11 marzo 2008

Il salt dal scriç

Cjalant lis listis presentadis pe regjon e pal parlament, mi è vignût iniment "IL FRIULI", dulà che o ai let un editoriâl di Amstrong.
Us met achì juste une cerce...

"Cul svicinâsi de Primevere, come piçui cjaps di uciei migratoris che si dan dongje parcè che la date des elezions si svicine simpri di plui, a tornin i candidâts "peones". Si clame "peone" cui che par motîfs di vanitât esagjerade o tindincis masochistichis al met la sô candidature intune formazion politiche a câs cence la minime pussibilitât di jessi elet, ma al coltive chest sium in segret..."

Voaltris vêso vude la stesse sensazion?....

35 commenti:

  1. mmmmh: el salt dal scriç, al sares une vore pliu insignificant de cuaie cuindi just?

    mi sa che chi prin di taca e ul une cjancionute introdutive tant par rompi el glaç no?

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  2. mmm, mi sa che i "ucieluts" che a svolin tal cîl eletorâl di Maian a son plui di un...
    viodìn cui che ju cjate ducj...
    però la colone sonore di thermo e cole propit come un guant...

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  3. alore tocjares ve sot man les listes no?

    Pe provincie e saran Vinars 14.

    Pe regjon e son.

    Pal parlament no cjati.

    chi pe

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  4. beh
    ancje se no tu cjatis, o pensi che aromai e sedi notizie zaromai cognossude che o vin une candidade pal Senât...

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  5. l'ex compagna Giovanna Jesse!

    ben e podeis dome jessi contents che ves slargjade le majorance, and vevis propite bisugne ahahaha

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  6. A mi plui che el salt dal scric, vue mi a fat ridi cheste robe che o aj cjatat sul gazetin:
    Se l'altolà arriva dal vigile di cartone - Sagome posizionate lungo la strada di Fraelacco,serviranno a dissuadere dall’alta velocità

    Tricesimo . A spaventare gli automobilisti indisciplinati.... da oggi a Tricesimo non ci saranno solo i vigili urbani in carne e ossa ma anche quelli fatti di cartone, legno e plastica. Sabato scorso, infatti....il Municipio ha posizionato sulla strada due sagome a grandezza d'uomo che riproducono un poliziotto comunale....


    e oltre a pensa a certis candidatures, o ai pensat che podaress sedi un idee di puarta ancje in consei par gjesti rimapsç, frazionaments, defezions, tradiments, gjetons di presince.
    Taca a meti un grup di carton, un asesor in compensat, une opositrice in plastiche e vie indenant?

    Un idee no?

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  7. beh... e podarès jessi une idee...
    Ma chescj àno di fâ ancje lôr un grup par lôr cont? ehehehe

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  8. Ohhhh o ai finit di lei i nomps des listes Regjonal:

    1. nol e il lof trist, sperin che al sedi amancut in provincie.....

    2. Patrizia Castenetto a PN x cittadini x presidente o crot che e sedi une omonime. Confermitu mestri?

    3. Tai pais dongje o viot Alessandra Battellino cul PDL, ma no erie cun DiPietro?

    Di Majan o ai cjatat alc (3feminis?) ma o ai di ciri inmo un dos robutes su internet par no di improperis......

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  9. 1) Pe provincie mi somee che al cori Adriano Piuzzi. Ma al cor ancje Fornasiero, il segretari di zone pe Lega Nord; Elisa De Sabbata, la fie di Luigino, pal Pd e dopo o spieti di lei lis listis parcè che forsit al è inmò alc

    2) Forsit e je omonimie, ma no sai...

    3) La Battellino e jere cun Di Pietro, (Italia dei Valori? ma cumò e à fat il saltut).

    In efiets a son diviersis feminis di Maian impegnadis ta chestis elezions, ma prin di comentâ o preferìs viodi se lis vôs che a zirin a son confermadis

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  10. E cuant che o viodarai dutis lis listis, o fasarai ancje un post dedicât a lis indicazion di votazion! Pal moment spietìn fintramai chest fin di setemane...

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  11. Un ucielut mi à dit che e zire une cierte letare par Maian, li che cualchidun al è incazât cun cualchidun altre par un ciert salt...

    o cirarai plui informazions e pal moment mi limiti a cjalâmi ator...

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  12. o ai ancje fat une verifiche Patrizia Castenetto candidade a Pn e je une omonime di Patrizia Castenetto di Cjasesole. Duncje il discors si siere ca e us confermi che la informazion e je vere.

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  13. Alore fate le verifiche, di Majan in ordin rigorosamentri alfabetic:

    D'Antoni Barbara Autonomie pe nestre Tiere - Valeria Grillo

    Plos Margherita Autonomie pe nestre Tiere - Valeria Grillo

    Mariella Unfer - Leghe Nord

    Ce aio vint?

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  14. Mandi thermo,
    tu varessis vint une candidature pal Senât tal pdl, ma tu sês rivât tart... mi àn dit che si pues dome une par paîs e duncje nuie... e sarà pe prossime volte...

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  15. Ustie, Margherita Plos che e cor cu la liste di Valeria Grillo e Marzio Strassoldo... ma ise la stesse Margherita Plos che a Novembar dal 2007 e criticave la crisi in consei provinciâl?...

    MV 27/11/2007
    Destra e Azione sociale: spettacolo inguardabile



    «Tanto tuonò che..... non piovve! Le minacce del sen. Collino di provvedimenti gravi nei confronti di chi non ha votato la sfiducia a Strassoldo hanno prodotto solo le dimissioni degli assessori di An: peccato che le stesse saranno effettive solo quando verranno accettate e solo da allora cesseranno i compensi per gli assessori!!!» Lo dichiara Valerio Toneatto, coordinatore de La Destra di Storace. Che aggiunge: «Comunque a oggi nessuno ha spiegato perchè An è scappata dal consiglio di venerdì senza votare la sfiducia. Si apprende peraltro che An promette di votare la sfiducia al prossimo consiglio: vista la uguale promessa della settimana scorsa qualche dubbio è legittimo e per scioglierlo bisognerà aspettare ancora chissa quanto!! Se An vuole davvero mandare a casa Strassoldo subito è sufficiente che i suoi consiglieri diano le dimissioni dal Consiglio ed il senatore Collino potrebbe spendere una parola in tal senso per recuperare l’onore del suo partito». Il problema – insiste Toneatto – è che le indicazioni del senatore non sono servite venerdì: figuriamoci se un ordine di dimissioni verrebbe eseguito. Meglio allora far finta di niente ed evitare altre brutte figure. Lo abbiamo già detto piu' volte e qui lo ripetiamo: essere di destra è qualcosa di diverso da quello che abbiamo visto fare da An in questi giorni! E sulla vicenda interviene anche Margherita Plos, referente provinciale di Azione Sociale con Alessandra Mussolini, che parlando del Consiglio del 23 dichiara che «lo spettacolo non è stato esilarante, è stato tragi-comico. Tra atteggiamenti di sovrumana indifferenza e inevitabile indignazione i consiglieri, per quasi dieci ore, si sono scambiati commenti sugli operati e misfatti di uno e l’altro schieramento, per poi non raggiungere nessun obiettivo. Nove sospensioni e una quindicina di interventi per raggiungere uno scopo solo: rimandare una decisione! Non entro nel merito se una o l'altra decisone possa essere quella giusta o quella sbagliata – aggiunge –, la vicenda è così complessa e piena di sfaccettature, che mi sentirei presuntuosa ad esprimere una mia opinione in merito, mi chiedo solo a cosa sono servite quelle nove ore di "chiacchiere" ai cittadini che si aspettano da chi li governa solo che lavorino per risolvere le problematiche che quotidianamente, la gente deve affrontare»?

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  16. achì mi pâr che no sedi omonimie...

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  17. Vuelitu di cheste?.

    Mi domandi dome une robe, al e une setemane che mi busine el pinsir...

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  18. Per quanto ne so l'appellativo "peones" fa riferimento ai diseredati contadini messicani che non contano nulla. Proprio come i candidati di casa nostra ! Tuttavia in Messico, come nella politica italiana, talvolta questi poveracci hanno provato a ribellarsi e da qui le varie " rivolta dei peones". Se eletti, i nostri peones sapranno ribellarsi allo strapotere dei partiti ? Formulo comunque i miei migliori auguri di successo a tutti loro indipendentemente dal colore politico. Quando si tratta di cittadini disposti a sacrificarsi per tenere alto il prestigio di Majano è giusto fare squadra e sostenerli "bipatizan".

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  19. Errata corrige. Leggere "bipartisan" ed in senso ironico.

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  20. Simpri in mert a la famose letare che al somee che e ziri par Maian, mi è vignût iniments un coment scrit propit ta chest blog e che, daûr di indiscrezions, al è une vore simil al contignût de letare...

    VELU CA...

    Cui sa ce che al disarès cumò il rompiscatole, se za in chê volte si jere tant inrabiât pal articul di gjornâl...

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  21. E par che nol sparissi, us met achì la riscrizion di ce che al à dit il rompiscatole il Prin di Dicembar a proposit dai gambiaments di schierament de conseire Iesse, elete in consei comunâl cu la Margherita e vuê candidade pal Senât cul Pdl

    il rompiscatole ha detto (01/12/07)...

    Sono uno dei 16 cittadini che si era candidato nella civica La Nuova Majano che, con altre due liste di centro sinistra, aveva sostenuto Molinaro contro l’uscente Zonta. Anche se sconfitti la signora Giovanna Iesse, mia capolista, venne eletta e, unitamente agli altri cinque consiglieri di minoranza, confluì nel gruppo consigliare Intesa per Majano. Apprendo con stupore dalla stampa che la Iesse ha annunciato di lasciare il centro sinistra motivando la decisione come gesto di coerenza non avendo ella aderito al Partito Democratico. Non penso che sia così salvo che non pretenda di identificare questo partito con la coalizione di centro sinistra. Nel centro sinistra nazionale, oltre al P.D., ci sono partiti moderati e partiti di sinistra che non si sognano di confluire nella nuova formazione ma, non per questo, escono dalla coalizione. Intesa per Majano ne riflette lo spirito perché gli eletti e gli ex candidati di questo gruppo provengono dalla Dc ,dai Ds, dalla Margherita, dai socialisti, dagli ambientalisti e via dicendo. A nessuno di loro è stato chiesto di entrare nel Partito Democratico ! Insomma Intesa per Majano non è il Partito Democratico ed il pretesto della coerenza politica appare francamente risibile. Avevo sempre dubitato delle sue intenzioni e ritengo che le vere ragioni del gesto siano molto meno nobili e riconducibili a personali ambizioni. Non credo proprio che abbiano a che fare con lo sbandierato “ bene della Comunità”. Si vedrà! Basti pensare che ha fatto questo passo senza sentire nemmeno l’obbligo morale di informare coloro che, avendola designata capolista, ne hanno determinato l’elezione. Dopo la diaspora della Democrazia Cristiana avevo aderito prima al Partito Popolare e poi alla Margherita come componente del direttivo Collinare in cui la Iesse ha ricoperto fino a ieri il ruolo di coordinatore. Ebbene anche in tale sede non ho avuto il piacere di essere consultato od informato. Abbiamo saputo tutto dal giornale. Che rispetto e che sensibilità ! Pur non approvando il metodo considero legittima la sua decisione ed altrettanto legittimo il suo guardare a Berlusconi (con quali truppe ?) perché, come ha detto qualcuno, “solo gli stupidi non cambiano opinione”. Le auguro comunque di ottenere finalmente le soddisfazioni personali che le sono mancate nei suoi precedenti tentativi. Tuttavia, avendo cambiato casacca, dovrebbe responsabilmente rassegnare le dimissioni da consigliere in quanto non rappresenta più la compagine ed i cittadini che l’hanno eletta. Non lo farà. Io, a costo di essere considerato stupido, continuerò a tifare per il centro sinistra e per l’alternanza al comune di Majano anche se, probabilmente, non mi iscriverò ad alcun partito.

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  22. Ma in somp, di ce ti lamentitu, ae fin e son dos che son vignudis de to bande: une gnove fuarce te majorance e une gnove amie dal pro-zio Marzio.

    Bocje ce ustu?


    ahahah

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  23. E intant cualchi liste e tache a colâ e forsit forsit cualchi candidât al sparagnarà la campagne eletorâl

    LAIT A LEI CHI

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  24. Chestis a jerin lis listis PE REGJON, a voaltris il compit di viodi cui che pal moment al reste fûr...

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  25. thermo,
    di fat no mi lamenti :-P

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  26. O ai dome fat lis presentazions: dopo dut o pensi che i eletôrs a vedin dirit e dovê di cognossi i candidâts che si presentin e che a domandin il vôt, o no?

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  27. cuindi nuje: "fez e scarpez"?

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  28. dut cas nei di gnuf....

    Gazzettin di vue 15.03.08

    Sono sette i consiglieri regionali che si ripresentano agli elettori con liste diverse da quelle di cinque anni fa
    Si vota, e io cambio casacca
    Panontin ha lasciato la Lega per i Cittadini. Battellino e Santin sono passati al Centrodestra

    Udine
    Cambiare idea è umano. L'esperienza personale e pubblica conduce a maturare pensieri e opinioni che possono differenziarsi da quelle del passato. E, in certi casi mutare radicalmente.

    Ma fa parte anche del costume politico nazionale, visto che il terminetrasformismo" risale addirittura ad oltre un secolo fa quando a governare l'allora Regno d'Italia erano statisti passati alla storia come Agostino Depetris, Francesco Crispi e Giovanni Giolitti.

    Non deve, quindi, sorprendere gli elettori il fatto di ritrovare nelle liste per il Consiglio regionale numerosi candidati che rispetto ad un passato più o meno recente hanno scelto di cambiare formazione politica. Scorrendo i nomi, ecco ben sette consiglieri regionali uscenti - pari al dieci per cento del totale - che rispetto al 2003 hanno preferito approdare in lidi politici diversi da quelli scelti cinque anni fa.

    In tre casi, hanno cambiato addirittura schieramento politico. Unica eccezione, in questo via vai elettorale, può essere considerata quella di Luigi Ferone, che obbedendo agli ordini dei vertici nazionali del Partito dei Pensionati ha scelto - a malincuore per sua stessa ammissione - di appoggiare il candidato presidente del Centrodestra Renzo Tondo, anzichè continuare a sostenere Riccardo Illy.

    Ritroviamo, quindi, candidati con il Popolo delle libertà nel collegio di Pordenone il consiglierePaolo Santin, che non ha digerito il matrimonio della Margherita con i Democratici di Sinistra, salutando pochi mesi fa il proprio gruppo d'appartenenza per aderire a Forza Italia. E a seguire,Alessandra Battellino. Eletta nel 2003 con l'Italia dei Valori, ha poco dopo rotto con Antonio Di Pietro e costituito l'associazione "Sono donna, scelgo donna". Il divorzio con Illy e Intesa democratica risale a più di un anno fa, ed ora Battellino chiede di tornare a Trieste candidandosi a Udine con il Pdl.

    Con i Cittadini per il presidente, a Pordenone, si riproponePaolo Panontin, che aveva salutato la Lega nord all'epoca in cui segretario regionale del Carroccio era Marco Pottino. Che ora è candidato alla Camera dal Pdl.

    Alle elezioni regionali del 2003, la lista della Margherita si era accordata con i Socialisti del Centrosinistra, che avevano fatto eleggere in Consiglio Giorgio Baiutti. Negli anni, l'ex sindaco di Cassacco si è staccato dai compagni di un tempo, aderendo al Partito democratico che ora lo ricandida nel collegio di Udine.

    Non va dimenticato l'avvocato cividaleseCarlo Monai, vicepresidente del Consiglio regionale espresso dai Cittadini per il presidente. Nelle scorse settimane, ha salutato i "civici" sposando la causa dell'Italia dei Valori. Un passaggio che lo ha fatto diventare l'uomo ovunque dei dipietristi del Friuli Venezia Giulia. Infatti per metà aprile si candida sia alla Camera sia al Consiglio regionale, capolista addirittura in tre collegi: quello di Udine, dell'Alto Friuli e di Gorizia.

    Con l'Udc, corrono nei collegi di Udine e Pordenone due veterani di Forza Italia. I già assessori regionaliGiorgio Venier RomanoeMaurizio Salvador. Quest'ultimo, a dire la verità, già nel 2003 era stato inserito nelle liste azzurre quale indipendente.

    Che il quadro politico si debba ancora assestare definitivamente è dimostrato dal fatto che l'udineseFausto Deganutti, forzista della prima ora, si ritrova ora candidato nel collegio udinese con i "Cittadini", alla pari dell'ex UdcAlessandro Grassi, dell'ex sindaco azzurro di Lignano SabbiadoroStefano Trabalza. In lista c'è pureBruno Augusto Pinat, che a Gradisca d'Isonzo aveva fatto parte di una lista civica espressione della Casa delle libertà e che non ha mancato di polemizzare con Illy per la gestione della vicenda del Tocai friulano.

    La frammentazione e ricomposizione del Centrosinistra ha coinvolto anche il pordenoneseOrazio Cantiello. Già segretario dei Ds, eletto in consiglio comunale nel capoluogo della Destra Tagliamento aveva abbandonato il partito in polemica con il sindaco Sergio Bolzonello. Dopo aver sostenuto il triestino Francesco Russo alle primarie regionali del Partito democratico, ora è candidato al Consiglio regionale nella lista della Sinistra arcobaleno su indicazione dei Verdi.

    Lorenzo Marchiori

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  29. e simpri li:

    La lunga catena dei "mutanti"


    di Albedo
    La catena è lunga, lunghissima, una litania di fedifraghi, i voltagabbana, schizofrenici nella migliore delle ipotesi, mutanti comunque: Pascolat molla la Lega e si affianca a Honsell; Di Caporiacco tradisce il Movimento Friuli e si accasa a (centro)destra con Cainero; Magro transita dalla sinistra verso Cainero pure lui; lo spostamento di Bassi è minore, da Convergenza ai Cittadini; Zaccuri si sceglie un acronimo diverso, da UdC a PdL; Andreucci si sLega e si allaccia all'UdC; Deganutti perde la bussola, da Forza Italia a Honsell; Ballerini vince lo slalom speciale, dx-Lega-dx; Leonarduzzi trionfa nel gigante, centrosx-centrodx-PdL; Belviso fa cattivo gioco, da FI a centrosx; Izzo è uno schizzo a dx; Lualdi lo compensa buttandosi a mancina; GB Bossi ha problemi di convergenza e si addestra su Cainero; dove c'è Barillari ci sarà anche casa, ma non certo della Libertà; Bulfone e Castiglione vagolano nel magma del centrosx.

    Se la coerenza è la virtù degli imbecilli, bisogna correre ai ripari. Una soluzione sarebbe quella di modificare le liste e le schede elettorali: basta con il simbolo del partito che sormonta l'elenco degli appartenenti, bisogna porre in alto la foto del candidato e sotto l'elenco dei partiti in cui costui prevede di migrare, così almeno l'elettore sa da che parte bighellonerà il suo politico del cuore.

    Oppure si potrebbe porre dei capilista intercambiabili: perché infatti proibire a Honsell di passare nella lista di Cainero, se i suoi scudieri un domani lo faranno? Perché non mettere Volpe Pasini nella condizione di scalzare Ortis, il quale potrebbe capeggiare la lista di Salmè (ahimè)?

    Anche i sondaggi hanno cambiato schieramento: da strumento per prevedere il voto, sono passati ad arma per condizionarlo; e chi ci dice che sia finita?Complici la malafede, i ricorsi e i riconteggi, fra un mese potrebbero essere i sondaggi il solo modo per capire chi ha vinto e chi non ha perso.

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  30. Christian cercavi questa lettera ? Me l'ha data uno dei firmatari.

    Majano, 10 marzo 2008

    Pregiatissima signora
    Giovanna Jesse Delle Case
    Via Galileo Galilei, 13
    33030 Majano (Ud)

    E p.c. al signor
    Claudio Zonta, sindaco di Majano
    Piazza Italia, 38
    33030 Majano (Ud)

    Oggetto: tue dimissioni da consigliere comunale.

    Cara Giovanna,
    in occasione delle elezioni amministrative del 2006 ci presentammo insieme nella lista La Nuova Majano collegandola al candidato-sindaco Molinaro dello schieramento di centro sinistra. Ti designammo capolista e, grazie a tutti noi, fosti eletta. Inoltre appoggiammo entusiasticamente la tua candidatura a consigliere provinciale nella lista della Margherita collegata al candidato-presidente Tonutti, sempre del centro sinistra. Nonostante rappresentassimo una compagine di centro era chiaro che, contrariamente ad un’ altra lista che si dichiarò tale, avevamo fatto una precisa scelta di campo. Improvvisamente, senza neanche indire preventivamente un incontro con gli ex candidati, il 26 novembre scorso annunciasti in consiglio l’uscita dal gruppo di Intesa per Majano con la scusa che non avevi aderito al neonato Partito Democratico. E’ appena il caso di ricordarti che il PD, con la rappresentanza unitaria di centro sinistra in Comune, non ha nulla a che vedere. Semmai il problema consisteva nella tua oggettiva difficoltà a coesistere in seno ad Intesa per Majano e sulla quale concordavamo con te. Successivamente alla tua intervista pubblicata dal Messaggero Veneto il 28 novembre 2007, nella quale avevi sorprendentemente dichiarato “in questo momento mi sto guardando in giro, non nascondo l’interesse e la simpatia per il nuovo Partito del Popolo (partito della libertà) lanciato da Berlusconi che è costola del Ppe”, ti abbiamo convocata e preteso spiegazioni. Nel corso delle discussioni hai tentato di parare il colpo e, dopo che per tua responsabilità, diversi amici avevano abbandonato il gruppo (sei giunta perfino ad irridere chi aveva preso poche preferenze) abbiamo deciso di soprassedere e di metterti alla prova. Ci hai ricambiato partecipando in modo spavaldo a tutte le manifestazioni pubbliche organizzate da Forza Italia, non ultima quella dell’8 febbraio scorso a Fagagna durante la quale ti sei vantata di avere raccolto a S.Daniele adesioni a quel partito. Rispettiamo le tue nuove scelte politiche anche se non le condividiamo ma ti invitiamo ad essere coerente rassegnando le dimissioni da consigliere comunale per lasciare il posto al primo dei non eletti. Rispetta la volontà degli elettori majanesi della Nuova Majano che avevano optato per il centro sinistra e con i quali non sei più in sintonia. E’ semplicemente ridicolo che tu ti dichiari all’opposizione del centro destra che amministra Majano per poi, al di fuori del consiglio, fare l’attivista per quello schieramento. Qualora decidessi di non accogliere il nostro invito rappresenterai solo te stessa con tutte le conseguenze sulla tua moralità politica. Inoltre, per correttezza, ti informiamo che, se prima della convocazione del prossimo consiglio comunale, non verranno annunciato le tue dimissioni, il signor Sindaco che ci legge in copia sarà autorizzato a rendere pubblica la presente.
    Ti auguriamo comunque buona fortuna e cordialmente ti salutiamo.

    Bellina Selena,Bello Marco, Di Giovambattista Silvio, Minisini Enea, Modesto Gianni Sisto Dario, Paolini Giovanni, Pidutti Luigino, Schiratti Armando, Tonini Enzo Donato, Venuti Alessandro Italo.

    Ex candidati della lista “La Nuova Majano”

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  31. Grazie a Fausto Floreani pe informazion.
    O disarès che il discors al pues continuâ achì...

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