13 ottobre 2009

Mandi Vescul Brollo

Come che o savarês, domenie l'Arcivescul bons. Pieri Brollo (te foto) al à saludade la Arcidiocesi di Udin cu la sô ultime messe in cjarie.
Tantis a son stadis lis manifestazions di stime e mi à plasût ancje il fat che si sedi impensât di saludâ par furlan.
Ma a part i salûts formâi e i auguris che al passi une pension serene, lant a la sostance, mi permet di segnalâ un intervent dal "mestri" Dree Valcic, che o condivît in dut e par dut: par leilu, fracait chi.

1 commento:

Christian Romanini ha detto...

Sul Gazzettino di lunis ai 12 di Otubar

NOVE ANNI
DA VESCOVO
PRUDENTE

di Andrea Valcic
Lunedì 12 Ottobre 2009,
Sono stati nove anni difficili per il Friuli e di conseguenza per il suo clero, chiamato a confrontarsi con quella globalizzazione che nel fattore religioso vede spesso motivo più di forte contrapposizione che, di confronto ecumenico. Brollo è stato, al contrario del suo predecessore Battisti, un uomo di mediazione sia all’interno della Comunità dei fedeli e dei sacerdoti, sia verso la società civile. Anche in occasione del caso Englaro ha scelto i toni della comprensione umana più che quelli della condanna senza appello. A quanti in questi anni chiedevano il pugno di ferro contro i preti dissidenti, il centro Balducci e don Di Piazza tanto per essere chiari, ha risposto con l’invito alla comprensione, al dialogo.
Lo stesso comportamento che ha avuto verso gli integralisti, fossero essi fautori di crociate antislamiche o nostalgici preconciliari.
Ma è sul lato della spesso riottosa, molto di più in passato, chiesa friulana, dalle forti spinte autonomiste che ha dimostrato questa caratteristica. Non condannando, ma nemmeno schierandosi. Certo non ha mai fatto mancare la sua firma sotto gli appelli per l’università, per la difesa dell’autonomia, ma non è un caso se tra gli obiettivi non raggiunti, metta al primo posto e con rammarico, la mancata uscita del messale in marilenghe, ancora fermo nei sacri uffizi romani.