25 settembre 2008

Ancje jo te Puccifamee dai Pucciamîs

Piçule parentesi di lezerece cuntun ringraziament al sît dai Corona's che mi à fat jentrâ te simpatiche famee dai Pucciamîs: ve chi il Puccichris77, ven a stâi la version dissegnade dal sotscrit. O ai preseât une vore i ocjaluts e i murseluts ros!
Un grazie al Dree, al Loma e al 30Marlboro.

6 commenti:

thermonuke ha detto...

commovent!

Scovacis ha detto...

Thermo, Chris al mi à domandât se al jere lui chel lì... No i samee? ;-)

furio la furia ha detto...

nessun commento sulla lettera del floreani di oggi?

thermonuke ha detto...

Cheste?


Giovedì, 25.09.2008
Pagina 23 - MAJANO

Tutti quei soldi per i resti dell'ospedale

Diverse le reazioni dei majanesi alle notizie riportate dalla stampa sulla decisione dell'Amministrazione di investire circa 5 milioni e mezzo di euro per il recupero dei resti dell'Ospedale San Giovanni a San Tomaso. C'è chi ne è entusiasta perché, fra l'altro, vede il mezzo per rivalutare l'immagine Majano e chi ritiene si tratti di un'avventura finanziaria. Sono fra questi perché, a fronte di una spesa prevista di 3 milioni e mezzo di euro che dovrebbero essere sborsati dalla Regione (1 milione già deliberato), saranno a carico del Comune altri 2 milioni circa per interessi rateizzati in venti anni. Significa che, ogni anno e per i prossimi 20 anni (probabilmente molti di più), in bilancio si aggiungerà il costo di circa 100.000 euro che rappresenta la metà di quanto attualmente l'Amministrazione può disporre per interventi al di fuori delle spese correnti. Senza considerare che, dopo questa operazione, sarebbe tecnicamente difficile ottenere nuovi mutui e che, già dal 2009, ci saranno meno entrate per i Comuni. Coloro che ambiscono a succedere nella guida di Majano sappiano che saranno pesantemente condizionati e non potranno fare quasi nulla. È stato scritto che ben altre sarebbero le priorità (condivido)! Ho inviato due lettere all'assessore Garzitto facendo presente le perplessità e suggerendo di sentire il parere dei cittadini con il ricorso al referendum previsto dallo statuto comunale, la cui spesa sarebbe giustificata. Sempre sull'ipotesi referendum ho incontrato il vicesindaco Ciani, che è parso condividere in parte le mie obiezioni, ma si è detto preoccupato per un eventuale esito negativo che, secondo lui, causerebbe la perdita del milione già stanziato dalla Regione in quanto non trasferibile ad altre opere pubbliche. Gli ho spiegato che si tratta di una preoccupazione relativa perché, come avvenuto per altri comuni, il problema sarebbe risolvibile. Ho inoltre sottolineato che il chiamare gli elettori a pronunciarsi costituirebbe un segnale di vera democrazia che accenderebbe il loro interesse. Se la maggioranza è tanto sicura che la spesa di 5 milioni e mezzo di euro sia utile al paese più di altri interventi lo spieghi ai cittadini e si affidi con fiducia al loro giudizio attraverso il referendum. Se, invece, hanno paura del loro responso allora... Però dovrebbero precisare in quali circostanze intendono ricorrere al referendum se non per un progetto da quasi 11 miliardi di lire che è il più elevato del dopoguerra! In alternativa potrebbero deliberare la donazione del sito di San Tomaso alla Regione che, se corrisponde al vero quanto sostengono gli ottimisti, stravede per quei resti e, quindi, non dovrebbe avere remore ad accettare. Presumibilmente l'intervento avrebbe tempi più brevi e senza costare un euro al Comune oltre a quanto già speso per l'acquisto del terreno. Conoscendo la tendenza a considerarsi infallibili di chi governa Majano, sono purtroppo sicuro che non ci saranno né referendum né donazione, ma la minoranza di Intesa per Majano che dice? La voce dell'opposizione su questa e altre questioni è apparsa talmente debole e di routine che qualcuno ha suggerito l'idea di interessare la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?"
Fausto Floreani
Majano



La condivit al 100%.

Venusia ha detto...

ahahahahahahah! tu sês propit tu!
Dì, ma Dree! E la Puccininine?!?! =)

p.v. ha detto...

ma seiso ducj sans a majan
che o butais vie i bes cussì?
no saresiel mior spindi ducj chei beis pai malas di vuè?
che dio us conservi in salut a lunc
parceche cuanche e rivarà le privatisasion dai ospedai publics e saran dolors par ducj.
maman e staimi ben