Come ogni an, cu la fin di Lui al tache il Festival di Maian.
La Pro Loco di Maian e à lavorât une vore ancje chest an e chi podês lei dut il program 2009.
E sul gjornâl di vuê si pues lei ancje une letare che o cjatais ancje tai coments.
Fevelìn di autonomie pluio mancul diferenziade
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In Italie si torne a fevelâ di autonomie. Magari par dâi cuintri, ma si
torne a discuti. La Lega cu la propueste di leç su la autonomie
diferenziade e torn...
6 giorni fa
1 commento:
sul MV di vuê, 23.07.2009
MAJANO
Il Festival conserva la sua originalità
È puntualmente arrivato nelle nostre case il fascicolo della Pro Majano che illustra il programma della 49ª edizione del Festival che si aprirà sabato 25 luglio. Con altrettanta puntualità sono piovute le critiche di quei maianesi sempre pronti a emettere perentori giudizi quali «hanno stancato», «non c’è mai niente di nuovo», «macché Festival è una sagra», «lo fanno solamente per i loro interessi» e via dicendo. Obiettivamente appare difficile se non impossibile riuscire a cambiare pelle a una manifestazione che il prossimo anno toccherà il prestigioso traguardo del mezzo secolo. Tuttavia le stesse obiezioni potrebbero essere sollevate per altre collaudate iniziative che si svolgono nei comuni vicini come, a esempio, la centenaria corsa degli asini di Fagagna, la festa di Sant’Ermacora di Buja oppure la festa del prosciutto di San Daniele. Ovviamente tutto è migliorabile e chi fa sbaglia, ma, a ben guardare e pur nel contesto del tradizionale contenitore, ogni anno ci sono nuove e interessanti proposte che portano a Majano circa 150.000 visitatori. Evidentemente, a dispetto dell’età e nonostante sia aumentata l’offerta di concorrenziali e contestuali manifestazioni nella zona collinare, il Festival conserva una sua originalità. Mi permetto di ricordare che le attività della Pro Majano, che non si esauriscono con il Festival, sono finalizzate esclusivamente al progresso sociale ed economico della Comunità come previsto dallo statuto. Ed è con questo spirito che il presidente e un centinaio di suoi collaboratori prestano gratuitamente la loro opera sacrificando ferie, tempo libero e non solo. Quando le cose vanno bene l’impegno di un anno è premiato con la cena sociale mentre, allorché i conti non sono tornati a causa del cattivo tempo o di imprevisti, non hanno indugiato ad andare in banca a sottoscrivere un mutuo apponendo la propria firma per garanzia! Reputo quindi ingenerose le pur legittime critiche e invito gli interessati ad avanzarle partecipando alle annuali assemblee dell’associazione dove ognuno è libero di dire ciò che pensa e di illustrare concrete soluzioni alternative. Riflettano inoltre su chi si ricorderebbe dell’esistenza di Maiano se non ci fosse il Festival. Siamone tutti orgogliosi e non autolesionisti! È accertato che chi viene da fuori è impropriamente portato ad attribuire gli innegabili successi all’amministrazione comunale, ma pare che il sindaco Zonta non se ne sia ancora reso conto. Infatti, nel saluto alla cittadinanza pubblicato su Majano Nuova, non ha trovato di meglio che ringraziare i dirigenti della Pro Majano definendoli “inquieti”. Che caduta di stile signor sindaco!
Fausto Floreani
Majano
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