15 maggio 2007

I Langobarts a Sant Salvadôr

A Sant Salvadôr, sot de gleseute di Sant Silvestri, e je une necropoli langobarde: un cimitieri (tal dissen, un vuerîr langobart: un di chei che a podaressis jessi stâts sapulîts a Sant Salvadôr).
Al è un dai sîts plui impuartants de regjon e se o lais al museu di Cividât, li o cjatais une vore di materiâl (ancje preziôs) che al è stât cjatât propit a Sant Salvadôr.
Jo o speri che a nissun i vegni tal cjâf di domandâ che i reperts a tornin a jessi puartâts in Comun di Maian: a Cividât a son plui sigûrs.

Se o passais propit denant de gleseute, di front dal cjistiel, o cjatais une tabele che e fevele propit de necrepoli che e je juste sot dal paviment.
Vinars aes 18.30 li de fieste des cjariesiis (almancul si clamave cussì une volte) al vignarà presentât il lavôr di doi zovins dal Malignani che a àn vinçût un premi pai rilêfs che a àn fat achì.
Tal prin coment us met l'articul dal Gazzettino.

4 commenti:

Christian Romanini ha detto...

Gazzettino
Domenica, 13 Maggio 2007

MAJANO Gli allievi del Malignani vincono un concorso nazionale con uno studio sul sito
Sito longobardo da recuperare
Majano

(im)Un progetto scolastico mirato a fornire spunti e proposte per un possibile recupero architettonico di un sito Longobardo che si trova a San Salvatore, la frazione di Majano, e che è valso il primo premio al Concorso Nazionale per gli Istituti d'Istruzione Secondaria, promosso dalla Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia e dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Il progetto in questione che riguarda una "casa fortezza su sito longobardo " è denominato: "Il Sito Longobardo di San Salvatore - Rilievi e proposte di sviluppo e recupero architettonico". Lo hanno svolto le classi quinte edili A e B dell'Istituto Tecnico Arturo Malignani di Udine, su idea del docente di topografia, Pierangelo Cragnolini. Una trentina di ragazzi e cinque professori per uno studio avviato nell'anno scolastico 2005/2006, e che ha comportato una serie di rilievi topografici, fotogrammetrici ed architettonici, nonchè proposte architettoniche di riutilizzo. Quanto di meglio non avrebbe potuto aspettarsi l'Amministrazione Civica di Maiano, in vista del possibile recupero del sito. Anche per questo, in accordo con i docenti del Malignani ha deciso di rendere pubblici i risultati dello studio in un incontro che si svolgerà venerdi prossimo, 18 maggio, alle 18,30 nell'area festeggiamenti di San Salvatore. Lo studio che salirà sugli altari delle cronache per il lusinghiero risultato al concorso nazionale, comprende i rilievi fotogrammetrici e topografici del rudere, accompagnati da proposte di sviluppo e recupero in chiave architettonica della "Casa Forte", gravemente danneggiata dal terremoto del 1976. Il professor, Andrea D'Antoni, che ha condotto quest'ultima fase parla di studio a valenza professionale anche per le Belle Arti. "Le nostre rimangono delle idee - afferma D'Antoni - ma ciò che ci preme è lanciare un sasso per nuove sinergie fra scuola ed enti pubblici". Per parte sua l'assessore Garzitto parla della necessità di mettere in sicurezza le mura rimaste di un sito che nel corso dei secoli è stato più volte riutilizzato.

thermonuke ha detto...

Eh se no ti visavi jo...(post toponimos)

carcarlo pravettoni ha detto...

I reperti sono stati rinvenuti al tempo con la forza delle braccia della gente di San Salvatore che con l' ausilio di una ferrata di carrelli ha sbancato un' intera collina (a pale e picon) e secondo me è giusto che se fra un po' avranno una giusta collocazione (magari nel castello che sarebbe ora di restaurare) dovranno essere riportati lì dove furono ritrovati e cioè a San Salvatore. O magari a San Tomaso nel sito dell' Ospedale Longobardo?

thermonuke ha detto...

Al e viert el refernedum, isal plui sant San Salvador o San Tomas?