Sul Messaggero di chê altre dì al jere un articul sul finanziament rivât ae Parochie di Maian par tornâ a fâ sù il tor. Par jessi sincîr, mi soi un tic afezionât a chest cussì come che al è... Mi plasarès viodi il progjet che al è proviodût.
Grant suces di “Stin dongje ae Patrie”, la tierce edizion de fieste dal
nestri gjornâl
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Pe rassegne Avostanis, li dai Colonos a Vilecjaze di Listize, il mont des
associazions, de culture, dal spetacul, dal sportsi è strengjût intor dal
gjornâl...
3 settimane fa
6 commenti:
MESSAGGERO VENETO
GIOVEDÌ, 02 NOVEMBRE 2006
Pagina 11 - Udine
Il parroco conta di poter avviare il cantiere entro settembre 2007, ma la posa della prima pietra sarà fatta simbolicamente il 6 maggio
Majano: i lavori per il nuovo campanile
Dopo trent’anni d’attesa è arrivato il contributo della Regione per 1,2 milioni
MAJANO. Dopo un’attesa lunga trent’anni “il pais dal biel tor” riavrà il suo campanile. Nella pioggia di contributi concessi alle parrocchie friulane, la Regione non ha infatti dimenticato Majano, comune che anzi si é attestato alle prime posizioni per consistenza del finanziamento. Si parla di ben 63 mila euro per 20 anni, ovvero di un totale pari a 1 milione e 260mila euro.
Soddisfatto il parroco, don Giuliano Mauro: «Ora potremo finalmente passare al progetto definitivo. La speranza - dichiara - è quella di poter iniziare i cantieri entro il settembre del prossimo anno anche se la prima pietra vorremmo simbolicamente posarla il 6 maggio».
Ma ricordiamo brevemente la storia del manufatto. Realizzato nel primo decennio del 1700, il campanile originario non oltrepassava i 30 metri d’altezza. La sua dimensione contenuta, alla fine del XIX secolo, causò malcontento nella popolazione tanto che nel 1982 iniziarono i lavori per edificarne uno nuovo e più imponente. Tanto era attaccata la gente al manufatto che prestò gratuitamente la propria opera per lo scavo delle fondamenta e la costruzione dei primi 17 metri di altezza, dopo di che, per ragioni di sicurezza, venne indetto un concorso pubblico.
La parte alta del campanile fu distrutta nel 1976 dalla scossa sismica fino alla cella campanaria, mentre quanto rimasto in piedi fu abbattuto successivamente fino ad arrivare al corpo ridotto che oggi affianca la chiesa. Al fine di restituire alla gente un simbolo, qual era a tutti gli effetti il campanile, la parrocchia richiedeva da anni un apposito finanziamento alla Regione. Fino a oggi, quando la richiesta di contributo é finalmente stata accettata anche grazie al sostegno dato alla parrocchia dal consigliere regionale Giorgio Baiutti e del consigliere comunale Giovanna Iesse che proprio recentemente aveva presentato in sede dell’assemblea civica un’apposita mozione votata all’unanimità. «Tengo inoltre a ringraziare la Regione - aggiunge don Giuliano - e tutti coloro che hanno seguito da vicino l’iter di questo intervento. L’auspicio per il futuro prossimo é che la comunità si faccia parte attiva dal punto di vista finanziario. Ce ne sarà bisogno, poiché il contributo regionale non sarà sufficiente a coprire del tutto l’onere della spesa».
Ma quali saranno i prossimi passi? «In linea di massima - spiega don Giuliano - si andrà a recuperare l’antico basamento in pietra del campanile. Da quello si partirà per elevare il nuovo campanile che si dovrà armonizzare con lo spazio adiacente». Va ricordato, infatti, che nel ’91 é stata ricostruita la chiesa. Diversamente da quanto fatto nella maggior parte dei casi, la chiesa di Majano non é stata ricostruita com’era, ma si é optato per una costruzione moderna e slanciata, con una croce metallica a stelo inclinata che sulla sommità raggiunge l’altezza di 41 metri. «Il campanile - prosegue il parroco - non potrà quindi non tener conto dell’imponente edificio, ma anzi si eleverà, in altezza, proprio tenendo conto di quella. In linea di massima possiamo stimarne l’altezza in un terzo di più».
Maura Delle Case
A di il ver el "troncon" al e jentrat tal nestri viodi quotidian, e mi par che ancje le medajute dal trentennal lu ritraj, sinceramentri no mi displasares che el progjet al proviodes di conservalu.
Jo mi visi di un plastic che o vevi viodut conche al jere predi inmo don Giuseppe Ribis di un cjampanili fat di struture di tubos in fier leas a un anel sommital e parsore le celle des cjampanis, une robe che pues un tic somea ae tor di Seattle tant par da une idee. Cuissa s'al e inmo chel.
E saran prontis za schiries di, masse lunc, masse curt, masse in dentri, masse in fur, masse clar, masse scur, masse bez, ma chi mi par che no sedi gjurisdizion dal cumun nomo?
Di fat il progjet e sarà robe de Parochie
Come dai pronostics al è daur a parti el valzer des polemichis.
Polemizzate gente polemizzate (e an za sugjerit in pasat...).
Ma nomo dai....
o ai semplicementri dite, e lu vevi dite timp fa che daspes le int e cjate da di su dut plui spes par gust fa casin che par real cognossince dal problema e come esempli o ai puartat les polemiches gia viodudis in:
glesie gnove, place gnove, campo gnuf, cuel dal fum, rotonde tant pai esemplis che pui e vegnin a memorie.
Ancje chi o disevi e saran sigur chei che fasaran une critiche di "gust" o "estetiche", chei che lu cjataran inoportun, chei che lu difindaran a spade trate...
ben! sigur, al reste che ognuin al podi esprimi un gjudizi.
Ma posto che al e un progjet finanziat de regjon, ae curie, sun t'un progjet presentat e valutat probabilmentri za di une comission e de curie stesse, forsite le robe e je un tic difarente de rotonde o dal cuel dal fum no?
Dut li no intindevi migo viergi une crociade a difese dal sacri scampanotament o di che se lu fas le curie al va ben par fuarce e se lu gjestive el cumun o l'assesor ai LLPP no...
Comunque se tu vuelis dami cun che scuse dal catto-fascist pasiense.
Dut cas ti lanci une scomese:
di ce bande vignarare le prime interogazion in argoment?
entri crop timp?
O scomet dome une bevude parceche induvina al e facil.
VdV, posto che ancje tu tu mi das dal Imam ti visi che le iconoclastie no le ha inventade el mullah Omar...
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