Vuê sul gjornâl al è un interessant articul li che Giovanna Iesse, candidade Pdl pal Senât, e rispuint a la sô ex-liste La Nuova Maiano che i domande di dimetisi parcè che e à tradît il lôr dissen politic che le veve viodude impegnate tal 2006 poiant a Maian il candidât sindic di centriçampe.
Lait a lei il prin coment... In sostance ur rispuint che se ancje un grup di plui personis i domande di lâ a cjase dopo il "salt dal fossâl", la lôr domande no je unanime (ocjo: parcè che a mancji la firmis di 2 di lôr... adiriture!) e duncje jê no si dimet parcè che nol interesse ce che lôr a disin... il grup nol conte se i doi referents politics no son dacuardi.
Al mancjave dome che ur disès cussì...
Fevelìn di autonomie pluio mancul diferenziade
-
In Italie si torne a fevelâ di autonomie. Magari par dâi cuintri, ma si
torne a discuti. La Lega cu la propueste di leç su la autonomie
diferenziade e torn...
6 giorni fa
10 commenti:
SUL MV
GIOVEDÌ, 20 MARZO 2008
Pagina 16 - Udine
Parte del gruppo chiede alla Iesse di dimettersi
MAJANO. Ex candidati della lista "La Nuova Majano" chiedono le dimissioni della loro capogruppo, la consigliera comunale Giovanna Iesse, candidatasi al Senato per il Pdl. «Rispettiamo le tue nuove scelte politiche - le hanno scritto - ma ti invitiamo a essere coerente rassegnando le dimissioni da consigliere comunale per lasciare posto al primo dei non eletti. Rispetta la volontà degli elettori che hanno optato per il centrosinistra e coi quali non sei più in sintonia. E' ridicolo che ti dichiari all'opposizione del centrodestra che amministra Majano per poi, fuori dal consiglio, fare l'attivista per quello schieramento. Se non ti dimetterai rappresenterai solo te stessa». La Nuova Majano le ha ricordato che «alle amministrative 2006 ci presentammo insieme collegando la nostra lista al candidato sindaco Molinaro di centrosinistra. Ti designammo capolista e grazie a noi fosti eletta. Sostenemmo la tua candidatura a consigliera provinciale nella lista della Margherita che appoggiava il candidato presidente Tonutti: nonostante fossimo una compagine di centro era chiaro che avevamo fatto una precisa scelta. Tu, senza indire un incontro cogli ex candidati, a novembre annunciasti al consiglio comunale l'uscita dal gruppo di Intesa per Majano con la scusa che non avevi aderito al neonato Pd».
La Iesse risponde: «Prendo atto della richiesta sottoscritta da una parte del mio gruppo appartenente alla lista civica La Nuova Majano. In linea di massima posso anche comprenderla, ma vanno sottolineate almeno due cose: la prima riguarda l'adesione dei vari componenti la lista alla suddetta richiesta che non è unanime e che non contempla, cosa di non poco rilievo, i due esponenti politici della stessa (Serafini e Roia); la seconda riguarda la totale assenza di partecipazione dei firmatari alla mia attività consiliare. Mi riservo quindi di prendere tutto il tempo necessario al fine di riflettere sulla richiesta e decidere in merito».(r.s.)
Rispuindint a La Nuova Majano, al mancjave dome che Giovanna Iesse ur disès cussì
Il PDL, il partito nato sul predellino di una macchina,
a dite dai siei detrators ma ancje di chi che e crodevin in t'une ventade di novitat,
al veve di sedi el partit che al lassave, tes intenzions, el vecjo sisteme di segreterie,
la muart de nomenklature e il torna tra le int.
I circui de brambille, (a proposite ce fin aie fat, ise cun liberidee??)
Berlusconi in pins sule puarte de machine (che se al smonte no lu viot nissun...)
e dute cheste retoriche dal stracaz.
Cemut che e an fat lis listis lu vin viodut no?
Le ondade di novitat cuale ise il spazi a pottino e gabana??
El viergi le puarte ai varis slatefossai come le jesse le battelino ??
El sustasi par Diego Bolp o el maridasi cul B.d.C?
Daipo daipo?
Che Moretti (no chel de bire) al vedi rote une tace (no di bire) parche dute le ostarie si volti a pueste?
E chest ce jentrial cul post tu mi disaras?
Nuie, o pensavi dome ae senatrice, che si e adatade subite a chest neo moviment che al cir "el consens dal popul",
che al sta "fra le int" e lu a dimostrat afermant che "chei quatri gjats che j an dade le poie no contin e no valin nuje (già ur a ridut in muse parceche e an puartat pocs votos a une liste che e a fat je) l'impuartant al e che chei che e aun un cualsisedi rul politic no vedin firmat".
E je rivade di poc ma e a imparat di corse ! ! !
p.s.
ma TU, sinceramentri, ti cjatitu ben cun cheste int?
JO no.
Se cheste e je le ande,
che al sedi rivât il moment
di tirâmi in bande?
cjo: o ai ancje fat la rime!
a cost di restant
dome cule mudande?
cjo: ti ai finit le poesie!
Ho inviato al giornale la seguente lettera nella speranza che venga pubblicata perchè non è corretto che la Jesse si serva del giornale per imbrogliare lettori ed elettori
Faccio riferimento all’articolo del 20 marzo “Majano, parte del gruppo chiede alla Jesse di dimettersi” per precisare che non ne condivido il titolo perché non rispecchia la realtà. Infatti degli ex candidati della lista La Nuova Majano, esclusivi Tomasi che lavora in Africa e Matrone che si è trasferito a Brescia, solamente tre (Monaco, Roja e Serafini) non hanno sottoscritto la richiesta di dimissioni e, per giunta, con motivazioni diverse. Quindi è la stragrande maggioranza (76,92%) che la invita a dimettersi e non una parte del gruppo. Appaiono pertanto singolari le dichiarazioni della stessa che attribuiscono alle posizioni di Roja e Serafini un valore politico mentre tutti gli altri non conterebbero nulla. Ciò rappresenta l’essenza della strana concezione di democrazia che la Jesse ha sempre professato e praticato. Inoltre, per sfiduciarla, i sostenitori non hanno avuto bisogno di assistere alle sue attività consiliari in quanto le sue dichiarazioni, il cambio di casacca, la partecipazione alle iniziative pubbliche di Forza Italia e la candidatura al Senato per il centro destra (mai concordate con il gruppo e riportate dalla stampa) non si prestavano né si prestano ad interpretazioni di sorta. Tuttavia prendo atto che, mentre al ricevimento della lettera ha reagito seccata con un inequivocabile “non mi dimetto e passo al gruppo di Forza Italia anche in consiglio”, ora si riserva di riflettere e decidere. Non credo che si dimetta.In ogni caso, visti i numeri nel consiglio comunale di Majano, un consigliere in più o in meno di maggioranza o di opposizione non sposterebbe proprio niente. Però farebbe chiarezza nella già travagliata situazione politico amministrativa del Comune.
Per Christian
Ho letto il dibattito che si è aperto sul tuo blog nei due post che hai dedicato alla vicenda della candidatura della Iesse.
Condivido le considerazioni che sono state espresse da quanti sono intervenuti e personalmente apprezzo le tue recenti coraggiose prese di posizione.
Ritengo comunque che il gruppo Intesa per Majano abbia espresso, senza fraintendimenti, le sue considerazioni in merito; per quanto mi riguarda faccio anche riferimento alla lettera che avevo inviato alla Iesse il 12 novembre scorso.
E se no varin l’ocasion di viodisi, Buine Pasche.
Mandi Lieto
Buine Pasche ancje a ti e grazie pal intervent.
SUL MV
SABATO, 22 MARZO 2008
Pagina 20 - Udine
MAJANO
Dimissioni chieste a grande maggioranza
Faccio riferimento all’articolo del 20 marzo (“Majano, parte del gruppo chiede alla Jesse di dimettersi”) per precisare che non ne condivido il titolo perché non rispecchia la realtà. Infatti, degli ex candidati della lista La nuova Majano - esclusi Tomasi che lavora in Africa e Matrone che si è trasferito a Brescia - solamente tre (Monaco, Roja e Serafini) non hanno sottoscritto la richiesta di dimissioni e, fra l’altro, con motivazioni contrapposte. Quindi è la stragrande maggioranza (76,92%) che le chiede di dimettersi. Appaiono pertanto singolari le dichiarazioni della signora Jesse che attribuiscono alle sole posizioni di Roja e Serafini un valore politico, mentre tutti gli altri non conterebbero nulla. Ciò rappresenta l’essenza della strana concezione di democrazia che la signora Jesse ha sempre professato e praticato. Inoltre, per sfiduciarla, i sostenitori non hanno avuto bisogno di assistere alle sue attività consiliari, in quanto le sue dichiarazioni, il cambio di casacca, la partecipazione alle iniziative pubbliche di Forza Italia e la candidatura al Senato per il centro-destra (mai concordate con gli stessi e riportate dalla stampa) non si prestavano né si prestano a interpretazioni di sorta. Tuttavia, mentre al ricevimento della lettera ha reagito seccata con un inequivocabile «non mi dimetto e passo al gruppo di Forza Italia anche in consiglio», prendo atto che ora si riserva di riflettere e decidere. In ogni caso, visti i numeri del consiglio comunale di Majano, un consigliere in più o in meno di maggioranza o di opposizione non sposterebbe proprio niente, però farebbe chiarezza nella già travagliata situazione politico-amministrativa del Comune.
Marco Bello
ex candidato della lista
La nuova Majano
A proposito della Jesse e dell'articolo del 20 marzo, quale altro ex candidato della lista La Nuova Majano, approfitto dell'ospitalità per rendere nota una lettera che il Messaggero Veneto, forse perchè ricalca le tesi dell'amico Bello, non ha pubblicato.
Il titolo dell’articolo “Majano, parte del gruppo chiede alla Jesse di dimettersi” pubblicato il 20 marzo è fuorviante perché di tutti gli ex candidati reperibili della lista La Nuova Majano solamente tre non hanno sottoscritto la richiesta di dimissioni indirizzata alla consigliera Giovanna Jesse e per conoscenza al sindaco di Majano. Si tratta quindi della stragrande maggioranza e non di “parte del gruppo” che sottintende ”pochi”. Altrettanto fuorvianti e stravaganti sono le dichiarazioni dell’interessata che vorrebbe fare intendere che solo due che non hanno firmato avrebbero valenza politica mentre tutti gli altri sarebbero degli incompetenti. Va precisato che gli amici Roja e Serafini furono fra i primi ad invitarla a dimettersi e che non hanno sottoscritto la lettera unicamente perché speravano fino all’ultimo nelle sue spontanee e doverose dimissioni. Appare poi risibile il fatto che rinfacci ai firmatari di non averla seguita nell’ attività consiliare in quanto la sua sorprendente decisione di cambiare schieramento (avvenuta si badi bene senza consultare nessuno !!) è stata riportata più volte e con grande risalto dal Vostro giornale. Non c’era quindi alcun bisogno di andarla sentire in consiglio comunale. Non contesto la sua nuova collocazione politica anche se non la condivido ma trovo assurdo che, essendo stata sfiduciata, accampi simili scuse per non dimettersi! E’ anche corretto che i lettori sappiano che noi de La Nuova Majano probabilmente siamo stati degli ingenui a fidarci della signora Jesse ma non siamo e non saremo mai dei voltagabbana. Adesso che la nostra iniziativa è stata resa pubblica mi sento liberato da un peso sullo stomaco perché, cercando a suo tempo di evitare scontri al nostro interno, in qualche modo mi ero reso corresponsabile della sua imprevedibile condotta.
Posta un commento