01 dicembre 2006

Spot de Universitât

5 commenti:

  1. Di Repubblica:

    Mai un corso su un idioma regionale era entrato negli atenei: a Udine porte aperte a tutti e grande affluenza. Dai principianti ai futuri "traduttori"

    Il friulano entra all'università
    una lingua antica e sconosciuta
    di MASSIMILIANO PAPASSO

    Altro che turco, arabo e cinese. L'università apre le sue porte ad una "lingua" ancor meno conosciuta: il friulano. Un po' per salvaguardare un patrimonio culturale che altrimenti andrebbe perso, un po' per formare e specializzare nuove figure professionali capaci di fare da intermediari con le minoranze linguistiche.
    La notizia arriva dall'Università di Udine dove da tre anni l'ateneo mette in piedi un corso di lingua a cui partecipano con grande interesse dipendenti pubblici, studenti, cittadini e semplici nostalgici del dialetto. Un esperimento unico nel suo genere, visto che a parte qualche lezioni di approfondimento sugli idiomi dell'Italia rinascimentale, mai un corso simile era entrato in un aula universitaria.

    "Quando partimmo di certo non ci aspettavamo questo successo - ammette Priscilla De Agostini, coordinatrice del corso organizzato dal Centro interdipartimentale di ricerca sulla lingua e cultura friulana - Il corso, nato grazie ai fondi della legge 482 del 1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche, inizialmente era destinato al personale tecnico-amministrativo e dipendenti delle strutture pubbliche in modo tale che potessero rispondere al meglio alle problematiche provenienti dalla cittadinanza. Quest'anno però abbiamo pensato di estendere l'iniziativa anche agli studenti, e visto il buon andamento delle iscrizioni in queste prime settimane pensiamo di riproporre questa formula anche per il futuro".

    Il corso organizzato in quattro livelli, dai principianti assoluti agli aspiranti traduttori, partirà tra subito dopo le vacanze di Pasqua nelle sedi di Udine e Pordenone. Il suo obiettivo quello di assicurare l'acquisizione e lo sviluppo di nozioni e capacità linguistiche per lo svolgimento di attività amministrative in lingua friulana, con particolare riferimento alla traduzione di testi con contenuti tecnici settoriali e giuridico-amministrativi. A tutti gli iscritti l'ateneo metterà a disposizione un cd-rom con un dizionario e un correttore ortografico, perché oltre che leggerlo e parlarlo, gli aspiranti studiosi del friulano dovranno anche essere in gradi di scriverlo secondo la grafia ufficiale stabilita da una legge del 1996.

    "Il nostro ateneo non è nuovo a questo tipo di iniziative - spiega il rettore dell'università Furio Honsell, ormai volto celebre del piccolo schermo grazie alla trasmissione tv 'Che tempo che fa' - visto che i nostri studenti all'interno del corso di laurea in lingue possono decidere di studiare anche il friulano. Per loro uno studio qualificato e di alto livello rappresenta anche una buona opportunità di lavoro, soprattutto per chi punta a diventare traduttore o interprete".
    E per il futuro? Fantascienza prevedere la nascita di un corso di laurea interamente in friulano? "Penso proprio di si - risponde il rettore Honsell - . A mio avviso non si può fare di più di quanto non si stia già facendo. Resta il fatto però che in un mondo dove è stato calcolato che tra trent'anni si parleranno circa tremila lingue in meno, i dialetti devono essere in qualche modo tutelati e valorizzati. E credo che le Università, anche in altre regioni d'Italia, siano gli enti adatti per svolgere al meglio questo difficile compito".
    (10 aprile 2006)



    DIALETTI??

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  2. L'articul lu vevi let ancje jo e mi risulte che il retôr nol vedi doprade che peraule. Chel cors lu vevi fat anche jo e cuant che nus àn consegnâts i diplomis, il retôr nol à mai doprade la peraule dialet e cun di plui al à tacât il so intervent saludant in lenghe furlane, come che al fâs dispès (par cui che no lu sa: Furio Honsell nol è furlan, ma cun grande dimostrazion di sensibilitât e inteligjence al salude spes par furlan tei siei intervents)

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  3. Lait a lei ce che al à dit te cerimonie di consegne dai diplomis ae fin dal cors: l'intervent di Honsell, lu ai sintût cu lis mês orelis

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  4. viodìn se te foto o cognossês cualchidun...

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  5. Le muse di un frut bon
    e salte fur ogni cjanton


    ao induvinat?

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