20 maggio 2008

Fogolâr Furlan di Gjenue

O ai scrit diviers post sui furlans che a son ator pal mont. Cualchidun mi à scrit e mi scrîf dopo che a àn cjatât il blog in Rêt. Chest colp us presenti Daniele Martina, un zovin une vore atîf e che si dâ un grum di fâ tal Fogolâr Furlan di Gjenue. Lu ai cognossût cuant che al è stât in Friûl cirche un an e passe indaûr e cumò dispès si mandìn cualchi email e mi ten informât di ce che al sucêt vie par Gjenue.
Domenie passade Daniele Martina al à partecipât a Limbiate a la assemblee dai Fogolâr Furlans in Italie (te foto fate di Daniele, une rapresentance dai partecipants), li che a jerin ancje Giorgio Santuz, president di Ente Friuli nel Mondo, e l'on. Pietro Fontanini, president de Provincie di Udin.
Daniele Martina al è ancje intervignût cuntun discors che us met tal prin coment.
O pensi che Daniele al sedi une altre conferme di cemût che a son lis gnovis gjenerazions dai Furlans ator pal mont: no si contentin di partecipâ a lis ativitâts dal Fogolâr, ma a cirin, cu lis gnovis tecnologjiis, un contat cu la Patrie e o soi content che tal gno piçul, ancje chest blog al contribuissi a tignî un leam cul Friûl di chenti e il Friûl ator pal mont.

2 commenti:

Christian Romanini ha detto...

Limbiate , 17 – 18 maggio 2008



A LIMBIATE PAR IL FRIÛL FÛR DAL FRIÛL

In campo si gioca la partita dell’innovazione


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di Daniele Martina – Fogolâr Furlan di Genova - Fogolâr Furlan di Gjenue

A LIMBIATE PAR IL FRIÛL FÛR DAL FRIÛL

In campo si gioca la partita dell’innovazione

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di Daniele Martina – Fogolâr Furlan di Genova - Fogolâr Furlan di Genue


Signor Presidente, care amiche e cari amici, friulani d’Italia, autorità convenute,

un anno è trascorso da quando, come studenti al primo giorno di scuola, ci riunimmo in quel di Udine per sostenere ed incalzare “Friuli nel Mondo” e la sua rete di Fogolârs. Mai come in questi dodici mesi vi siete e ci siamo battuti per ridare all’Ente il posto che qualcuno cercava di sottrargli, per difendere una risorsa la cui realtà è frutto delle diversità dei soggetti in campo e la cui forza scaturisce dalla propria vocazione plurale dettata dalla storia millenaria de la “nestre Patrie”.

Oggi voi friulani di “dentro” e noi friulani di “fuori” ci troviamo, oltre il Livenza, per giocare in campo neutro l’amichevole dell’innovazione.

E’ la Lombardia, è Limbiate ad accoglierci e a non farci sentire “foresti”.

E’ questa terra celtica, latina, longobarda, è questa città toponomosticamente di confine (Limbiate, Lemiate, Limite) a farci sentire a casa.

E’ in questo Comune cresciuto accogliendo migliaia di emigranti calabresi, veneti, siciliani, friulani, … che ritroviamo l’essenza dell’Italia, lo Stato dei mille campanili e delle mille e tante più ragioni.

E’ questo attivo Fogolâr, di conseguenza, a donarci il calore della tradizione e a farci apprezzare il valore della convivialità.

Da Genova, siamo giunti qua per lavorare, per confrontarci e per sorridere.

Le piccole dissonanze della vigilia, hanno forse regalato al Direttore Fabrizio Cigolot, a Barbara e Christian, che saluto con affetto, qualche trambusto e me ne scuso, ma ci hanno indicato nuove, sconosciute potenzialità. Agitare un po’ le acque, alzare la voce, discutere può far solo bene, in famiglia, in politica, tra amici come noi siamo! Sono il silenzio, l’isolamento, la scarsa comunicazione, il vero danno, il vero problema.

Molti di noi furono abbagliati e dopo scossi, dalla ascesa e dal repentino crollo della “Retorica Friulanista”. I rinnovati assetti politici locali e nazionali, il positivo clima di distensione, ci chiedono di concentrare i nostri sforzi sul “Friulanismo dei Fatti” che deve e dovrà coinvolgere tutti coloro che, a vario titolo, sono legati alla Regione e nel nostro particolare caso alle tematiche dell’emigrazione.

Presidente Santuz, con stima e rispetto lascio, a Lei e agli altri attivisti lo spazio per affrontare e pianificare le tematiche del bilancio e dell’organizzazione tecnica e associativa dell’Ente dove il rigore e l’esperienza sono stati premiati carte alla mano. Se la carta canta, le parole volano. Volano nella rete e volano sulle tastiere, il luogo ove noi giovani siamo più disinvolti e rapidi.

La fortunata duplicità della quale noi seconde e terze generazioni godiamo, ci consente di reggere il confronto e la sfida del multiculturalismo e di essere nel frattempo portatori di due identità quella delle Regioni di nascita o adozione e quella della “Patrie dal Cûr”.

A Friuli nel Mondo, luogo di raccordo che va riconosciuto e vissuto come opportunità, a chi crede in noi, chiediamo di valorizzare la risorsa giovani nella:

COMUNICAZIONE
- Potenziando sempre più il canale multimediale ideato dal Vice Presidente Ing. Pier Antonio Varutti, poiché il “Fogolâr Diffuso” da Pechino a Cagliari sarà inevitabilmente il vostro, il nostro futuro.
- Attivando al più presto un “Forum di Discussione”, realtà economica e flessibile che ci renderà vicini e forti più che mai. Non abbiate paura del “virtuale”, sono certo che la rete di nuove amicizie si materializzerà negli incontri annuali di agosto… vedete in fondo la storia si ripete!.
- Ravvivando il Mensile (che dovrà essere più puntuale) creando una "Pagina Giovani" scritta da giovani.


FORMAZIONE – LAVORO
- Cultura e professione, scambi internazionali e gemellaggi, campus estivi in collaborazione con l’Università di Udine, tirocini in aziende ed enti, borse di studio e sponsor, dovranno occupare i primi posti nell’agenda programmatica di Via del Sale. Tutto questo vi garantirà una straordinaria visibilità e un sicuro rafforzamento. Sono fiducioso e constato con piacere che questa è la strada da voi intrapresa.



PROCESSO DECISIONALE
- La società del benessere e della comunicazione, chiede a gran voce maggiore partecipazione diretta nei processi decisionali. L’Ente non può star a guardare. Realizzando ad un “Coordinamento Giovani” a livello nazionale ed internazionale potranno essere presentate istanze e critiche agli organi statutari con maggiore autorevolezza e peso.

CONVIVIALITA’

- A Pontebba, i giovani sono stati presenti tra i tavoli e per le strade, l’inversione di tendenza c’è stata. A Meduno cerchiamo di riservare, soprattutto ai bambini, una particolare attenzione.
- Fondiamo un “Junior Club Udinese nel Mondo” per strizzare l’occhio ai piccoli tifosi del domani distribuendo gadget, omaggi e offrendo momenti di simpatia.

ESSERCI
- Sollecitiamo la Regione e gli enti locali a promuovere e sostenere progetti rivolti ai ragazzi, cominciando da delle assise che vedano al lavoro gli under ’35 iscritti a tutte le numerose organizzazioni che si occupano di emigrazione nel F.V.G.
- Rafforziamo la nostra memoria, la nostra “marilenghe” e la nostra identità, ascoltando e salvando le testimonianze dei nostri nonni, maestri di vita e di valori. Abbiamo uomini e donne straordinarie, ragazzi di ieri da cui molto possiamo trarre. “Gente Nostra” potrebbe essere una nuova rubrica del mensile ove intervistare i protagonisti dei Fogolâr, costituendo un’enciclopedia biografica progressiva.

Ringraziandovi per l’attenzione prestatami, concludo il mio intervento lanciando un appello forte e trasversale. Collaboriamo, giochiamo pure a due, tre, quattro punte, ma l’obiettivo è, deve e dovrà essere uno solo:

“LA FUARCE DAL FRIÛL, E DAI FURLANS IN ITALIE E TAL MONT!”





Genova, 14 maggio 2007

Gjenue, 14 mai 2007 - 931° de Patrie


Daniele Martina

Unknown ha detto...

Come posso contattare il fogolar di Genova? Mandi