Prime ti ignorin, dopo ti ridin, dopo ti combatin. Dopo tu tu vincis! (Gandhi)
06 dicembre 2007
Un tic di toponomastiche
Tal prin coment us met une piçule conte di amôr che nus fasarà zirâ un pôc i comuns furlans... cuntun tic di ironie... O ringrazii Federica che mi àn mandât cheste robute :-)
Un giorno che CARLINO aveva voglia di GEMONA, disse a MARIA LA LONGA, che era un bel AMPEZZO di FAGAGNA e con un PORPETTO quinta misura: "Andiamo un ATTIMIS nella mia VILLA SANTINA, mettiamo un po' di musica REGHENA, e poi ti TRAMONTI DI SOPRA.
MARIA LA LONGA rispose: "ANDREIS nella tua CASARSA, ma solo per un AZZANO DECIMO di secondo".
Presero dunque un TOLMEZZO pubblico, attraversarono un FIUMICELLO ed arrivarono al PALAZZOLO.
A quel punto MARIA LA LONGA prese per PRADAMANO il suo CARLINO, gli diede un BARCIS sulla bocca, lo condusse sul BORDANO del PRATO CARNICO e gli sussurò accarezzandogli il BICINICCO: "Bel MORUZZO, sono tutta BAGNARIA ARSA di desiderio".
Allora CARLINO le sollevò la GONARS, gli SOCCHIEVE la TAIPANA dicendo: "Io sono un MANIAGO ma tu sei una PORCIA, una grande ZOPPOLA!
Le TOLMEZZO le mutande, tirò fuori l' ERTO CASSO inserendolo nella TORVISCOSA STREGNA.
"Sei CHIUSAFORTE, disse CARLINO, ma ora ti VERZEGNIS ben io".
Intanto MARIA LA LONGA strillava come un'AQUILEIA gridando: "Ce l'hai TREPPO GRANDE, sei troppo ROVEREDO, ti prego FLAIBANO che c'è più gusto!". "Ora" disse CARLINO "te lo metto nel SEDEGLIANO".
"NIMIS" urlò MARIA LA LONGA "questo è OSOPPO, mi fai troppo MALBORGHETTO, sei un MAIANO.........MORTEGLIANO te e tutti i tuoi parenti".
"E tu sei una MUZZANA, una REANA e BUDOIA" le gridò CARLINO. Poi preso da una grande LESTIZZA, con l'AMARO in bocca, disse: "Ecco, ora ho il CAVAZZO MOGGIO, proprio PRAMOLLO, floscio come un VARMO.
Thermo, o soi jo che no ti cognòs plui: dopo un an e mieç la tô ironie si limite a chestis considerazions di maravee par un gno coment par talian? dai dai che tu puedis fâ di miôr. NO je la prime volte che o met un coment par talian, gjavantlu fûr di un document (lu fâs pûr cui gjornâi e no tu ti smaraveis pûr no!). E po cui aial mai dit che e jere une robe gnove? Ancje jo le vevi za sintude, ma no vevi mai viodût il test complet par intîr e cussì mi à fat ridi e le ai metude chi... cuâl isal il probleme?
STORIA D'AMORE FRA DUE PAESI FRIULANI
RispondiEliminaCARLINO E MARIA LA LONGA ERANO DUE BRAVI RAGAZZI
Un giorno che CARLINO aveva voglia di GEMONA, disse a MARIA LA LONGA, che era un bel AMPEZZO di FAGAGNA e con un PORPETTO quinta misura: "Andiamo un ATTIMIS nella mia VILLA SANTINA, mettiamo un po' di musica REGHENA, e poi ti TRAMONTI DI SOPRA.
MARIA LA LONGA rispose: "ANDREIS nella tua CASARSA, ma solo per un AZZANO DECIMO di secondo".
Presero dunque un TOLMEZZO pubblico, attraversarono un FIUMICELLO ed arrivarono al PALAZZOLO.
A quel punto MARIA LA LONGA prese per PRADAMANO il suo CARLINO, gli diede un BARCIS sulla bocca, lo condusse sul BORDANO del PRATO CARNICO e gli sussurò accarezzandogli il BICINICCO: "Bel MORUZZO, sono tutta BAGNARIA ARSA di desiderio".
Allora CARLINO le sollevò la GONARS, gli SOCCHIEVE la TAIPANA dicendo: "Io sono un MANIAGO ma tu sei una PORCIA, una grande ZOPPOLA!
Le TOLMEZZO le mutande, tirò fuori l' ERTO CASSO inserendolo nella TORVISCOSA STREGNA.
"Sei CHIUSAFORTE, disse CARLINO, ma ora ti VERZEGNIS ben io".
Intanto MARIA LA LONGA strillava come un'AQUILEIA gridando: "Ce l'hai TREPPO GRANDE, sei troppo ROVEREDO, ti prego FLAIBANO che c'è più gusto!". "Ora" disse CARLINO "te lo metto nel SEDEGLIANO".
"NIMIS" urlò MARIA LA LONGA "questo è OSOPPO, mi fai troppo MALBORGHETTO, sei un MAIANO.........MORTEGLIANO te e tutti i tuoi parenti".
"E tu sei una MUZZANA, una REANA e BUDOIA" le gridò CARLINO. Poi preso da una grande LESTIZZA, con l'AMARO in bocca, disse: "Ecco, ora ho il CAVAZZO MOGGIO, proprio PRAMOLLO, floscio come un VARMO.
Par talian? No ti cognos plui ;-)
RispondiElimina(pero gnove eh !)
Thermo, o soi jo che no ti cognòs plui: dopo un an e mieç la tô ironie si limite a chestis considerazions di maravee par un gno coment par talian? dai dai che tu puedis fâ di miôr. NO je la prime volte che o met un coment par talian, gjavantlu fûr di un document (lu fâs pûr cui gjornâi e no tu ti smaraveis pûr no!).
RispondiEliminaE po cui aial mai dit che e jere une robe gnove? Ancje jo le vevi za sintude, ma no vevi mai viodût il test complet par intîr e cussì mi à fat ridi e le ai metude chi... cuâl isal il probleme?