O ai savût che tai ultins riparts a son stâts di pôc assegnâts de Provincie di Udin chescj contribûts:
Assessorât ae politichis sociâls e pai zovins
al Comun di Maian (tot: 18300 euros) par:
Centri sociâl di Deveà: 2900 euros
Centri sociâl di Cjasesole: 2900 euros
Centri sociâl di Pêrs 2500 euros
Centri sociâl di Farle 2500 euros
Centri sociâl di Sant Salvadôr 2500 euros
Centri sociâl di Trivià 2500 euros
Centri sociâl di Susans 2500 euros
ae Parochie di Ss. Pieri e Pauli (Maian): 2500 euros
e dal assessorât al turisim ae Pro Majano: 9.000 euros.
O torni a dî ce che o ai dit ancje in consei comunâl: grazie a Adriano Piuzzi, assessôr aes Politichis sociâls e pai zovins de Provincie di Udin, par dut ce che al à fat fint cumò pal nestri comun e pes associazions dal nestri teritori.
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10 commenti:
M O Z I O N E
Il Consiglio Comunale di Majano,
• Preso atto, con profondo senso di disagio politico ed istituzionale, dell’esistenza dell’accordo pre-elettorale sottoscritto a suo tempo e poi reso pubblico dalla stampa locale, da Marzio Strassoldo, Presidente della Provincia di Udine, con l’ex vice Sindaco di Udine, Italo Tavoschi, con il quale accordo il Presidente Strassoldo si impegna a “comprare” l‘appoggio elettorale di costui ricambiandolo con un incarico professionale triennale, da remunerarsi con il pagamento di 210.000 €uro prelevabili dai fondi pubblici;
• Ritenuto ingiustificabile ed inaccettabile tale patto del Presidente Strassoldo, che mina l’essenza etica del rapporto fiduciario tra i cittadini, contribuenti ed elettori, e i loro rappresentanti nelle istituzioni democratiche;
• Accertato che tale consapevole comportamento alimenta giustamente i sentimenti di critica e di distacco dei cittadini dalla classe politica, con possibili rischi per la tenuta democratica delle istituzioni rappresentative;
• Constatato che tale patto ha ferito e leso anche l’identità culturale e la sensibilità morale del popolo friulano fondate sui valori dell’onestà, del lavoro, del sacrificio e del rigore morale, valori ampiamente dimostrati nella dura esperienza dell’emigrazione e testimoniati concretamente nella drammatica fase del terremoto e della ricostruzione dopo il 6 maggio 1976;
• Verificato che la Provincia di Udine, istituzionalmente, e anche grazie al fattivo contributo del Consigliere ed Assessore nostro concittadino,aveva sinora mantenuto un fattivo rapporto di sostegno alle iniziative della nostra Amministrazione Comunale, di quelle della Comunità Collinare, ed anche a quelle portate avanti dalle nostre Associazioni locali nei campi sociale, sportivo e culturale;
per quanto sopra espresso e per non delegittimare e vanificare il rapporto istituzionale
c h i e d e
al Presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, di essere coerente con l’ammissione di aver compiuto il sedicente “errore” nello stipulare il patto pre-elettorale e quindi di rassegnare immediatamente le proprie dimissioni dalla carica istituzionale che riveste e di permettere all’Ente Provincia, nell’attesa del nuovo pronunciamento elettorale, di non bloccare e congelare tutte le iniziative in corso e di conseguenza paralizzare anche una parte importante delle attività e dei progetti delle Amministrazioni locali.
Majano, 26 novembre 2007
I Consiglieri all'unanimità
Parce le batitu inmo cun San Pius?
Si tabae des dimisions di Strasolt e de sfiducie che tu di bon gjornalist tu riferisis no lade a bon fin par colpe di AN e dai orlois che fuinzionavin mal.
Ce vuelitu di cun chest post?
Cjape le mozion di Majan:
...istituzionalmente, e anche grazie al fattivo contributo del Consigliere ed Assessore nostro concittadino,aveva sinora mantenuto un fattivo rapporto di sostegno...
al lu di che le giunte provincial e a lavorat? ma chest al e il DOVE di ogni aministador (e di ogni omp), se dopo un di chescj al e nestri citadin, si po spietasi justementri un voli di rivuart ma se e an lavorat e se e an fat el lor dove, ancje ben, al e dome ce che in t'un pais normal ogni omp, ancje e SOREDUT un amistrator public, al a il DOVE di fa.
O ul diti che se cole cheste zonte nissun un fasarà un monument cun t'une targhe di "integerrimi amministatori caduti nell'adempimento del proprio dovere, armati di fulgido e indomito amor di provincia non cedevano sotto i colpi sferzanti del becero nemico giornalismo ma traditi da scellerato patto del loro generale"
Ma in somp ti capis, e je vere, rispiet a ce che sin usats a viodi ator al e just lauda un che al a fat cun impegno el so DOVE.
Ben? Mal?
Che inutil urne eletoral e judicara mior di me e di te.
Sul MV
VENERDÌ, 30 NOVEMBRE 2007
Pagina 2 - Udine
Piuzzi: non ho favorito il mio comune
L’assessore replica a Shaurli sui contributi ai centri di aggregazione
CRISI PROVINCIA 65º GIORNO
Così si allontanano i cittadini dalle istituzioni
«I centri di aggregazione di Maiano ricevono sempre gli stessi contributi dal 2003, fondi che non sono a discrezione della Provincia, ma che rispondono a precise regole dettate dalla regione, che stanzia questi fondi». Così l’assessore alle politiche sociali Adriano Piuzzi, risponde all’attacco del consigliere e segretario provinciale del Partito democratico Cristiano Shaurli che aveva messo in discussione i fondi destinati ai centri di aggregazione di Maiano, paese dove risiede Piuzzi.
Non fa polemiche, l’assessore. Che sottolinea di abitare a Maiano e che tecnicamente argomenta i contributi assegnati. «Negli incontri avuti dal 2002 al 2006 con la consulta regionale – chiarisce Piuzzi –, l’indicazione che ci è stata data era quella di chiedere espressamente ai Comuni, alle associazioni, alle parrocchie di presentare domanda di contributo per ogni centro di loro gestione, che ovviamente rispondesse ai criteri minimi previsti dalla legge regionale». Piuzzi spiega quindi i criteri che sono: realizzare progetti rivolti ad adolescenti e giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni; aprire il centro di aggregazione per almeno sei ore a settimana e aver già svolto, durante il triennio precedente all’anno di riferimento, attività in favore di adolescenti e giovani di età compresa tra i 15 ed 25 anni. «Il Comune di Majano, nello specifico – prosegue Piuzzi –, ha presentato domanda dal 2003 per un numero di sei o sette centri che rispondevano ai criteri minimi summenzionati. Il riparto dei fondi con delibera di giunta dall’anno 2002 all’anno 2007 è stato sempre effettuato nel mese di novembre, in quanto dovevamo attendere l’assegnazione dei fondi da parte della Regione. Per l’anno 2007 abbiamo atteso l’accertamento dei fondi che sono stati trasferiti con un’unica assegnazione da parte della Regione, per questo abbiamo dovuto attendere fino a qualche giorno fa». (a.bu.)
Mandi Christian.
i contributi, lo sai benissimo, sono distributi con criteri politici per risaldare alleanze e interessi. le belle parole delle varie leggi regionali 68/1981, 95/1995 e varie altre che non ricordo (spero di non aver citato male) che sottolineano la valenza culturale delle iniziative e i criteri oggettivi con cui distribuire i soldi ad associazioni enti e altro restano sulla carta morta. è una tristezza ma così funziona. puoi chiedere contributi per attività interessanti e culturalmente innovative ma se politicamente sei nessuno non avrai un centesimo.
la giunta provinciale s'è riunita e ha deliberato sui contributi e su cos'altro? niente, mi pare. perchè la provincia è ferma, cazzo. in tutti i settori tranne che per dare contributi in giro. è il contentino che si dà al popolo. è il modo perchè il popolino dica: piuzzi è stato un buon amministratore perchè c'ha dato soldi, votiamolo ancora.
ora io mi chiedo perchè tu faccia lo stesso gioco.
mi sembri adeguato alle logiche e ai meccanismi imperanti nella nostra politica.
comunque, non prendertela. è solo politica.
saluti
raskolnikoff
[m'è piaciuto il post sant'andree il purcit su la bree]
Giunta azzerata, Strassoldo resta solo
L’addio di Fi, di Caroli e D’Andrea: dimissioni serene, senza colpe e senza rimorso
CRISI PROVINCIA 66º GIORNO
Cargnelutti: siamo stati sempre responsabili E già si pensa alla campagna elettorale 2008
In mattinata il faccia a faccia col presidente che ribadisce: resto e voglio rilanciare la Cdl
di DOMENICO PECILE
Dopo 66 giorni il presidente Strassoldo rimane solo. Ieri, infatti, anche Fi ha annunciato le dimissioni dei propri assessori. Hanno lasciato anche Caroli (Udc) e D’Andrea (Lega) in rotta di collisone coi partiti di appartenenza. Strassoldo però resiste. Non si dimette. E spiana così la strada al commissario.
«Dimissioni serene, senza colpe, senza rimorsi». Dimissioni «sofferte», date anche con «tanta rabbia altrettanta amarezza», punteggiate da qualche vena polemica – per chi se n’è andato anzitempo, dimenticando che sulla Provincia incombeva il richiamo della Corte dei conti e la necessità di chiudere entro il 30 novembre le variazioni di Bilancio – e da molta commozione e qualche lacrima. Gli assessori hanno incontrato successivamente i dipendenti dei rispettivi referati: incontri conviviali, abbracci a ancora qualche lacrima «dopo anni di proficua collaborazione con pesonale di altissimo livello».
«Siamo rimasti per altri 4 giorni – conferma il vice presidente, Paride Cargnelutti – per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e dell’amministrazione», la responsabilità necessaria per «la messa in sicurezza del bilancio e ottemperare ai rilievi della Corte dei Conti in materia di personale, mutui e patto di stabilita». Fi ricorda che l’esperienza del centro destra a palazzo Belgrado è stata positiva e non andrà smarrita.
Fi, e con loro Caroli e D’Andrea, c’ha provato fino alla fine a convincere Strassoldo a fare un passo indietro, a dimettersi sua sponte per evitare il commissariamento, da tutti ritenuto una sciagura che lascerà una scia pesante di danni. Ma non c’è stata altra scelta se non la remissione del mandato. Strassoldo resiste. E addirittura rilancia per una nuova esprienza a palazzo Belgrado con la Cdl. «C’è amarezza - aggiunge il capogruppo Piero Mauro Zanin – ma presentiamo serenamente le dimissioni sperando che la settimana che presumibilmente ci separa dal voto in aula sulla mozione di sfiducia faccia ragionare tutti».
Più polemico l’intervento di Strazzolini secondo è vero che le dimissioni date in quel modo dopo la riunione di giunta dimostra grande senso di responsabilità, ma è anche certo che «la responsabilità per i fatti degli ultimi mesi hanno nomi e cognomi ben precisi che non sono i nostri». Insomma, Forza Italia si dice certe che presto a tardi la verità vera verrò fuori, «perché quello che è accaduto in Provincia probabilmente è stato deciso altrove». Teoria del complotto? No!, assicurano in coro, semplicemente la consapevolezza di troppe coincidenze, di altrettante interferenze politiche quasi che la Provincia fosse diventata merce sacrificale per l’altare dell’election day della prossima primavera.
Per il gruppo forzista è comunque già campagna elettorale. Nessuno diserterà piazza e cittadini. «Non ci dimettiamo da consiglieri e non abbandoniamo il nostro ruolo politico» è la promessa.
Se Shaurli al savess ce che stin par spindi t'un Ospedal....
Sul M.V. del 07.09.05 è apparsa la seguente lettera a firma dell’ex sindaco Floreani il cui
pensiero, alla luce delle recenti polemiche, mi sembra attuale e forse condivisibile.
Nei comuni sono molte le associazioni di volontari che, senza fine di lucro,svolgono meritorie attività a favore delle loro comunità. E’ un esercito di persone che sacrificano tempo libero e famiglie e lo fanno in silenzio senza chiedere nulla. Per fronteggiare le necessità finanziarie, oltre ad autotassarsi, fanno affidamento su privati ed enti. Per venire incontro alle loro esigenze e favorirne la diffusione la Provincia di Udine, su delega della Regione, prevede in bilancio fondi che vengono elargiti sottoforma di contributi. Trattandosi di soldi pubblici sarebbe logico che venissero gestiti con trasparenza e distribuiti con equità dopo avere esaminato le relative pratiche, predisposto una graduatoria e premiato quelle realtà che presentano progetti di alto contenuto sociale. Sembra che non sia così perché non passa giorno senza che sui quotidiani sia citato questo e quel consigliere provinciale che si vanta di avere fatto distribuire contributi con le formule ”su proposta del consigliere….” “grazie all’interessamento del……” oppure “su segnalazione del….”. Molto spesso gli importi assegnati in modo discrezionale sono modesti (non superano 1.000 euro) e, per chi li riceve, sanno di carità piuttosto che di riconoscimento per l’opera svolta. Un autorevole rappresentante del consiglio regionale ha pubblicamente affermato che, in diversi casi, i costi burocratici sostenuti dalla Provincia (delibera, emissione del decreto, registrazione, ecc.) superano gli importi erogati. Ha aggiunto che, spesso, associazioni meritevoli vengono discriminate per il semplice fatto di non essere “amiche” del politico di turno. Evidentemente l’andazzo deve apparire talmente normale che un consigliere provinciale, dopo essersi assicurato visibilità sulla stampa per ogni singolo contributo elargito, ha avuto anche l’improntitudine di riunire i presidenti delle associazioni beneficiate per farsi ringraziare da ciascuno di loro con ulteriore grancassa sul giornale ! Si tratta di pratiche clientelari, finanziamenti a pioggia e spreco di risorse che nell’urna dovrebbero essere puniti. Ho però la sensazione che i contributi si trasformino ancora una volta in una macchina vincente per ottenere voti e che, nell’avvicinarsi di elezioni, aumenti il numero delle elargizioni. Non importa a chi e per che cosa purché creino consenso. Il tutto alla faccia di ideali, etica e questione morale !.
cjatade sul blog di scarabelli
La “repubblica di Salò” anzi di …“palazzo Belgrado”
Autore Arnaldo Scarabelli 1 Dicembre 2007
Segnalo una serie di riparti di contributi deliberati recentemente dalla Giunta provinciale per darvi l’idea del livello dell’attività politico amministrativa del governo Strassoldo.
Li potete consultare cliccando al file: riparti_prov_ud_301107.doc
Anche queste ultime deliberazioni della giunta provinciale stanno a dimostrare lo sfascio istituzionale, per non dire altro, di “palazzo Belgrado” che pare sempre più una “repubblica di Salò”
Lascio a voi ogni ulteriore commento e considerazione.
Tengo a precisare che questo è solo un estratto delle nefandezze strassoldiane. Ne potrete trovare altre consultando il sito ufficiale della provincia – alla sezione “Giunta” e poi “Delibere 2007”.
Pensate che all’Associazione di Astronomia AFAM di Remanzacco, che fa un’attività scientifica di livello internazionale (per non dire universale) ed ha fatto di recente importantissime scoperte nell’affascinante mondo interplanetario dando grande lustro alla ricerca scientifica friulana (e non solo friulana) è stato risposto da Strassoldo che l’attività dell’associazione non è finanziabile perché non è di rilievo culturale, ecc..
viot ce che o ai cjatat sul Gazetin, letaris:
"Il valore della firma di Strassoldo
Non finisce di stupire il professor Marzio Strassoldo che, colto con le mani nel sacco per lo scandaloso patto elettorale sottoscritto con Tavoschi, allora giustificò la mancata assunzione dello stesso in Provincia ad euro 210.000 netti in tre anni con il fatto che non si erano liberati posti da dirigente. All'apertura della seduta del consiglio di venerdì, nell'infantile tentativo di salvarsi poltrona e reputazione, ha ammesso di avere sottoscritto quel patto con insufficiente attenzione ma ha avuto l'arroganza di precisare che si era trattato di accordo al quale mai avrei dato seguito. È davvero incredibile il poco valore che attribuisce alla propria firma!
Penso che il legale di Tavoschi ne abbia preso buona nota e si prepari a vincere la causa intentata avanti il giudice del lavoro! Se si aggiungono i precedenti (dimissioni rassegnate chiedendo perdono a tutti e poi ritirate nel superiore interesse del Friuli), si ottiene un quadro completo sulla personalità di un nobile, già docente universitario, già rettore dell'Università ed ora presidente della Provincia nonché sulla sua coerenza, credibilità, etica e moralità.
Si dice che siano gli stupidi che non cambiano mai idea ma allora quelli che la cambiano spesso ed a poca distanza di tempo sono da considerare intelligenti?
Il virus Strassoldo ha attecchito anche fra assessori e consiglieri visto che, prima sottoscrivono una mozione di sfiducia ma, quando è il momento di votarla, se ne pentono.
Intelligenti anche loro oppure semplicemente attaccati alle sedie? Se, purtroppo, non fosse un fatto vero sarebbe un ottimo spot per la trasmissione televisiva scherzi a parte. Mi permetto di consigliare a coloro che, indignati, hanno contestato in aula una simile farsa di non presenziare alla prossima riunione del consiglio affinché i protagonisti , ignorati e isolati, si rendano conto della distanza che corre tra i loro comportamenti ed il popolo friulano del quale, troppo spesso e a sproposito, pretendono di rappresentare le qualità. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni!
Fausto Floreani
Majano
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