22 dicembre 2006

Bon Nadâl!


Che Diu us dei dal ben chest an e l'an che al ven! Auguris!

11 commenti:

thermonuke ha detto...

Telegrafic!
No sta dimi che no tu disaras alc di usgnot no?


Dut cas bon nadal a duçj, ancje ai "assetnz".

thermonuke ha detto...

Da repubblica:
Presentato l'Annuario 2006: "amore" è la parola più amata all'estero
Uno studio sulla richiesta della nostra lingua nei nuovi paesi dell'Est Europa
"Investite in italiano, gli affari seguiranno"
La sfida della Dante agli industriali
di ANNA MARIA DE LUCA

ROMA - Nell'Europa dell'Est dilaga una febbre made in Italy. Secondo l'Annuario 2006 della Società Dante Alighieri, nonostante il lungo periodo di isolamento politico, si registra uno straordinario aumento della domanda d'insegnamento della nostra lingua. Nel Monte Negro, ad esempio, l'italiano è lingua curriculare nelle scuole.

Che questo accada in posti legati all'Italia da un passato di migrazioni, come il Sud America, è facilmente intuibile. Perchè nell'area balcanica tutti vogliono imparare l'italiano? Secondo Alessandro Masi, segretario generale della Dante Alighieri, due sono i motivi. Il primo, di natura "classica": gli abitanti dell'Est conoscono le nostre opere, le hanno studiate. Il secondo è di natura pratica: l'Italia è partner commerciale per la piccola e media industria balcanica. Già lo scorso anno gli indicatori Eurisko rilevavano un interesse del 76 per cento verso l'Italia. Una cifra in crescita, in proporzione al numero dei progetti tra i due paesi, a partire da quelli tra la costiera romagnola e quella dalmata.

Di certo, non siamo l'unico popolo in Europa che stringe affari con l'Est. Tra i nostri concorrenti il più agguerrito sembra essere la Francia, con i suoi milioni di investimenti scolastici nell'area. Cosa fare dunque? Masi, alla luce dei dati emersi dal rapporto Eurisko e pubblicati nell'Annuario, lancia una proposta alla Confindustria: un asse "lingua a sostegno dell'economia". E' necessaria un'alleanza tra gli industriali e le istituzioni che si occupano della lingua italiana perchè "la lingua è l'economia".

In giro per il mondo l'Italia ha quattrocento scuole della Dante Alighieri, novanta istituti di cultura con servizi scolastici e corsi, più 287 scuole statali ed una miriade incalcolabile di private. Una rete del genere sarebbe un'autostrada per l'industria, anche in vista dell'imminente ingresso di Romania e Bulgaria in Europa.

L'idea è stata lanciata, ora tocca agli industriali coglierla o meno. L'italiano, conferma l'Annuario, è più di una lingua. Italianisti, docenti, responsabili didattici dei Comitati della "Dante", accademici e studiosi, dopo aver analizzato contributi statistici e studi analitici dei rapporti GfK Eurisko e IPSOS, hanno tracciato un quadro dagli aspetti non prevedibili.

Infatti, se alcuni dati possono essere scontati - "amore" resta la parola più amata all'estero, con Giuseppe Verdi, l'"Aida", Celentano e Baglioni siano i simboli dell'identità nazionale - altri lasciano molto riflettere. Più del 76% degli intervistati chiede una maggiore conoscenza di cultura italiana contemporanea incentivando anche gli scambi internazionali. Ma in che ambiti si richiede più "italianità"? Cinema, letteratura e tecnologia, innanzitutto, ma anche nel settore del turismo e degli affari. Risposte che, secondo gli esperti della Dante Alighieri, dimostrano che le nostre scuole all'estero viaggiano al passo con i tempi pur restando vincolate alla tradizione e ai legami umani. "Non a caso - scrive Paolo Peluffo, vicepresidente della Dante - è proprio il nostro stile di vita a stimolare di più l'accostamento alla cultura italiana, addirittura prima dell'arte, della storia e della letteratura. E stile di vita vuol dire prima di tutto solarità nell'affrontare il presente con lo sguardo rivolto verso il futuro".

L'italiano è quindi "uno strumento per comunicare con l'arte e la cultura", "un modo di vivere e di pensare", una forza che l'economia deve saper cavalcare. E quindi, sicuramente, molto "più di una lingua".

(20 dicembre 2006)

Anonimo ha detto...

thermo,

Inazidut Bon Nadal e bon principi.

Par ce che al riuarde l' articul mi par tante propagande.
Al Made in Italy e je une invenzion dai media talians... le italomanie e je une aspirazion des cjamaris di comercios talianis ator pal mont.

Mandi,

Renzo Tondo ha detto...

Io un pò l'est l'ho girato, quando mi occupavo della regione. Il mio personale parere coincide abbastanza con l'articolo di Repubblica. L'est è interssatissimo all'Italia e il made in Italy esiste.... come no!
Soprattutto nella moda e nell'agroalimentare.

thermonuke ha detto...

O volevi di che talore chej furlaniscj che voresin adiriture el talian facoltatif te scueles e che disin che l'italie e je une "espression gjeografiche" forsite si son dats une mainere talebane di viodi les robis...dimostrant dome une certe ignorance storico-artistico-cultural-gjeografico-contestual.

Ogni tant e za lu ai dite a mi somein el mat che des sbares dal puarton dal manicomi al domande a chei che passin cemut che stan la dentri.

Questions di ponts di viste, jo o ai el me!

thermonuke ha detto...

Dut cas Bon Nadal a ducj.




ps
aes 3.45 dal 22 thermo disal tal prin post: bon nadal a duçj, ancje ai "assetnz".

E voleve sedi viers Christian che ultimamentri nol rispuint masse ma, visto ce che al e sucedut aes 18.30 e somee une profezie.

Se no fos une persone estremamantri umil o podaress faj concorince a Cecot!
ahahaha

Anonimo ha detto...

le esperienze e je che di une Furlan di nazionalitat straniere. Al jessi in incognito mi permet di viodi cun plui clarece cemut che i Talians e vegnin vidus ator pal mont.

Sigur e je le immagine a tor pal mont di scarpis talianis o vistis talians di lusso, o dal mangja.... ma je ance vere che le italie no a al monopolio su ches robis li'.

Sul Est Europe pal moment o pensi cal sedi cemut co disen no Merecans " Wishful thinking " dal moment che e son di risolvi une vore di questions economichis prime che compredin scarpis Prada o formis di parmesan.
invecit di preocupasi di Made in Italy si vares di fa' alc... di vendi...I bes spindus su R&D scientifiche in Italie e son ricui, ( di bande governative ), dal punt i viste dai investiments privas tal settor farmaceutic no le chel che un pais di 60 milions di abitans al vares di ve'.

No volevi jessi polemic, dome porta' al me pont di viste Merecan...

mandi e Augurios a duc !

Nrmn

Christian Romanini ha detto...

Su la cuestion dal "Made in Italy" ancje jo o pensi che dispès e sedi une operazion comerciâl, ma stant che o pensi che si fevele di prodot di marcjât, no pensi che al sedi un brut segnâl. ma no fasarès une apologjie dal "Made in Italy". Se la economie taliane e va ben tal forest o pensi che al sedi un element positif e no un mâl. Su lis consiederazions che al fâs thermo: no mi semee che cualchidun che tu tu definissis furlanist al vedi voie di gjavâ il talian a scuele. Jo personalmentri no le ai cul talian, o pensi che però si vedi di visâsi di meti dentri ancje l'insegnament dal furlan: ma di chest o vin za fevelât tantis voltis. tornant tal discors dal "Made in Italy", o ripet che mi semee une promozion comerciâl e duncje se chest al zove ae economie no mi semee brut, ma cirìn di jessi obietif. E se tal forest a imparin vulitnir il talian, o pues dimostrâti che une volte che a vegnin in italie e a cognossin ancje i aspiets de culture locâl, in tancj a aprofondissin il studi ancje dal patrimoni culturâl regjonâl. chest par di che forsit tant part le à la italie come stât "scune de culture", ma tant al è mert di chei popui che no àn la furtune di ve tantis risorsis e par chest a àn gole di cognossi e cressi imparant gnovis robis. In italie o vin la furtune di vee un grant patrimoni culturâl, ma cheste abondance nus à fat dismenteâ la impuartance dal save e de cognossince. e cussì no dome no cognossìn la nestre culture, ma adiriture cualchidun al cir di platâ e refudâ part di cheste: ven a stâi nol considere impuartant la culture locâl

Anonimo ha detto...

AUGURI CHRISTIAN!!! PASSA UN SERENO NATALE, EH!!!

Renzo Tondo ha detto...
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Renzo Tondo ha detto...

Ohilà....jo a 10000, ma tu tu as pasaat i 25000! Bulo!!!!