Cualchi setemane indaûr l'on. Renzo Tondo al à declarât denant di une sale straplene di int e ancje traviers i media, di volê impegnâsi di plui a pro de tutele e de valorizazion des lenghis minoritariis, un argoment che in passât nol veve masse aprofondît. Lui al à mantignude la promesse: lait a lei achì.
Intant lu ringrazii e o speri che al rivi ancje a intervignî in maniere concrete tes sedis li che al coventarà bati i pugns su la taule par difindi un dirit no dome dai furlans, ma di dutis lis 12 minorancis linguistichis di Italie. Ma oltri che un dirit, la cuestion de tutele linguistiche e pues rapresentâ une grande oportunitât ancje economiche: in Gales il cjamp des videoproduzions e de comunicazion televisive e à rapresentât une grande scomesse vinte di bande de minorance linguistiche galese. Ma ancje tai paîs basc o in Catalogne a son bielis esperiencis. Parcè chest no puedial jessi ancje pal Friûl e pes minorancis linguistichis dal Stât talian? In Trentin o Sud Tiröl o vin za esemplis.
Ma di chest argoment invezit il ministri Gentiloni no si vise e anzit, tal mês di Lui 2006 al prometeve une robe e cumò al fâs dut il contrari. Ce int!
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4 commenti:
difat
Christian.....dulà astu tiraat fuur cheste fotografie? .... a part i scherz......cun convinzion e sence fondamentalismos.... "PRESENTE!"
Piciule curiositat ....
Le Fiandre hanno proclamato l'indipendenza!", "Il re ha lasciato il paese!", "Il Belgio non esiste più!". La rete della tv pubblica belga RTBF, in lingua francese, ha interrotto ieri sera i programmi per dare una notizia fantapolitica che ha lasciato di stucco i telespettatori e intasato il suo centralino telefonico.
La notizia è arrivata in una edizione speciale del telegiornale che, nell'ora di massimo ascolto alle 20:14, annunciava la secessione delle Fiandre, la regione fiamminga del Belgio.
Per rendere la notizia più convincente, la tv ha orchestrato una messa in scena con dirette da tram bloccati ai nuovi "confini" e reazioni di esponenti politici che plaudono o denunciano la proclamazione unilaterale dell'indipendenza da parte del parlamento fiammingo.
"Il nostro centralino è stato subissato dalle chiamate e anche i giornali francofoni hanno ricevuto molte reazioni", ha detto il portavoce della RTBF, Bruno Deblander.
"La gente ci ha creduto e quando abbiamo spiegato che si trattava di una fiction, alcuni si sono arrabbiati e altri si sono detti tristi o al contrario felici della bufala".
Il programma, che s'ispira alla Guerra dei Mondi di Orson Welles, ha inteso "porre sulla piazza pubblica un dibattito che appassiona tutti i belgi", secondo il portavoce.
Nel 1938, un adattamento radiofonico del romanzo 'La Guerra dei mondi' di H.G.Wells, realizzato dal regista Orson Welles, seminò il panico fra decine di migliaia di americani, che credettero veramente ad un'invasione di marziani.
Solo dopo 30 minuti di trasmissione è comparsa la scritta "Questa è una fiction", su richiesta del ministro dell'Audiovisivo della comunità francofona Fadila Laanan.
L'iniziativa dell'emittente ha scatenato dure reazioni nella classe politica, in un Paese dilaniato da annose diatribe fra i fiamminghi delle Fiandre, che parlano olandese, e i francofoni della Wallonia.
"Nel contesto attuale, è irresponsabile da parte di una rete della televisione pubblica mandare in onda un programma nel quale si annuncia la fine del Belgio come una realtà presentata da veri giornalisti", ha detto il portavoce del primo ministro Guy Verhofstadt all'agenzia Belga.
Anche Elio di Rupo, primo ministro della Wallonia, ha definito inaccettabile la falsa edizione speciale del tg.
Le consultazioni elettorali nelle Fiandre, nel Belgio settentrionale, mostrano che la popolazione e' sempre più favorevole a una separazione dalla parte francofona, che un tempo dominava il piccolo paese, politicamente ed economicamente.
Un portavoce del partito dell'estrema destra nazionalista Vlaams Blok, ora chiamato Vlaams Belang, ha stigmatizzato l'iniziativa della tv francofona, accusandola di aver "ridicolizzato una questione seria".
La realizzazione del finto programma ha richiesto un anno di lavoro, ha detto il responsabile delle news dell'emittente, Yves Thiran.
Simpatics, però....!
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