Îr al è stât celebrât 1 an di vite de Fondazion Rino Snaidero.
Ma ce che forsit al interessave di plui il mont de politiche e jere dal sigûr la sielte di Edi Snaidero (te foto).
Al è probabil che Edi Snaidero al disi di NO a la candidature pes regjonâls.
E zire vôs che lui al ves za decidût di timp, ma che cualchidun i vedi dit di spietâ prin di anunciâ la rinuncie.
No si trate cussì une persone par ben che e veve pensât di impegnâsi (intun prin moment forsit pardabon) intun mont che nol è propit il so.
Dute cheste vicende e je stade gjestide une vore mâl e plui di cualchidun al varès di sintîsi in debit cun Edi Snaidero pe maniere che al è stât strumentalizât.
Tra l'altri cumò o sin di gnûf te situazion di partence.
Ce si spietial a formalizâ une volte par dutis la candidature di Renzo Tondo per regjonâls 2008?
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3 commenti:
Dal MV dal 21/11/2007
La nascita del Popolo della libertà scompiglia le carte a centro-destra. E Compagnon (Udc) ammette: «È ovvio che dobbiamo ridiscutere tutto»
Salta la Cdl, candidatura Snaidero al tramonto
Venerdì l’incontro finale. Già si cerca un altro nome E il Cavaliere apre a nuove alleanze su base locale
di TOMMASO CERNO
UDINE. Il toto-Snaidero finirà venerdì. Quando l’ex Cdl – in fase di esplosione dopo la nascita del Popolo della libertà lanciato da Berlusconi – incontrerà l’imprenditore di Majano, che per oltre tre mesi è stato il papabile numero uno alla candidatura contro Illy nel 2008. Un’ipotesi che ormai sembra al tramonto, dopo il terremoto politico scoppiato a centro-destra.
Il clima è teso. Forza Italia parla di «riflessione necessaria», così come conferma che Edi Snaidero manterrà gli impegni assunti con l’associazione Liberaidea, per la stesura del programma di centro-destra. An, Lega e Udc, invece, danno per conclusa, di fatto, la trattativa regionale sul nome di Snaidero. E questo perchè è venuta meno la condizione numero uno: la compattezza del centro-destra, se non la sua stessa esistenza. Una situazione resa ancora più incerta dalle parole del Cavaliere che, ieri a Roma, ha di fatto dato via libera ad alleanze diverse dalla Cdl su base regionale e locale.
Ieri mattina le voci di una rinuncia ufficiale di Snaidero hanno fatto il giro del Friuli Vg. Tanto che il Tg3 già dava per ufficialmente conclusa la corsa dell’imprenditore verso la poltrona di governatore. Nei corridoi della politica si parlava anche di una lettera, che l’ingegnere starebbe scrivendo. Un documento politico per ritirare la sua disponibilità, alla luce non di una rinuncia personale – legata al destino della sua azienda, come ripete qualcuno – bensì alle mutate condizioni politiche nazionali e regionali.
Nel pomeriggio, però, in corrispondenza con il vertice romano fra Berlusconi, i parlamentari di Forza Italia e i coordinatore regionali gli ambienti della Cdl smentivano l’esistenza della lettera. E, quindi, della rinuncia ufficiale.
Da Majano nessuna conferma, tranne quella del vertice. «L’ingegnere – dicono al quartier generale Snaidero – incontrerà i partiti del centro-destra. E sarà un incontro decisivo. Diciamo pure che ci siamo». Un incontro chiarificatore, dunque, durante il quale saranno affrontati tutti i temi. Già da lunedì, infatti, le azioni di Snaidero erano date in ribasso rispetto a una corsa contro Illy, tanto che da Istanbul l’ingegnere si era tenuto in contatto con il coordinatore azzurro Gottardo. «Documenti – aggiungono a Majano – tuttavia non ce ne sono. E se ce ne saranno, verranno predisposti dopo l’incontro di venerdì».
Anche Gottardo conferma la strategia. E ripete, ai suoi fedelissimi, che Fi ha garantito a Edi Snaidero una exit strategy, visto che oggi non è più lui a dover fare un passo indietro, ma è la Cdl a non poter più garantire quell’unità di intenti che aveva generato l’ipotesi della corsa contro Illy in maglia arancione.
«Lo scenario è cambiato – dice il segretario Udc, Angelo Compagnon – e nemmeno sappiamo chi saranno i nostri alleati il 2 dicembre. Per cui è ovvio che si dovrà rivedere tutto, a partire dalla candidatura di Snaidero. L’unica cosa certa è che dobbiamo unire tutte le forze anti-Illy. E Snaidero ci può aiutare, restando alla guida dell’associazione Liberaidea». (Ha collaborato Mirco Mastrorosa)
Sul Gazzettino 21/11/2007
Mentre Forza Italia si mobilita per il nuovo partito con i gazebo nelle piazze, è stato convocato un vertice dei segretari delle forze del Centrodestra
Snaidero verso il no, venerdì l'annuncio
I molti impegni d’affari impediscono una sua candidatura diretta ma non un eventuale appoggio a Tondo
Il tempo passa e mentre il quadro politico nazionale si evolve verso destinazioni ancora da decifrare, con Forza Italia mobilitata con altri gazebo nelle piazze per il varo del nuovo Partito del popolo delle libertà, per venerdì è prevista una riunione dei tre coordinatori regionali che in estate avevano chiesto la disponibilità dell'imprenditore friulano Edi Snaidero a guidare la coalizione contro il candidato di Intesa democratica. All'incontro, parteciperà il diretto interessato per un chiarimento che - secondo i bene informati - dovrebbe essere definitivo e portare ad una rinuncia alla candidatura. E, secondo quanto annunciato, anche la commissaria della Lega Manuela Dal Lago.
I molti impegni alla guida del gruppo di cucine, spingerebbero Edi Snaidero ad un passo indietro, pur ribadendo la disponibilità ad appoggiare il Centrodestra nell'elaborazione del programma elettorale e nel sostenere il candidato che verrà scelto al suo posto.
In prima fila c'è l'onorevole forzista Renzo Tondo, persona che gode della stima dello stesso Snaidero e che intende cimentarsi nella sfida che, nel 2003, gli venne negata dal suo stesso partito e da quelli alleati.
Infat, il non di Tondo al sune plui taront...:-)
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