese). Decine sono i racconti e gli articoli pubblicati su riviste culturali della regione.
Gianni Passalenti, pittore, scultore, scrittore in prosa e poesia, nato nel 1941, figlio d’arte, ha frequentato l’Accademia a Venezia. Alpino della Julia, al tempo del terremoto è diventato uno dei protagonisti nei soccorsi dell’Ana e uno degli autori più prolifici e ispirati nella pubblicistica di allora.
dal MV
DOMENICA, 03 DICEMBRE 2006
Pagina 8 - Udine
Ieri mattina la consegna da parte dell’Unci, l’Unione nazionale dei cavalieri d’Italia, durante un incontro a Palazzo Belgrado
Il Premio bontà alle suore francescane
Riconoscimento ex-aequo anche all’associazione “Una mano per vivere”
L’Unione nazionale dei Cavalieri della provincia di Udine premia la bontà. Bontà d’animo e aiuto verso i più bisognosi per il quale quest’anno si sono distinti due soggetti operanti in realtà distinte ma accomunate dall’assistenza ai soggetti più deboli. Sono l’associazione di volontariato “Una mano per vivere” di Latisana e le suore Francescane missionarie del Sacro Cuore di Gemona, premiate ex aequo con il “Premio bontà, città di Udine”. La cerimonia, giunta alla sua 7ª, si è svolta ieri a palazzo Belgrado alla presenza delle autorità civili, militari e religiose accorse all’invito del presidente dell’Unione dei Cavalieri (Unci), Carlo Del Vecchio. Quanto ai premiati, l’associazione “Una mano per vivere” opera nella zona del basso Friuli, da Torviscosa fino a Bibione; grazie ai suoi 120 volontari, ogni giorno vengono assistiti molti malati terminali che soffrono di forti disagi. L’assistenza va dal trasporto in diversi istituti di cura fino al sostegno domiciliare, il tutto a titolo gratuito. Nel caso del gruppo di religiose, invece, l’opera di assistenza è rivolta oltre confine, a Rakovski, in Bulgaria dove «partecipano attivamente alla rinascita civile, culturale e religiosa – ha spiegato Dal Vecchio durante la consegna del premio – in un territorio particolarmente povero». Oltre al Premio bontà - che consiste in una scultura appositamente realizzata ma soprattutto in un aiuto economico – sono state consegnate anche quattro targhe di riconoscimento rivolte: alla famiglia La Notte che «con amore e abnegazione consente alla madre, colpita da una gravissima malattia invalidante, di vivere e di sentirsi viva»; ai dirigenti e docenti della scuola media parificata Monsignor Di Gaspero, di Tarcento «per il volontariato e impegno a favore di giovani e famiglie disagiate»; ad Alessandro Zumino «per la sua attività umana e sociale»; all’associazione Assoplettro «per l’intensa attività nel mondo del volontariato». Infine sono stati consegnati diplomi di merito ai soci dell’Unci. Tra le autorità intervenute alla cerimonia e coinvolte direttamente nella premiazione: gli assessori regionali, Enrico Bertossi e Franco Iacop, quelli provinciali, Paride Cargnelutti e Adriano Piuzzi, e comunale, Rita Nassimbeni.
Gianpiero Bellucci
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