Eco! lu ai scrit li de ninine e cumo le scrif chi:
A part Jannis, beat cui che lu capis, za de seconde e ripetevis che e simpri che, o speri che no sedi la cuarte.
E poi Ninine!!!! Sentade sot de statue dal tratat di Cjampfuarmi, tu sas che el "vieri furlan" si insuris co tui ricuardis che dal Patriacje Bertrand a Pre Toni Beline je passade par chui un pocje di storie no? ;-)
Il montaç nol è mâl (e mi ricuarde alc ma cumò no mi impensi). In gjenerâl o disares benon. Elegant il passaç di cjamare tes intervistis. Biel ancje il miscliçament "furlan-talian". Jannis lu capis benon. Sarà ancje parcè che o soi un dai socis fondatôrs di "Nuovi Abitanti".
Par cuintri: 1) mi samee lunc: passe 30 min.s di video par fronta un teme dal gjenar al è masse (come che al dîs Thermo: un cuart episodi al sares mortâl); 2) un fregul masse "adolessenziâl" (si podeve -forsit- suiâ chê part di domandis su famee/amiis/lavôr zontant cualchi domande plui "stuzighine"). O no?
Un grant 2009 a dut il blog: blogâr, ninine, thermo e lurkers di "Maian e dulintor".
Par Luca e Thermo: a veis reson, forsit 3 pontadis par cheste interviste a son stadis un pôc lungjis, ancje noaltris no lu savevin, jo o crodevi che al fos dut intune pontade! Cmq Thermo sù, no ste fâ il gjelôs, prin o dopo ti intervistin ancje te... =P
ma thermo, tu fevelis di chei altris ma jo no ai migo capît ce che tu as scrit a chi!!! "Sentade sot de statue dal tratat di Cjampfuarmi, tu sas che el "vieri furlan" si insuris co tui ricuardis che dal Patriacje Bertrand a Pre Toni Beline je passade par chui un pocje di storie no? ;-)"
Sul progetto di recupero del sito di S. Tomaso avevo seguito con interesse gli articoli pubblicati dal Messaggero lo scorso mese di giugno e chiaramente ispirati dall’assessore Garzitto allo scopo di imbonire gli scettici come me. Confesso che mi avevano quasi convinto le opinioni di alcuni personaggi presentati come esperti della materia o presunti tali. Però allorché, per enfatizzare la faccenda, si è esagerato scrivendo addirittura che il sito era stato donato dal signor Pietro Zoratto, mi sono cadute le braccia. Era una grande frottola in quanto è documentato che il 24 giugno 2004 il Comune aveva regolarmente pagato al proprietario 75.722 euro. Mi sono detto: se tanto mi dà tanto…………Adesso, uno come il signor Romanini, genuino sostenitore della prima ora del progetto e che invoca ad ogni piè sospinto “o si recupera il sito o si muore”, sebbene sollecitato da più parti non è nemmeno in grado di citare un reperto ( dico uno) che certifichi senza ombra di dubbio essere quei resti risalenti ad un ex ospedale dell’epoca delle crociate. Allora non ho più alcuna remora sul fatto che ci troviamo di fronte ad una colossale bufala come sostengono voci che imputano l’invenzione storica ad un noto megalomane che vorrebbe vedere il proprio nome immortalato fra i grandi di Majano. A spese dei contribuenti ovviamente !
Luca, Semioblog di Jannis lu seguis cun interes ancje jo, ma ametistu c'al dopri un lengaç vonde "tecnic" cun "slang" che o tu ses un "in argoment" o come me tu as di ve almancut un balcon di aiut viert su wikipedie?
E chest s'al scrif, figurinsi s' al tabae, ciert tu puedis riscoltalu, ma e je une interviste no une lezion.
E chest estremo "tecnic" par vigni ale to analisi di regjist si cuintripon al rest vonde "amicâl-confidensiâl".
Dut li cence vole fa nissune polemiche.
O speravi sun t'un to coment su dai "ex-abitanti" de blogsfere, ma no tu scugnis.
Su la polemiche stiçade di thermo e di Anizedsp, o fâs une piçule precisazion parcè che mi somee che al è impussibil convinciju. No vuei fâ nissune polemiche e se Anizedsp mi dîs dulà che o ai dit o scrit “o si recupera il sito o si muore”, alore o voi indevant, se no al è dibant discori. Dut câs, o resti convint de impuartance dal sît e propit parcè che o pensi che al sedi legjitim che la int e domandi elements concrets o ai domandât plui voltis che a vegni fate plui informazion. No ai voie di passâ par un che al sa une pagjine plui dal libri e par chest no mi soi metût a fâ l'archeolic par gno cont. Di fat la cuistion e viôt impegnâts studiôs e o lassi che a sedin lôr a furnî chescj dâts. A pene che a saran publics, ju comunicarai ancje jo. E cumò cui che al vûl al pues continuâ a fâ polemiche... jo no mi fâs tirâ dentri.
Thermo, cheste volte tu sês stât masse criptic (ex-abitanti): no ai capît une ostie di nuie.
Par chel che al rivuarde Jannis no mi met a discuti la sielte dal regjist: se lui al à decidût che il nivel dal intervent jere "in linie" parcè discuti? Un cont al è vê denant un intervent cence contignût, un cont al è doprâ un lengaç "specialistic". Jannis al è stât avonde precîs e di contignût. Dal rest se tu intervistis un come lui no tu puedis spietati un discors "di bar". Sul lessic: al è il lessic di un che al scrîf, al resone e al lavore intal setôr. Claramentri al è plui tecnic, puntual e sintetic di chel di un, par esempli "ninine", che e dopre il computer une ore al dì. Baste viodi la rispueste ae domande "ce isal un blog": nivel Jannis = 100 nivel dal rest = 20/30
Ma al è normâl. Prove a fâ une interviste a ninine su la archeologjie e prove a fâle a Jannis... o no?
P.S.: o ai tirât in bal ninine tant che esempli, par evitâ che il superego di cualchidun mi mandàs in "out of memory" il computer.
Forse Romanini non avrà mai detto o scritto letteralmente "o si recupera il sito o si muore" come scrive Anizedps ma la percezione è la stessa. Diversamente non si comprenderebbe il comportamento di uno che, pur ammettendo candidamente di non possedere uno straccio di prova, ha sempre creduto e si è battuto fideisticamente per la validità storico culturale del sito tanto da definirlo uno dei pochi ancora in piedi ! Con altrettanta fede, alla vigilia dell'appalto del secondo lotto dei lavori, ci assicura che le prove si troveranno e che le renderà note. Ma noi siamo laici e crediamo in quello che vediamo e tocchiamo con mano ! E se anche gli scavi in corso dessero esito negativo ? Intanto si gioca tranquillamente d'azzardo con i nostri soldi cosa questa che, per dei pubblici amministratori, ha il sapore di incoscienza ed ipocrisia unite alla certezza di farla franca. E' una situazione paradossale degna di balzare alle cronache tramite trasmissioni televisive quali Striscia la notizia, Scherzi a parte, Le jene, Le comiche finali e similari.
parlavi del sito di "Intesa per Majano". Ora capisco. Scusa, sono un po' tonto.
Beh, l'off topic è notevole, ma visto che in questo post si sta parlando anche dell'ex ospedale potrei anche aggiungere un ingrediente in più alla ricetta per il 2009.
Come ti direbbe Giorgio l'"abitanza" in rete si nutre di quella dimensione "biodigitale" che è propria di chi assume nel proprio "essere sociale" la natura doppia della comunicazione in rete e dell'azione nel territorio.
E' sufficiente "essere" in rete per poter dire di "abitare" la rete? Direi di no. In buona sostanza, se è vero (ed è vero) che tutti noi siamo esseri "biodigitali" non è altrettanto vero che tutti noi siamo "abitanti" della rete.
Dopo, a voler ulteriormente approfondire, ci si può domandare il significato politico di questa scelta. Non so perché sia stata fatta. Per il momento prendo atto che il dns del sito è scaduto e che quindi potrei acquistarlo io come potresti farlo tu o chiunque altro.
Ma se/quando verrà riattivato oppure perché non sia stato rinnovato non è cosa di cui ho conoscenza e, francamente, dormo lo stesso la notte. Come dicono i saggi (ed è regola alla quale tento di attenermi il più spesso possibile) il giudizio è l'espressione massima della conoscenza. Io non sono in possesso di nulla per poter affermare di "avere conoscenza" sulla questione. Quindi non giudico.
Se tu (o qualcun altro) hai conoscenza di documenti che spieghino la scelta ti prego di farmeli avere e, appena potrò, li leggerò con attenzione.
Però volevo segnalarvi che le due ragazze che facevano l'intervista, brave e professionali nel districarsi con strumentazione tecnica e pure studiate sulla comunicazione su web, hanno impostato il format sulle risposte libere degli intervistati, senza cercare a tutti i costi le visioni scandalistiche o sensazionali del web, tipo "è sempre meglio incontrarsi al bar che perder tempo in internet" oppure "il blog è un romantico diario per adolescenti". Prova ne sia la qualità delle risposte, dove aldilà dei singoli contenuti espressi si rileva comunque un tranquillo abitare di queste persone in rete: mi sembra che tutti noi riportiamo semplicemente quello che ormai è parte integrante della nostra vita lavorativa e ludica, in modo anche critico e consapevole. Non siamo nel 1998, dove chi parlava di rete veniva preso per un fanatico quasi sicuramente informatico. Le competenze digitali, da trasmettere alle nuove generazioni per garantire loro l'esercizio dei diritti di accesso alle informazioni e all'espressione di sé, non riguardano tanto le peculiarità tecniche degli strumenti che usiamo, ma intrise di Cultura Tecnologica e TecnoTerritoriale portano a riflettere su valori di abitanza, alcuni nuovi e alcuni vecchi da aggiornare alla luce delle indicazioni etiche di una Società della conoscenza che il web ha decisamente contribuito a rendere visibile, come spazio interumano relazionale, come rete di condivisione. Si tratta di reputazione, di fiducia, di partecipazione e quindi appartenenza, di progettazione condivisa del territorio, di bilanci partecipativi, di blog urbani e di Luoghi web dedicati alla formazione di opinione pubblica che poi magari diventerà oggetto di pubblica decisione, o comunque contribuirà a far emergere argomenti importanti per la collettività, e sto pensando in particolare al lato "local" della parola glocal con cui spesso si cerca di etichettare questo nuovo punto di vista sulle azioni da intraprendere.
Noto poi che alcune parole espresse da Luca qui in questi commenti sono state riprese in modo avulso e sconclusionato su un altro blog regionale, in relazione alla vicenda majanese del dominio scaduto e del dns, e già tutta la tiritera che più sopra vi ho propinato mi sembra più pertinente: in fondo parlavo anche di reputazione e comportamenti etici da attuare o apprendere per abitare dignitosamente il dialogo in Rete, ed ecco che i fatti mi offrono un buon esempio di condotta riprovevole.
un vortiç... compliments pal furlan!
RispondiEliminaCui, jo o Chris? =)
RispondiEliminava ben el ammoor...ma el blog di cui esal? :-D
RispondiEliminaUffaaaaa Thermo, alore ven a scrivi ancje sul gno no!!! =P
RispondiEliminaEco! lu ai scrit li de ninine e cumo le scrif chi:
RispondiEliminaA part Jannis, beat cui che lu capis, za de seconde e ripetevis che e simpri che, o speri che no sedi la cuarte.
E poi Ninine!!!!
Sentade sot de statue dal tratat di Cjampfuarmi, tu sas che el "vieri furlan" si insuris co tui ricuardis che dal Patriacje Bertrand a Pre Toni Beline je passade par chui un pocje di storie no? ;-)
A proposit di storie, tu varessis di fami ingagja a sgjava tal col di claps di San Tomas.
RispondiEliminaSe o soi braf come a sgherfa in te ret o cjati come minimo le tombe di Tutankamon II.
Ti vevi za dit di un repert che si pensave pierdut, ma cumo o ai cjatat une antighe poesie dal pedrât cun corredo fotografic.
Ce ditu Ninine vegno su un bon archeologo? :-D
Duncje,
RispondiEliminaIl montaç nol è mâl (e mi ricuarde alc ma cumò no mi impensi).
In gjenerâl o disares benon.
Elegant il passaç di cjamare tes intervistis.
Biel ancje il miscliçament "furlan-talian".
Jannis lu capis benon. Sarà ancje parcè che o soi un dai socis fondatôrs di "Nuovi Abitanti".
Par cuintri:
1) mi samee lunc: passe 30 min.s di video par fronta un teme dal gjenar al è masse (come che al dîs Thermo: un cuart episodi al sares mortâl);
2) un fregul masse "adolessenziâl" (si podeve -forsit- suiâ chê part di domandis su famee/amiis/lavôr zontant cualchi domande plui "stuzighine"). O no?
Un grant 2009 a dut il blog: blogâr, ninine, thermo e lurkers di "Maian e dulintor".
Par Luca e Thermo: a veis reson, forsit 3 pontadis par cheste interviste a son stadis un pôc lungjis, ancje noaltris no lu savevin, jo o crodevi che al fos dut intune pontade!
RispondiEliminaCmq Thermo sù, no ste fâ il gjelôs, prin o dopo ti intervistin ancje te... =P
ma thermo, tu fevelis di chei altris ma jo no ai migo capît ce che tu as scrit a chi!!!
RispondiElimina"Sentade sot de statue dal tratat di Cjampfuarmi, tu sas che el "vieri furlan" si insuris co tui ricuardis che dal Patriacje Bertrand a Pre Toni Beline je passade par chui un pocje di storie no? ;-)"
Sul progetto di recupero del sito di S. Tomaso avevo seguito con interesse gli articoli pubblicati dal Messaggero lo scorso mese di giugno e chiaramente ispirati dall’assessore Garzitto allo scopo di imbonire gli scettici come me. Confesso che mi avevano quasi convinto le opinioni di alcuni personaggi presentati come esperti della materia o presunti tali. Però allorché, per enfatizzare la faccenda, si è esagerato scrivendo addirittura che il sito era stato donato dal signor Pietro Zoratto, mi sono cadute le braccia. Era una grande frottola in quanto è documentato che il 24 giugno 2004 il Comune aveva regolarmente pagato al proprietario 75.722 euro. Mi sono detto: se tanto mi dà tanto…………Adesso, uno come il signor Romanini, genuino sostenitore della prima ora del progetto e che invoca ad ogni piè sospinto “o si recupera il sito o si muore”, sebbene sollecitato da più parti non è nemmeno in grado di citare un reperto ( dico uno) che certifichi senza ombra di dubbio essere quei resti risalenti ad un ex ospedale dell’epoca delle crociate. Allora non ho più alcuna remora sul fatto che ci troviamo di fronte ad una colossale bufala come sostengono voci che imputano l’invenzione storica ad un noto megalomane che vorrebbe vedere il proprio nome immortalato fra i grandi di Majano. A spese dei contribuenti ovviamente !
RispondiEliminaLuca, Semioblog di Jannis lu seguis cun interes ancje jo, ma ametistu c'al dopri un lengaç vonde "tecnic" cun "slang" che o tu ses un "in argoment" o come me tu as di ve almancut un balcon di aiut viert su wikipedie?
RispondiEliminaE chest s'al scrif, figurinsi s' al tabae, ciert tu puedis riscoltalu, ma e je une interviste no une lezion.
E chest estremo "tecnic" par vigni ale to analisi di regjist si cuintripon al rest vonde "amicâl-confidensiâl".
Dut li cence vole fa nissune polemiche.
O speravi sun t'un to coment su dai "ex-abitanti" de blogsfere, ma no tu scugnis.
Par Chris e Anizedsp, grande scuvierte i murs a San Tomas no son di antic clap ma di modernissime GOME.
RispondiEliminaDal poeme c'ò ai publicat
RispondiEliminaue binore mi an visat
che il link o ai sbaliat
ben po, cumo lu ai comedat
Grazie Luca pai auguris e pal coment... ancje a mi mi ricuarde alc ;)
RispondiEliminaSu la polemiche stiçade di thermo e di Anizedsp, o fâs une piçule precisazion parcè che mi somee che al è impussibil convinciju.
RispondiEliminaNo vuei fâ nissune polemiche e se Anizedsp mi dîs dulà che o ai dit o scrit “o si recupera il sito o si muore”, alore o voi indevant, se no al è dibant discori.
Dut câs, o resti convint de impuartance dal sît e propit parcè che o pensi che al sedi legjitim che la int e domandi elements concrets o ai domandât plui voltis che a vegni fate plui informazion.
No ai voie di passâ par un che al sa une pagjine plui dal libri e par chest no mi soi metût a fâ l'archeolic par gno cont.
Di fat la cuistion e viôt impegnâts studiôs e o lassi che a sedin lôr a furnî chescj dâts. A pene che a saran publics, ju comunicarai ancje jo.
E cumò cui che al vûl al pues continuâ a fâ polemiche... jo no mi fâs tirâ dentri.
Thermo,
RispondiEliminacheste volte tu sês stât masse criptic (ex-abitanti):
no ai capît une ostie di nuie.
Par chel che al rivuarde Jannis no mi met a discuti la sielte dal regjist: se lui al à decidût che il nivel dal intervent jere "in linie" parcè discuti? Un cont al è vê denant un intervent cence contignût, un cont al è doprâ un lengaç "specialistic". Jannis al è stât avonde precîs e di contignût.
Dal rest se tu intervistis un come lui no tu puedis spietati un discors "di bar".
Sul lessic: al è il lessic di un che al scrîf, al resone e al lavore intal setôr. Claramentri al è plui tecnic, puntual e sintetic di chel di un, par esempli "ninine", che e dopre il computer une ore al dì. Baste viodi la rispueste ae domande "ce isal un blog":
nivel Jannis = 100
nivel dal rest = 20/30
Ma al è normâl. Prove a fâ une interviste a ninine su la archeologjie e prove a fâle a Jannis... o no?
P.S.:
o ai tirât in bal ninine tant che esempli, par evitâ che il superego di cualchidun mi mandàs in "out of memory" il computer.
Luca ok.
RispondiEliminaPe criptodomande lei i prins doi comentrs chi
Par Christian,
RispondiEliminadomandat i contributs,
acetade le prime fete,
dat di fa el progjet
e i studioos e son inmo impegnats?!
Beh, no mi par poc, baste savelu!
Forse Romanini non avrà mai detto o scritto letteralmente "o si recupera il sito o si muore" come scrive Anizedps ma la percezione è la stessa. Diversamente non si comprenderebbe il comportamento di uno che, pur ammettendo candidamente di non possedere uno straccio di prova, ha sempre creduto e si è battuto fideisticamente per la validità storico culturale del sito tanto da definirlo uno dei pochi ancora in piedi ! Con altrettanta fede, alla vigilia dell'appalto del secondo lotto dei lavori, ci assicura che le prove si troveranno e che le renderà note. Ma noi siamo laici e crediamo in quello che vediamo e tocchiamo con mano ! E se anche gli scavi in corso dessero esito negativo ? Intanto si gioca tranquillamente d'azzardo con i nostri soldi cosa questa che, per dei pubblici amministratori, ha il sapore di incoscienza ed ipocrisia unite alla certezza di farla franca. E' una situazione paradossale degna di balzare alle cronache tramite trasmissioni televisive quali Striscia la notizia, Scherzi a parte, Le jene, Le comiche finali e similari.
RispondiEliminaSi, Thermo,
RispondiEliminaparlavi del sito di "Intesa per Majano". Ora capisco.
Scusa, sono un po' tonto.
Beh, l'off topic è notevole, ma visto che in questo post si sta parlando anche dell'ex ospedale potrei anche aggiungere un ingrediente in più alla ricetta per il 2009.
Come ti direbbe Giorgio l'"abitanza" in rete si nutre di quella dimensione "biodigitale" che è propria di chi assume nel proprio "essere sociale" la natura doppia della comunicazione in rete e dell'azione nel territorio.
E' sufficiente "essere" in rete per poter dire di "abitare" la rete?
Direi di no.
In buona sostanza, se è vero (ed è vero) che tutti noi siamo esseri "biodigitali" non è altrettanto vero che tutti noi siamo "abitanti" della rete.
Dopo, a voler ulteriormente approfondire, ci si può domandare il significato politico di questa scelta. Non so perché sia stata fatta. Per il momento prendo atto che il dns del sito è scaduto e che quindi potrei acquistarlo io come potresti farlo tu o chiunque altro.
Ma se/quando verrà riattivato oppure perché non sia stato rinnovato non è cosa di cui ho conoscenza e, francamente, dormo lo stesso la notte.
Come dicono i saggi (ed è regola alla quale tento di attenermi il più spesso possibile) il giudizio è l'espressione massima della conoscenza. Io non sono in possesso di nulla per poter affermare di "avere conoscenza" sulla questione. Quindi non giudico.
Se tu (o qualcun altro) hai conoscenza di documenti che spieghino la scelta ti prego di farmeli avere e, appena potrò, li leggerò con attenzione.
Di nuovo, auguro a tutti uno splendido 2009.
Luca, mi basta la tua considerazione sull'"abitanza".
RispondiEliminaNon volevo un giudizio diverso, ognuno tragga il suo se lo ritiene.
Par chest an vonde.
Bon an a ducj.
Ancje jo, "Jannis lu capis benon" :)
RispondiEliminaPerò volevo segnalarvi che le due ragazze che facevano l'intervista, brave e professionali nel districarsi con strumentazione tecnica e pure studiate sulla comunicazione su web, hanno impostato il format sulle risposte libere degli intervistati, senza cercare a tutti i costi le visioni scandalistiche o sensazionali del web, tipo "è sempre meglio incontrarsi al bar che perder tempo in internet" oppure "il blog è un romantico diario per adolescenti".
Prova ne sia la qualità delle risposte, dove aldilà dei singoli contenuti espressi si rileva comunque un tranquillo abitare di queste persone in rete: mi sembra che tutti noi riportiamo semplicemente quello che ormai è parte integrante della nostra vita lavorativa e ludica, in modo anche critico e consapevole.
Non siamo nel 1998, dove chi parlava di rete veniva preso per un fanatico quasi sicuramente informatico.
Le competenze digitali, da trasmettere alle nuove generazioni per garantire loro l'esercizio dei diritti di accesso alle informazioni e all'espressione di sé, non riguardano tanto le peculiarità tecniche degli strumenti che usiamo, ma intrise di Cultura Tecnologica e TecnoTerritoriale portano a riflettere su valori di abitanza, alcuni nuovi e alcuni vecchi da aggiornare alla luce delle indicazioni etiche di una Società della conoscenza che il web ha decisamente contribuito a rendere visibile, come spazio interumano relazionale, come rete di condivisione.
Si tratta di reputazione, di fiducia, di partecipazione e quindi appartenenza, di progettazione condivisa del territorio, di bilanci partecipativi, di blog urbani e di Luoghi web dedicati alla formazione di opinione pubblica che poi magari diventerà oggetto di pubblica decisione, o comunque contribuirà a far emergere argomenti importanti per la collettività, e sto pensando in particolare al lato "local" della parola glocal con cui spesso si cerca di etichettare questo nuovo punto di vista sulle azioni da intraprendere.
Noto poi che alcune parole espresse da Luca qui in questi commenti sono state riprese in modo avulso e sconclusionato su un altro blog regionale, in relazione alla vicenda majanese del dominio scaduto e del dns, e già tutta la tiritera che più sopra vi ho propinato mi sembra più pertinente: in fondo parlavo anche di reputazione e comportamenti etici da attuare o apprendere per abitare dignitosamente il dialogo in Rete, ed ecco che i fatti mi offrono un buon esempio di condotta riprovevole.
Grazie Giorgio pal to intervent che o sotscrîf, massime sul brut fat che al à coinvolt Luca.
RispondiElimina