Farcadice, il documentari di Luca Peresson di Farle e Carlo Della Vedova su la emigrazion furlane in Belgjiche (in particolâr tes minis a tirâ fûr cjarbon) al à vinçût il prin premi al Concors di Cordenons.
Complimentons ai doi regjiscj!!! Savint ce che us è tocjât o soi propit content di chest ricognossiment, pardabon meretât!!! Un documentari di viodi: fracait achì par lei une recension.
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Gazzettino
Domenica, 17 Settembre 2006
CORDENONS -Soltanto io sono rimasto ...
CORDENONS -Soltanto io sono rimasto qui, io che ho sempre avuto pane e latte in abbondanza e salsicce da vendere, io che ho lasciato i miei giorni - tutti da rimpiangere - tra i Curìei e i Sedùs tra la Senta e i Ciaràndis. Inizia così la lirica Ricordo che Renato Appi scrisse in friulano e che custodisce, nella forma e nei contenuti, i sentimenti e gli affetti dell'autore nei confronti di un tempo passato ormai lontano, fatto di oggetti, persone e tradizioni della sua terra, il Friuli. E come il drammaturgo e scrittore cordenonese, scomparso nel 1991, così hanno tentato di fare anche i ventiquattro partecipanti alla quarta edizione del premio biennale a lui dedicato che quest'anno, dopo le passate edizioni con prosa, teatro e poesia, ha avuto come tema la settima arte. Una manifestazione che quest'anno si è trasformata un un vero e proprio festival cinematografico dedicato alla storia, alla lingua e alla cultura del Friuli e di cui l'artista fu un insigne rappresentante attraverso le sue opere poetiche, i testi teatrali, la prosa e la breve esperienza con il cinema. Un ex aequo per il primo premio che è andato alle pellicole Nfcent - Videosclesis dal Fril (Novecento - Videoschegge dal Friuli) di Dorino Minigutti e a Farcadice - Diari di Viaç: Charleroi, Belgjiche (Farcadice - Diario di viaggio: Charleroi, Belgio) di Carlo Della Vedova e Luca Peresson. A loro i complimenti della giuria, presieduta dalla moglie dell'artista Elvia Appi , e composta dal regista Ferdinando Vicentini Orgnani, dal docente universitario Marco Rossitti, dal direttore della Mostre dal Cine Furlan di Udine, Fabio Rosso e dal produttore Paolo Vidali.
Udinese originario di Pozzuolo del Friuli, Minigutti ha saputo proporre un modo nuovo e originale di rievocare la storia e valorizzarne i documenti filmati - ha spiegato la giuria - in dieci brevi racconti contraddistinti da un'interazione perfetta tra scrittura narrativa e montaggio cinematografico. E udinesi sono pure Della Vedova e Peresson premiati per il senso di partecipazione e l'originalità di linguaggio con cui hanno voluto ricordare, attraverso una serie di toccanti testimonianze - nel cinquantenario della tragedia di Marcinelle - un capitolo della storia recente tanto famoso quanto poco realmente conosciuto.
Terzo posto a Sul troi par Lucau (Sul sentiero per Maria Luggau), dell'udinese di Gemona Lauro Pittini, per aver documentato - attraverso un linguaggio classico e una narrazione efficace - un'antica e resistente tradizione che testimonia come i confini possano essere luoghi di unione anziché di separazione tra le comunità.Tre anche le menzioni speciali che sono andate rispettivamente alle pellicole L'amôr une volte (L'amore una volta) di Luigi Stefanutti per la regia di Michele Federico, L'edera e il maggiociondolo. Storia di patrioti tra i monti del Friuli di Paolo Dalmati e Lintver di Piero Tomaselli.
Stefania Del Zotto
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