02 agosto 2008

Fontanini in visite a Sant Tomâs

Ta chescj dîs al è stât in visite a Sant Tomâs il President de Provincie di Udin Pietro Fontanini (te foto). Cun lui l'assessôr Provinciâl Adriano Piuzzi che lu à compagnât a cognossi il sît dal Ospizi di Sant Zuan. Tal prin coment, il resocont dal incuintri cu la zonte comunâl e i esperts che a son daûr a lavorâ li.
O soi content parcè che o viôt che al cres l'interès par un sît une vore impuartant ancje se cualchidun al continue a jessi convint che al sedi un "côl di claps"... (ancje tra i aministradôrs che a son sentâts in consei comunâl...).

8 commenti:

Christian Romanini ha detto...

sul Mv dai 31 di Lui

Ospedale di San Giovanni, si cercano tracce longobarde

MAJANO. Le indagini archeologiche nel sito ospitaliero dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano andranno avanti. Dopo i primi scavi che, condotti direttamente dalla Soprintendenza, hanno permesso di portare alla luce alcuni lacerti murari, due battuti pavimentali in terra e argilla oltre a un discreto quantitativo di ceramiche databili tra il XV e il XVI secolo, le prossime indagini si propongono di andare più a fondo. Letteralmente, nel senso che gli scavi scenderanno in profondità, così da raggiungere gli strati più antichi, che dovrebbero risalire almeno al XIII secolo considerato che la prima testimonianza del sito risale al 1199. Se da un lato l’iter degli scavi procede, tanto che il ministero per i Beni culturali ha già rilasciato l’autorizzazione a continuare le indagini, d’altro canto prosegue anche la progettazione relativa al recupero e restauro del sito ospitaliero. L’edificio é infatti stato parzialmente distrutto dal sisma del ’76, ma fortunatamente, grazie alla lungimiranza del suo ultimo proprietario, non ha subito alcun tipo di recupero che avrebbe potuto comprometterne l’integrità storica. Nel 2004 il sito di San Giovanni é dunque passato “integro” dalle mani del majanese Pietro Zoratti a quelle del Comune che da subito ha avviato il progetto di recupero affidandolo all’ingegner Marino Del Piccolo sotto la supervisione della Soprintendenza. A offrire l’occasione per fare il punto sull’opera é stata una recente visita del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini. Accompagnato dall’assessore provinciale Adriano Piuzzi, Fontanini ha incontrato il sindaco Claudio Zonta la sua giunta, apprendendo i dettagli del progetto direttamente dai tecnici.Del Piccolo ha ricordato che «lo scopo dell’intervento è ridare al complesso le stesse funzioni di ospitalità e accoglienza che lo caratterizzavano mantenendo quanto più possibile intatta la struttura originale». Punto, quest’ultimo, del quale il progetto, già approvato dalla Soprintendenza architettonica, tiene conto in modo particolare.Sul fronte degli scavi, come detto, le ricerche proseguiranno. «Bisogna scendere ulteriormente – ha spiegato l’archeologa Tiziana Cividini -, fino ad arrivare agli strati più antichi e a verificare l’ipotetica presenza longobarda nel sito, attestata per ora unicamente dal nome “ex ospedale longobardo”». «Se la Regione dal canto suo ha già creduto alla bontà di questo progetto – conclude l’assessore alla cultura, Maria Teresa Garzitto -, mettendo a disposizione i fondi per un efficace intervento, ora, dovendo provvedere anche all’allargamento degli scavi, è necessario poter disporre di fondi ulteriori e in tal senso Fontanini ci ha assicurato il sostegno economico della Provincia».
Maura Delle Case

Unknown ha detto...

Più la pende, più rende.

thermonuke ha detto...

per la serie le cattedrali nel deserto...

Gazzettino del 01.08

PAGNACCO
Il tesoro contadino
Serve una fondazione per salvare il museo
L’appello del sindaco alla gente

Pagnacco
«Salviamo il Museo di Storia Contadina ». E' l'appello lanciato mercoledì sera in consiglio comunale dal sindaco di Pagnacco, Paolo Trangoni, che ha chiesto l'aiuto della comunità per salvare il proprio patrimonio. «Da gennaio saremo costretti a chiudere il Museo - spiega il primo cittadino -. Al momento il museo è gestito da due collaboratrici assunte con contratto di collaborazione esterna, part-time. Ma a causa delle nuove norme non potremo più rinnovare questi incarichi esterni e con il blocco delle assunzioni nei comuni non possiamo neppure assumere nuovo personale». E così è sorta la necessità di pensare ad una strada alternativa, che la giunta Trangoni ha individuato nello strumento giuridico della fondazione. «L'unica strada che ci pare percorribile è quella di istituire una fondazione che si occupi della gestione del museo - continua - ma chiaramente non può essere un'operazione fittizia, con il comune che continua ad occuparsi di tutto. Per questo chiediamo l'aiuto delle associazioni e di tutte le persone che abbiano voglia di investire il proprio tempo per salvaguardare la nostra "perla". Sarebbe davvero un peccato dover chiudere il museo dopo tutti i sacrifici fatti per portarlo allo stato attuale, tanto che è anche riconosciuto dalla Regione tra i musei minori». I cittadini di Pagnacco sono avvisati. Ora hanno un paio di mesi di tempo per pensare a qualche soluzione; poi a settembre si terrà una riunione con il consiglio comunale, le associazioni e tutti gli interessati per dare avvio all'operazione di "salvataggio".E.V.

thermonuke ha detto...

e centris di impuartance turustiche no di poc:
el museu des carocis a codroip....

ma leint el articul:

Dopo i primi scavi che, condotti direttamente dalla Soprintendenza, hanno permesso di portare alla luce alcuni lacerti murari (un pedrat?!)


gli scavi scenderanno in profondità ciriso el petrolio? o fin cumo cjatat nie se no creps?

L’edificio... grazie alla lungimiranza del suo ultimo proprietario, non ha subito alcun tipo di recupero che avrebbe potuto comprometterne l’integrità storica...
chi un tic di dietrologie e j'e d'oblic: che altre volte sul giornal e an dite che lu a regalàt cumo che o vin di ricognossii une sensibilitat archeologjiche degne di Hovard Carter parce si continuial a tabaja de vecje proprietat? isal alc inmo di defini? spieghimi che no capis...

thermonuke ha detto...

di un estrat di un resocont di Intesa per Majano, inmo visibil sul lor sit o lei:

Delibera giunta 03.2005 affidamento al consorzio per la salvaguardia dei castelli del FVG per studio finalizzato alla valorizzazione del complesso storico. Euros 8.500.

Isal cualchi altri ent che al certifiche el valor storic dal "col di claps"?
sul boletin di març 05 di castelli o cjati:
MAJANO/Comune
Lo staff tecnico del Consorzio, coordinato dal geom. Zuan
Pieri Biasatti, assieme alla dott.ssa Cagnina e al dott.
Crisci del dipartimento di Scienze Economiche dell’Università
di Udine, ha compiuto un sopralluogo presso
l’antica struttura di accoglienza data in commenda ai
Cavalieri di San Giovanni, all’incontro erano presenti
l’assessore alla cultura del Comune di Majano Christian
Romanini e i rappresentanti dell’ufficio tecnico della
Comunità Collinare (24 febbraio).

Podopo?

delibare 258/06: destinazione euro 33.000 sondaggi e indagini preliminari cjatat? un pedrat?
Nie di cussi stupefacent se le delibare 45/2007 e domande indagini storiche studio e nalisi del sito sonin stats fats? cjatat? un lacerto murario? di chiara origine medievale?


Bisogna scendere ulteriormente – ha spiegato l’archeologa Tiziana Cividini -, fino ad arrivare agli strati più antichi e a verificare l’IPOTETICA presenza longobarda nel sito, attestata per ora unicamente dal NOME “ex ospedale longobardo”»

Un tic pocut par entusiasmasi ce ditu?

Eh si tocje la plui in sot, e spera tal petrolio che no an cjatat a Susans...

thermonuke ha detto...

Ah mi ere scjampat:

Il president de Provincie che e a dat el contribut tal 2005 pal studi al ere un ciert Marzio Strassoldo.

Il president dal consorzio castelli storici che al a vut el incaric dal studi tal 2005 al ere un ciert Marzio Strassoldo.


Semplice omonimie?

Christian Romanini ha detto...

su la vecje proprietât no mi risulte che al sedi inmò alc di definî. che o sepi jo.

thermonuke ha detto...

Illuminant, complet e diriment il to comment. Compliments pardabon!